– Giovani, non siate troppo esigenti, prendete il lavoro che c’è e solo poi guardatevi intorno per quello che preferite.
Ed eccola, l’ennesima uscita infelice del ministro Fornero, una in gamba, uno di quei personaggi in grado, con una frase, di racchiudere una cazzata in un “e grazie al cazzo”. Il tutto generando una serie di dichiarazioni da parte degli altri gioielli della grande casa delle immunità (già note come “parlamento”), quasi altrettanto meritevoli.
Ora, comprendendo che un politico (o comunque uno che non si faccia la spesa da solo) sia coinvolto nella realtà nazionale come uno zoppo nella nazionale di calcio, e che un ultra sessantenne abbia subìto la crisi del lavoro quanto un tirannosauro il motore a scoppio, continuiamo ad accettare le decisioni prese dal governo con la passività tipica dell’opossum, ma stare a sentire anche ‘ste perle di saggezza è un’offesa alla nostra inettitudine.
Per chi abbia mai dovuto lavorare e sia nato negli ultimi quarant’anni, sa che probabilmente proprio i nati degli anni settanta sono stati gli ultimi a vedere qualche progetto di vita realizzato, in termini lavorativi, ma si trattava già di forti coincidenze o lavori molto specifici.
“Quando ero piccolo tutti mi chiedevano cosa volevo fare da grande. Gli altri rispondevano il dottore, il tramviere, l’astronauta… Io dicevo: la testa di cazzo. Sono l’unico che ce l’ha fatta.” [P. Rossi]
Come al solito dunque, tra ignoranza e malafede, un politico (o tecnico delle cazzate, poi controllo su wikipedia) riesce a perdere l’opportunità di avvalersi della facoltà di tacere. Se non avessi sentito già fior fior di espressioni infauste da parte dei precedenti governanti, penserei che si tratti solo di un piano per alienarsi le simpatie degli elettori in favore dei burattinai dietro quelli che mio nonno definirebbe “‘sti quattro scazzacani”. Obiettivo comunque parzialmente raggiunto, dato che dai sondaggi pare ci siano almeno uno o due italiani che voterebbero ancora le vecchie glorie.
– Signora mia, si stava meglio quando di stava peggio, ed ogni volta è peggio di prima.
Sarà per la mancanza delle mezze stagioni, tipo quelle in cui si fanno le pulizie, tirando via tutto lo sporco che c’è nelle camere, e magari pure nei senati.
D’altra parte, come abbiamo chiarito più volte in questa rubrica, tutto lo sporco del paese non ci fa allergia, che siamo vaccinati e portatori “non tanto sani” del virus del malcostume della furbizia, dell’egoismo e dell’arrangiarsi a discapito di chi che sia.
Quindi, madama Fornero, sebbene io immagini che lei abbia avuto una educazione piuttosto libera, può serenamente piantarla di prenderci per il culo e lasciarci affondare nella piscina di merda che ci siamo riempiti senza che si metta pure a fare gli schizzi.
Comunque aspettiamo con ansia il comunicato congiunto di parlamento (etimologica combinazione di “parlare” e “mentire”) e Vaticano (Vaticazzo o Vaticane, come viene più confidenzialmente riconosciuto tra le mura romane), comunicato che dovrebbe recitare grosso modo quanto segue:
“E ringraziate Dio di averlo, un lavoro.”
Nel frattempo prendiamo seriamente l’ipotesi di farci preti, che i biglietti per i lavori politici son quasi tutti presi.
Una risposta a "Fornero – non avete scelta"