Fuori dal vaso

“Sandra! Fai che sbirulino porta un cencìno, che mi sono ripisciato addosso.”
(R. Vianello)
L’espressione “pisciare fuori dal vaso” tende graziosamente a spiegarsi da sé.  La fine metafora di colui che, avendo mal calcolato la giusta misura, ha intrugolàto di piscio tutto il contorno tazza, causando strilli e schiaffi nel muso da parte della consorte, altro non è che un poetico figurarsi l’errore grossolano, l’esagerazione fuori luogo. Quella cosa che poi ti viene l’espressione “ho detto una cazzata?”.
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Sì, quella.
Ora, capita a tutti di farla fuori dal vaso. E’ normale, non sempre è facile prendere la mira, non sempre si riesce a direzionare il getto e a dosare la potenza: ci sta che vada fuori qualche goccia. O anche una pisciatona intera, se uno è incontinente, distratto, o leghista.
Oppure malato, come c’informa il Sili.onirorinoPuò capitare che a farla fuori dal vaso siano dei politici. Magari per inesperienza. Per esempio, sanno una sega i grillini, è ovvio che gli scappa una cazzata ogni due giorni. Oppure per eccesso di zelo, vuoi fare bella figura, ti dimentichi un attimo che il tuo elettorato pende a sinistra e ti scappano due cazzate. Capita.
Succede ai comici. Sei convinto che quelle centinaia di battute siano tue, e invece cazzo erano di altri. E succede anche ai giornalisti. Una fonte non verificata, che hai fretta. Una fonte non verificata, che tanto scrivi su Repubblica. O magari sul Giornale, che lì è proprio la linea editoriale. Ma insomma, scrivi e scrivi e scrivi una pisciata fuori prima o poi la fai.
E poi c’è Magdi Allam.
Oh, scusate, m’è scappato. Voglio dire, ve lo ricordate?
Il giornalista egiziano. Magdi mi nasce musulmano, uno di quei musulmani moderati – no, un musulmano moderato non è uno che prima di farsi saltare in aria chiede scusa, ce ne sono anche di migliori. E anche di peggiori.
E poi c’è Magdi Allam.

M’è scappato di nuovo. Dicevo. Il nostro eroe scrive qua e là, con luci e ombre: vince dei premi per aver lavorato in modo da “favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture”, ma si becca una condanna per diffamazione, e s’inventa delle minacce di morte che gli valgono un’altra condanna per lo stesso reato. Nel 2008, la svolta: l’islamico moderato diventa cattolico. Notate come sparisca al volo la parola “moderato”. Per chi se lo fosse scordato, in quel periodo era papa il nostro amato Ratzinger Z, convertirsi con un papa del genere è davvero strano, secondo me non devi stare tanto bene, eppure il nostro eroe lo fa, e si fa pure battezzare proprio dal pontefice, tanto lui mica è uno qualunque, lui è Magdi Allam.

Magdi diventa cattolico.
Una scena toccante, quella del suo battesimo.
Ratzinger che lo benedice, di fronte al padrino, Maurizio Lupi di Forza Italia.
Magdi scrive un libro, “Grazie Gesù”, e da quel giorno aggiunge “cristiano” al suo nome: si firma infatti Magdi Cristiano Allam.

Dunque aggiunge Cristiano al nome e, forte della benedizione papale, fonda un partito del cazzo.
Il partito si chiama Protagonisti per l’Europa Cristiana. Come riportato sui giornali, l’ex-giornalista ed ex-islamico Allam dichiara di aver creato questa nuova forza europea principalmente per la tutela e l’affermazione in politica delle radici cristiane dell’Europa.
Le radici cristiane.

Per le vicessitudini politiche di Magdi vi rimando a Wikipedia che a me mi si ruga la fava anche solo a scrivere di quel troiaio d’omo che si mescola ai leghisti, al popolo della libertà e a movimenti di destra spinta. Vi basti sapere che nel 2011 lo strombazzatore di conversioni chiede a Berlusconi, a mani giunte e tramite le pagine del Giornale, di affidargli il Ministero per l’Integrazione (LOL). Ma ovviamente perfino Berlusconi gli risponde sorridendo

“ma anche no.”

E arriviamo a oggi.
Oggi Magdi Cristiano Allam, dopo aver preso lo 0,1% alle ultime elezioni col suo partito “a Cazzo di Cane”, si sconverte e si scristianizza.
Ok, come all’andata, saranno un po’ fatti suoi, non m’importa granché di ogni sua cazzo di crisi mistica, manco fosse Brosio o Pippo Franco.
Boh, è una cosa che normalmente dovrebbe farmi piacere… e invece no: perché già che mi ha tritato le palle con le sue scelte religiose, mi tocca andare a vedere i motivi per cui lo fa… e qui scopro che per Magdi la chiesa è troppo “morbida” con l’islam, e che è pervasa dal buonismo al punto da proteggere gli immigrati e i clandestini. Cioè se ne va dalla Chiesa Cattolica perché troppo moderata.

Vabbé, almeno mi sono sfogato.
Alla prossima.

[M.V.]

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