Grazie a dio.

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Sono un bestemmiatore. Per motivi gravi, ma anche meno gravi, ma anche futili, ma anche come intercalare, ma anche nel sonno, mi capita spesso di affiancare il nome del Signore a quello di un animale da fattoria.
Maleducato, lo so. Inelegante, quanto meno. Non voglio scusarmi, né giustificarmi, né ergermi a paladino di chissà cosa: è un dato di fatto, bestemmio.
Ma c’è una cosa che detesto: quando qualcuno, dall’alto della sua petulanza, mi domanda Ma se sei ateo e non credi in Dio, perché lo bestemmi? Non pensi che ai credenti dia fastidio?.
Sì, non credo che dio esista. Banalmente, quindi, dal mio punto di vista la bestemmia è un reato senza vittime. Semplice, no? È come se inveissi contro il coniglietto pasquale, contro Batman, contro l’intelligenza dei grillini.
È la seconda domanda a darmi sui nervi: i Cattolici, fin da quando siamo bambini, pretendono di inculcarci tutto ciò che è loro, dalla cultura alle tradizioni che spacciano per cristiane, dai crocifissi nei luoghi pubblici alle semplici campane del Duomo che suonano solenni alle 7 del mattino, fino alle insopportabili ingerenze quotidiane nella vita politica di una Nazione che, non lo si ricorda mai troppe volte, è laica.
Inoltre, se per costoro qualunque evento positivo è ragione utile per esprimere riconoscenza con un Grazie a Dio, è solo par condicio insultarlo per quelli negativi, non trovate?
Quindi sì, cari i miei cattolici, lo so che vi danno fastidio gli epiteti con cui apostrofo il vostro amico immaginario, ma io ho sopportato e sopporto di ben peggio da voi, quotidianamente. Per questo, nei vostri confronti, sono il Razzista del giorno.
E se tra voi lettori c’è qualcuno che utilizza forme di pseudobestemmia come porco dinci, porca madosca o il leccesissimo porcuddue, nei vostri confronti sono doppiamente razzista. Ipocriti.

[E.P.]

4 risposte a "Grazie a dio."

  1. Ciao sono un cattolico non molesto, o almeno credo, sono profondamente convinto che debbano essere criticati i credenti che fondano la loro opera di “conversione” solo sul fatto che non si debba bestemmiare, non badando alla sostanza e alla vera personalità con cui stanno parlando; oltre a questo mi trovi assolutamente sulle bestemmie mimetizzate.

    1. Personalmente sarei molto più felice di vedere un mondo in cui non si tenta di convertire gli altri, o almeno dove si lasciasse libertà di scelta a ognuno senza forzare la vita altrui a livello macro e microscopico quotidianamente, cosa che in Italia il cattolico medio (o perlomeno quello “istituzionalizzato”) invece fa anche inconsapevolmente.
      Ad maiora!

      1. In realtà più che di tentativi di conversione vera e propria (che solo pochi potrebbero fare) ai vari livelli si abbonda di moralizzatori e giudici dell’esteriorità, che sarebbero da defenestrare.

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