Tornavo a casa alle tre di notte. C’erano persone intente in atti di promiscuità. Ho visto scene di sesso tra due ragazzi e un gruppo, evidentemente ubriaco, coinvolto in atteggiamenti orgiastici. Io non ho mai visto un postribolo. Ma l’idea era quella. (Monsignor Luigi Negri, di ritorno da un festino in Vaticano)
Ebbene sì, torno a parlare dell’arcivescovo di Ferrara, quel Monsignor Negri che in soli 100 giorni di arcivescovado ha già devastato le gonadi quasi al livello di un Ratzinger qualsiasi.
La pietra della discordia, stavolta, è la movida (sic) che il poveretto sarebbe costretto a sopportare sul sagrato del suo Duomo, con addirittura gente che farebbe sesso di gruppo (nella sua immaginazione, immaginazione così reale, però, che sembra vera, e come tale va denunciata).
Ed ecco quindi partire le minacce assortite, dalla volontà di recintare il sagrato a quella, ben più deleteria, di chiudere i bar circostanti, i cui locali sono proprietà guarda caso proprio della curia, che prende 2000 € di affitto al mese per ogni buco di 15 metri quadrati ma non paga un solo soldino di IMU, è bene ricordarlo.
E come risponde il popolo della notte, i presunti pervertiti ubriaconi che affollano il centro di Ferrara? Organizzando questo:
Il Bottiglione, per chi non lo sapesse, è un evento estemporaneo in cui chiunque partecipa porta e mette a disposizione di chiunque altro un quantitativo più o meno esorbitante di alcool, allo scopo di devastarsi come anim di riunirsi in allegria. In sintesi la risposta sarebbe Vi vomitiamo sui portoni della chiesa, per dimostrare quanto siamo arrabbiati, ma civili, con conseguente (e giusta) preoccupazione dei locali.
Insomma, se il Razzista del giorno è senza dubbio quel genio reazionario dell’Arcivescovo, il titolo di Idiota del giorno se lo contendono in tanti. Complimenti.
[E.P.]