Questo è il Paese che amo ecc. ecc. Questo Paese è meraviglioso.
Non vedo l’ora di avere dei nipotini per raccontare loro quanto fosse bello vivere ai miei tempi in Italia. Direi loro del 2000 di crisi, economica e di valori; direi di quando volevamo fare la rivoluzione ma non eravamo abbastanza egiziani, o turchi o greci per essere dei simpatici indignati; direi di quando se allo stadio si insultavano i negri, gli ultrà erano razzisti, ma se lo faceva Calderoli no, era solo una burla ahahah che ridere; direi di quando un giorno ci siamo scandalizzati per il femminicidio, e il giorno dopo ci siamo scandalizzati perché la Rai ha sfanculato Miss Italia.
I miei nipotini riderebbero molto, lo so, pensandomi una grande umorista. Poi capirebbero che in realtà non c’è proprio niente da ridere e sarebbero felici e basta. Felici che io non abbia sviluppato alcun disturbo psicotico.
Credo.
Questo Paese è meraviglioso ma adesso siamo tutti molto tristi e sconsolati. E ne avremmo tutti i sacrosanti motivi: tipo perché il nostro esercito ha, tecnicamente, rapito senza causa (ah, no, perdonatemi, si dice “per errore”) due rifugiate per riportarle nel loro paese nelle mani di un dittatore; perché ByoBlu inventa stronzate a raffica per tirare su due spicci; perché abbiamo politici che per rimediare a una cazzata detta ne dicono una ancora più grossa, invece di chiudere quel cesso di bocca; perché ci hanno appioppato un governo che lavora praticamente a sua insaputa, che viola il diritto internazionale e poi si dice “amareggiato”. Tipo quando pesti una cacca e poi entri con le scarpe sporche a casa di gente e dici “oh mi dispiace”. Ti dispiace? Te le potevi togliere quelle scarpe di merda, testa di cazzo, visto che lo sapevi.
Sicché adesso c’è merda dappertutto.
E poi, orrore degli orrori, la Rai ci ha tolto Miss Italia.
Ciao Miss Italia, ora va’ e insegna agli angeli a… boh, che diamine ha da insegnare Miss Italia agli angeli?
No, perché io non ho mai imparato niente guardando Miss Italia, a parte che il costume intero non possono permetterselo tutte e che le ragazze sono sempre simpatiche e solari. Ma anche un po’ pazze. XD
Ah, sì, e anche che al primo posto nei valori c’è la famiglia, e l’amore. E poi i cani. E la pace nel mondo. Quella c’è sempre: deve essere un must da concorso di bellezza.
La Mirigliani si è pure adirata alquanto perché, secondo lei, Miss Italia ha fatto molto per le donne in Italia e io vorrei pure crederle, ma quello che ci ha mandato in onda la Rai discosta un po’ da questa versione perché, se è vero che il concorso non serve solo a farci vedere tette e culi e che, via via nel tempo, ci ha regalato anche delle tette parlanti -teste, pardon- lo spettacolo si è fatto davvero osceno. Ad un tratto ho preferito persino le tette piuttosto che sentire parlare le ragazze e convincermi che fossero tutte sceme. Allora decidiamoci: o facciamo un mero concorso di bellezza, e non voglio che nessuno parli manco per dire ciao, oppure, diocristo, mettiamo un test d’ingresso in modo da mandar via le lobotomizzate, evitando così di ricalcare lo stereotipo della donna bella ma idiota.
Insomma, giornata di grandi polemiche e dagli all’untore che, in questo caso, sarebbe la Boldrini, rea di voler imporre a noi emancipatissimi italiani (LOL) una cultura bigotta e farci sembrare l’Egitto di Morsi (vabbé, andiamo avanti).
Ci hanno tolto Miss Italia e immagino lo sconforto che ci ha assalito tutti, ché non ci pareva vero di poter guardare un programma di merda senza sentirci in colpa dopo aver pigiato sul telecomando un numero dal 4 al 6, ad esempio.
