Raptus b-anali

Uccide la moglie dopo una lite.

E grazie al cazzo!

Non so se effettivamente nel contesto ci fosse qualcosa di anale, a parte il parto dell’idea di sposarsi per litigare tutti i fottuti giorni, o semplicemente di sposarsi, ma la combinazione di eventi su questa falsa riga, negli ultimi giorni, comincia ad avere una rilevanza statistica che oh, saranno coincidenze, ma coincidono.

Prima che vi scaraventiate da bravi razzisti del giorno sul rumeno che “eh, ma loro ce l’hanno per cultura”, vediamo insieme che diamine sta succedendo un po’ in tutta Italia.

Un autotrasportatore di Bra (sì, dove fanno i fantastici reggiseni) spara all’ex moglie.

Un tizio di Padru è stato acchiappato con un blitz tra le campagne sospettato d’aver ucciso e messo in un congelatore la compagna.

Un altro più anziano, separato ma convivente, ha accoltellato l’ex moglie in casa.

Ora, a parte il banale concetto che se si fottesse di più si ammazzerebbe di meno, troviamo alcuni aspetti ricorrenti in questi casi avvenuti praticamente negli ultimi due giorni: sono avvenuti tra stretti conoscenti, sono stati a danno di donne ma, soprattutto, sono derivati da rapporti di coppia.

Non mi stupisce che al giornalista medio parta l’embolo e scatti il termine brutto solo come il suo significato “femminicidio” (ma dico, usiamo termini come “uxoricidio”, e mi vai a usare “femminicidio”? Non staremo andando un po’ troppo incontro al lettore medio?), né si parli sempre di raptus di follia, o di squilibrio mentale (LOL), bensì il fatto che nessuno tenga in conto l’elemento formale di questi avvenimenti: il matrimonio.

A parte il caso del trentaquattrenne che se la faceva con la trentanovenne (e che comunque è tipo sardo, e sai mai lì che cazzo di abitudini abbiano), per gli altri si tratta di problemi legati al legame formale evidentemente troppo difficile da scindere e comunque foriero di drammi quasi maggiori nella separazione piuttosto che nel mantenimento dell’unione coatta.

In soldoni, soprattutto per chi abbia qualche problema economico (e quindi maggiori problemi di coppia), la separazione è una cosa sempre più “mors tua, vita mea”, e i nodi stanno venendo al pettine.

Non voglio sempre star lì a tirar fuori la storia della nazione di bigotti, del retaggio culturale legato a modelli sorpassati, del Vaticazzo che sconquassa le biglie, etc. Però, qualcuno, dico, anche prima di mettere nella merda i froci consentendo loro di sposarsi come normali ritardati etero, potrebbe buttare lì l’idea di sistemare la “questione divorzio”?

Qualcosa del genere “ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo”, ecco, abbiamo un problema, ammettiamolo. Altrimenti così ogni omicidio coniugale o ex-coniugale rischia di essere il “Grazie al cazzo!” della settimana, con il bonus di sentir parlare di femminicidio o cazzate varie.

Prima che rompiate i coglioni con ‘sta storia, sì le statistiche delle violenze sulle donne bla bla bla, è un’altra storia.

Questa storia è più simile a quella del canaro, con l’idea che quando leggo di qualcuno “impazzito” ci sia sempre qualcuno che l’abbia fatto impazzire. Guardatevi allo specchio, pensate a quel tizio… vi sentireste così in colpa se insistesse?

Abbiamo un problema.

 [D.C.]

10 risposte a "Raptus b-anali"

  1. questo pezzetto:
    […]potrebbe buttare lì l’idea di sistemare la “questione divorzio”?[…]
    …non l’ho mica capito molto! I miei si sono divorziati tra urla e tutto il bel contorno, ma economicamente o burocraticamente non hanno avuto chissà che problemi. Era consensuale, quindi due firme dal giudice di pace e via, e altre due dopo i 4 anni di separazione. What’s the problem?

    1. Neanch’io vedo il problema.

      Dov’è il problema?

      Voglio dire, non servono nemmeno leggi sullo stupro, perché la ragazza con cui ho fatto sesso era consenziente.

      Oppure servono leggi per quando non c’è consensualità.

      Ora, con tutto il rispetto, i tuoi abbaiano tanto ma mordono poco, se si sono separati in maniera consensuale. Mi limiterò a dire che non rientrano nel nostro caso.
      E comunque altre due firmette “dopo quattro anni” sono già una cosa che non è che vada proprio benissimo, per una storia chiusa almeno quattro anni prima. Non aiuta.

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