Oggi, dopo tanto tempo di assenza, vorrei scrivere di un argomento scomodo, perché, dopotutto:
“se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente” O. Wilde.
Vorrei parlare di opinioni. Le mie, le vostre. Del perché fondamentalmente le vostre opinioni non contano un cazzo e del perché neanche le mie opinioni contano un cazzo. Ma soprattutto vorrei scrivere di come siamo tutti convinti del contrario.
Oggi siamo subissati di informazioni. Internet, giornali, tv, vicini pettegoli e quant’altro, ci forniscono una mole di informazioni che mai abbiamo avuto prima nella storia. Informazioni riguardanti una miriade di argomenti diversi. Dallo sport alla politica, dalla medicina alla cronaca nera.
Grazie a tutte queste informazioni noi ci facciamo delle opinioni. Delle opinioni che non contano un cazzo. Già, triste a dirsi, ma è così.
Ognuno di noi ha il diritto di farsi un’opinione, certo. Il problema è che una volta che uno si è fatto un’opinione, poi è convinto che quell’opinione sia giusta e spesso non si rende conto che le informazioni che aveva sull’argomento in questione sono così scarse\scadenti rispetto all’enormità dell’argomento, che la sua opinione è completamente priva di significato (perfino quando è giusta).
Un esempio qualsiasi: Costruire una nuova moschea a Milano.
I giornali ne scrivono un trafiletto, il TG ci fa un servizio di quasi 30 secondi (cioè ben oltre la capacità di rimanere concentrato dell’italiano medio) e siamo tutti convinti di avere dati a sufficienza per esprimere la nostra opinione in merito.
Proprio per questo motivo spesso l’italiano medio è facilmente prono ad essere sfruttato.
Io organizzazione\governo\cittadino-qualsiasi diffondo informazioni anche solo parziali su un argomento e subito tutti si fanno un’opinione (che sarà più o meno come la voglio io, visto che ho manipolato i dati a volontà) e sono disposti a morire per essa.
In TV non si parla di profilattici? Il cittadino si fa l’opinione che non siano una cosa così indispensabile.
Sui giornali si vede un articolo a favore dell’omeopatia e uno contrario l’uno accanto all’altro? Il lettore si fa l’opinione che ci siano tanti “esperti” a favore dell’omeopatia, quanti ce ne sono contrari.
Tutto questo per dire una cosa: ricordate che se le vostre opinioni non contano un cazzo (ed effettivamente non contano un cazzo), nella stragrande maggioranza dei casi pure quelle del vostro prossimo non contano un cazzo. Quindi smettete di litigare sulla ricerca sulle cellule staminali, sull’aldilà, sulla sperimentazione animali, sui rifiuti in campania e quant’altro e tornate a litigare tra voi su quale sia il miglior modo per sgrullarvi il pisello, che è un argomento di cui siete sicuramente in possesso di tutte le informazioni necessarie per farvi un’opinione ragionata.
PS: in alternativa potreste cercarvi tutte le informazioni necessarie per farvi un’opinione ragionata su temi più interessanti della sgrullata, ma sappiamo tutti che non avete voglia, che avete di meglio da fare e che, dopotutto, v’importa na sega a voi.
[S.G.]
Sgrullate di pisello a parte, leggendo il tuo post, mi è anche venuta in mente la citazione di Eraclito: “i molti non colgono la vera natura delle cose in cui si imbattono, né le conoscono dopo averle apprese, ma se ne costruiscono un’opinione” [dell’origine frammento 86, trad. Angelo Tonelli].
Onde sgrullarcelo vicendevolmente, ti invito a leggere il mio post, su un argomento affine
http://geniincompresse.wordpress.com/2012/02/05/remember-remember/
JL