Finezzo Lungo

contributo estemporaneo di Marco Bertini


Mi perdonerà Rocco, ma tanto ‘un pò mia fà causa a tutti velli che lo usano malamente! Si tratta di un trucco per attirare gl’incauti.
Vorrei con la presente manifestare tutto il mio raccapriccio di fronte a delle aberrazioni forse del Mercato, forse della legislazione sui Marchi Registrati, di sicuro della comunicazione di massa.

Quando mi hanno scodellato davanti un magnifico scrignetto di legno (?) tutto nero, con dentro delle bellissime capsuline di latta (?) colorate, che vibravano al minimo movimento come papaveri al vento (o se preferite come una distesa di budini) mi son detto: accipicchia, che godibile prodotto di design! Vabbè, non so se il mio cervello ha proprio usato quelle parole…


Poi, per orientare la mia scelta che andava naturalmente ad un caffè piuttosto denso, se vogliamo “classico”, ricco possibilmente di caffeina, ecco che si è aperto lo scenario drammatico.

Il proprietario del “sistema” Nespresso ha cominciato a raccontarmi di come [cito a caso] ci fosse quello più dolce ma aromatico (VOLLUTO) oppure quello sapido e croccante (ARPEGGIO) oppure quello aggressivo ma cortese (FINEZZO LUNGO)…
Per non parlare del brodoso ma intenso FORTISSIO LUNGO [sic]. —

La mia sensibilità, forse traviata da qualche film di Nanni Moretti, ha mandato un messaggio di allerta a tutto il mio corpicino che si è improvvisamente irritato e coperto di squame.
MA CHE CAZZO VUOL DIRE?

Apparentemente ho mantenuto un aplomb britannico, ed ho detto più o meno: guarda, mi dici qual è quello più forte, con la caffeina? “Ristretto”. Ok, me l’ero cavata. Ovviamente non ho mai tollerato il consumo di capsule che non avessero qualche senso compiuto. Intendiamoci. Se la scelta fosse stata tra cchdkee e poriubn oppure fghgjgk non ci sarebbero stati problemi. Ma Livanto lo rifiuto categoricamente e a priori. Piuttosto astinenza da caffeina. Perchè bolonniese oppure macaroni scritti su un menù a Salamanca sono simpatici ed ingenui, ma che in qualche ufficio di cristallo al sessantacinquesimo piano, gente che ragiona di milioni di euro si faccia così beffa di tutti noi lo trovo osceno, e criminale.

Dentro di me si era quindi depositato un seme di odio che è maturato nel tempo, ed ora è diventato un cinghiale che armato di bazooka vorrebbe fare irruzione nell’ufficio dove hanno partorito questa “linea”, questo “brand”, questo raffinato modo di prendermi per il culo.

Ho cominciato a muovere le alucce per documentarmi. Internet, wiki, amici, parenti, santoni, “gente di un certo livello”, “esperti del settore” della comunicazione. Nulla. Questi nomi non significano una beneamata minchia.

Eppure sono un inguaribile ottimista. Voglio credere che questi nomi sono il sublime spunto che ci hanno voluto offrire menti illuminate per gradevoli supercazzole in ambienti raffinati.
Nella hall del Ritz di Dubai vorrete offrire un caffè al professore che vi ha raggiunto da Berlino.
Vi porterete al suo fianco con un sorriso, e sussurrerete, con accento marcatamente italiano: “Sorry, Finezzo Lungo di Volluto?”
Wie bitte?
“PUPPAAAaaaAAA!”                                                                                                                                        
[M.B.]

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