Non una parola, ancora, da parte di Repubblica, sulla cancellazione improvvisa del post del 18 novembre di Piergiorgio Odifreddi.
Di cosa sia reo, in effetti, possiamo solo ipotizzarlo: probabilmente l’inelegante paragone fra la “logica” delle rappresaglie israeliane e quella delle rappresaglie naziste (che tuttavia appaiono effettivamente un po’ simili fra loro in quanto rappresaglie, e cioè esempi di quelle robe in cui in fin della fiera muore un sacco di gente) ha fatto incazzare qualcuno.
Non difettiamo mai, quando c’è da porre il veto alle parole di qualcuno, mentre siamo pronti a berci mille scuse per non dare troppo addosso ai bombardamenti. Che cazzo, poverini, dovranno pur difendersi. Son ragazzi, devono sfogarsi. Certo, lo fanno bombardando anche le scuole, ma si sa, i bimbi di oggi sono palestinesi di domani, meglio portarsi avanti col lavoro, vogliamo criminalizzare un po’ di sana pianificazione?
E così da una parte si chiude un occhio sulle migliaia di morti in palestina, e dall’altra si chiude un blog che si è chiesto quanti di questi morti ancora servono prima che qualcuno si renda conto che chi li ordina è un cazzo di criminale di guerra.
Dimenticavo il fatto saliente: il blogger nel farlo ha fatto un esempio feroce.
Chissà quanta gente è morta, per quell’esempio.
Strano che a cancellare sia proprio Repubblica, così restia a cancellare articoli anche quando viene fuori che si tratta di stronzate madornali. Che peraltro pubblicano piuttosto spesso. Ma si sa, fra gli orrori commessi dai fascisti in Libia e il film Il leone del deserto, è la pellicola di Akkad ad essere lesiva dell’onore italiano; fra Berlusconi in conflitto d’interessi e Biagi che intervista Benigni sull’argomento, a sbagliare è Biagi; fra i preti pedofili e Minchin che li accusa è Minchin che è volgare. Non importa cosa, basta dirlo per bene, senza offendere nessuno, omettendo i particolari scabrosi, e se ci sono solo particolari scabrosi perché si tratta di stupri, stragi, vip o tutti e tre, allora non diciamolo, che la gente poi si turba.
Mi pare giusto.
Consola, in questo buio momento, l’ultimo messaggio del Papa, che ci tiene a informarci che con Gesù non c’erano il Bue e l’Asinello, e forse neanche la neve finta.
Perché, fra Odifreddi e il Papa, ho l’impressione che abbiano lasciato diritto di parola alla persona sbagliata?
[M.V.]
Una risposta a "Dieci volte peggio di Netanyahu"