Chi mi conosce, foss’anche solo sul web, sa come la penso in materia d’alimentazione (carnivora, erbivora, frugivora, scatovora o come volete).
Che i siti estremisti vegan siano pieni di gente il cui stereotipo comportamentale varia dall’idiota allo stronzo è abbastanza lampante, basta vedere con quanta testardaggine bovina insistono a citare teorie scientifiche del tutto campate per aria o con quanta incredibile cattiveria insultino, minaccino e augurino tumori e malattie varie a chi non la pensa come loro. Per dire, ne ha parlato anche il Corriere, e con tono preoccupato.
Ma non sempre il torto sta da una parte sola, e difficilmente ci sta del tutto.
Dopo un’iniziale indignazione di fronte a certi siti e comportamenti aggressivi oltre il lecito da parte di vegani, che mi hanno portato a diventare simpatizzante di gruppi che avevan fatto dello sfottò la propria bandiera, mi è toccato fare qualche passo indietro dopo aver visto che le reazioni degli “onnivori” sono passate (per esasperazione, presumo, ma non è un motivo così valido dal mio punto di vista) dal sopracitato sfottò, magari innocente, al contro-insulto diretto e, peggio, generalizzato, anche se spesso un po’ meno estremo, un po’ più ragionato, ma sempre insulto.
Sia chiaro: non c’è paragone fra la mole e il tono degli insulti dei vegani incalliti rispetto a quelli degli sparuti gruppi di “carnivori”: basta un giro sui gruppi veg di facebook per farsi un’idea.
Ma il vegetariano che non mangia carne zitto e buono a casa sua e il vegano che augura tumori ai bambini purché si salvi il beagle di turno non sono la stessa cosa. Sono convinto che l’essere insultati non garantisce il diritto di insultare. Un conto è difendersi facendo informazione corretta, un conto è farlo scendendo al livello (infimo) di chi “attacca”.
Potrei tirare fuori la domanda che mi attanaglia da mesi (dove diavolo siano i vegani normali? perché non dicono nulla ai “colleghi estremisti” che partoriscono, per esempio, i commenti a questo link?). Potrei anche esporre la mia visione del mondo, che parte dalla scienza e arriva all’etica passando per il mio edonismo, ma non servirebbe a nessuno.
Quello che mi chiedo, genuinamente, è a cosa serva davvero fomentare tutto questo odio e astio. Da entrambe le parti. Perché all’informazione debba sempre seguire l’insulto.
Il senso del post?
“E datevi tutti una calmata, cazzo.”
[M.V.]