(S. Berlusconi) Quando ho letto “morto il re del porno italiano“, per un momento c’ho sperato, lo ammetto. E invece era morto un onesto spacciatore di seghe, anziché il vecchio spacciatore di segàte.
L’unica cosa a essersi rizzata, dunque, è lo spread, tornato oltre quota 350, giusto per ricordarci che il Cavaliere Oscuro, come si muove, fa danni.
C’è da capirlo. Oltre i settantacinque la coca inizia ad avere i suoi effetti collaterali a lungo termine: irritabilità, sindromi depressive, stati d’ansia, insonnia e paranoia.
E sto parlando della bibita.

Uno dei motivi della (ri)discesa in campo di Berlusconi è il crescente successo di Grillo.
Parafrasando Stallone in Demolition Man “ci vuole un fascio per beccare un fascio.”. E noi ci prendiamo le conseguenze: cattolici e paraculi che lisciano Monti, che fedele alle sue posizioni esplode in un fermo “forse”, e Bersani che tiene la linea dura che da sempre lo contraddistingue dichiarando “adesso vediamo, stiamo iniziando a pensare di ragionare sul problema.”
Questa la sua dichiarazione di ieri sulle rappresaglie di Israele. Fra un paio di settimane dirà anche qualcosa su Berlusconi, magari dopo un attento confronto con gli altri candidati alle primarie (in ordine d’arrivo: Renzi, Vendola, Puppato, Viva la Topa, Tabacci). E mentre il governo frana, Piazza Affari perde il 2,8%, Londra lo 0,3%, Francoforte lo 0,5% e Parigi lo 0,7%. L’euro, in calo in avvio dei mercati europei, si piega nei confronti della moneta americana toccando il minimo di 1,2878 dollari.
Bentornato, Cavaliere Oscuro. [M.V.]