Giustizia è fatta! avranno pensato i miei piccoli imbecilli.
E invece no, proprio per nulla.
Ma andiamo con ordine. Quanti di voi avranno gioito leggendo questa notizia? Che figata, il supereroe collettivo che collabora con la giustizia ordinaria, è come se noi tutti fossimo Batman e la polizia il commissario Gordon, ora quel porco deve pagare. Già, che quel porco debba pagare pare sia ovvio, che il suo reato sia stato l’aver spinto Amanda al suicidio o dei reiterati atti di pedofilia. Ma c’è un ma. Grosso quanto una casa. Ed è, ahimè, il solito: non spetta a noi far pagare per un reato. Lo, so, a molti di voi sta più che bene l’occhio per occhio, forse perchè vittime di bullismo desiderose di vendetta, o perchè bulli voi stessi. Ma non funziona così. C’è una giustizia, che vi piaccia o no, e non siete voi quelli in grado di giudicarla, perchè sì, saltando di razzista in razzista, sono giusti i 21 anni di carcere a cui è stato condannato Breivik, pur nelle comodissime prigioni norvegesi, per un semplicissimo motivo: da loro quello è il massimo della pena. E, nonostante a noi faccia strano, da loro funziona. Stessa cosa in Canada, il pedofilo sarà giudicato secondo le loro leggi, senza che noi (intendendo con noi il popolo della rete) facciamo la voce grossa. E soprattutto senza che un gruppo di hacker senza identità (letteralmente: chiunque può compiere azioni in nome di Anonymous, come dimostrato l’appoggio al famigerato e neofascista Movimento dei Forconi) metta alla mercé di chiunque nome ed indirizzo di uno che oggi è in ogni caso un essere schifoso, ma che domani può essere un poveraccio innocente.
E se non lo capite siete, ahimé, il Razzista del Giorno.
[E.P.]