Se di una cosa è colpevole la Boldrini, secondo me, è di aver fatto un discorso della madonna parlando della violenza sulle donne e di come i media veicolino stereotipi sessisti che non possiamo più accettare. Sì, perché l’ingenua Laura non riesce ad immaginare il livello di ignoranza a cui possiamo arrivare, oppure non legge Libero, beata lei. E infatti Libero non ha mica problemi a esporsi, anche rischiando, e a regalarci articoli di un certo calibro, cose di cui abbiamo tutti bisogno, ma soprattutto noi donne.
Dai, Laura, ma cosa ce ne frega dei talenti quando abbiamo il lato B? Perché dovremmo preoccuparci di sembrare intelligenti, addirittura come un uomo, finché ci stanno su le tette?
E ancora, perché dovremmo essere insultate per la nostra incompetenza, se possiamo semplicemente farci dare della puttana? Sai che sbattimento.
Ci costringi a complicarci la vita, a stravolgere secoli di cultura maschilista a cui ci siamo ormai abituate. Laura, per favore, lasciaci stare, dai.
Facci urlare alla censura, ai comunisti bacchettoni, facci chiedere come mai una di Sel (che, ricordiamolo, è un partito di froci) non vuole vedere le tette in tv, EH? Come mai? Non è che adesso ci vuoi mandare solo i gheis in tv? EH? COINCIDENZE? COMPLOTTI?
Lasciaci stare, davvero.
Lasciaci indignare quando leggiamo i dati sul femminicidio, lascia che ti diciamo “brava” quando parli di pari opportunità e ci ricordi i dati tristi che arrivano dalle statistiche di genere. Ma lasciaci indignare anche quando consideri una mossa “moderna e civile” quella di eliminare Miss Italia dal palinsesto Rai; lasciaci incazzare perché difendi Mara Carfagna dagli insulti che riceve (e non perché è una deficiente e leccaculo di Berlusconi, magari, ma perché ha la vagina e quindi sicuramente a qualcuno l’ha data).
Insomma, mica l’abbiamo capito se ci piaci o se sei una stronza, e ovviamente è colpa tua perché stai sempre lì a difendere le cose che ti sembrano giuste e a condannare quelle che non consideri tali.
A prescindere dalle bandiere, dall’insulto automatico per partito preso.
Laura, fatti un esame di coscienza: tu sei coerente con te stessa, con i tuoi valori. Sei determinata, autorevole. Sei intelligente, bella, e quel che è peggio, sei donna.
Davvero, lasciaci stare, ché non siamo abituati.
[S.T.]
In Twitter è una pioggia di tweet il cui senso può essere così riassunto: Boldrini, i problemi sono altri.
E’ il vizio italiano: di qualsiasi cosa si parli – casta dei farmacisti, lobby dei tassisti, mafia in Sicilia, precariato, banche, assicurazioni, sessismo, matrimoni omosessuali – esce qualcuno che dice: i problemi sono altri. Per cui, di fatto, non si fa nulla.
La Boldrini è una donna intelligente. Ha detto cose sensate, e le ha dette bene. E il problema della disparità tra uomini e donne nasce anche (certo, non solo) ma anche per manifestazioni tipo Miss Italia. Diciamolo. Senza paura.
Infatti, qui le priorità e i problemi sono sempre altri, ma da qualche parte prima o poi bisogna cominciare. A me fa ridere e anche contemporaneamente tristezza questa pioggia di polemica su Miss Italia perché è evidente che non è stato afferrato il punto chiave del discorso (come sempre, direi). Mi ha stupito però che addirittura Luxuria si sia schierata dalla parte di Miss Italia, parlando addirittura di “bieca censura bigotta”, mentre qui il problema non è se sia giusto che le donne vadano in tv nude (a me non frega niente se vogliono farlo, anzi liberissime) quanto che non dobbiamo prenderci per il culo. Miss Italia non è un concorso che premia i talenti, perché io talenti non ne ho mai visti, quindi non fatecelo passare per un tentativo di liberare la donna dagli stereotipi legati alla bellezza. Volete premiare la bellezza, fatelo, ma non ce la menate con la storia del talento perché quelle che vanno a Miss Italia a me sembrano cerebrolese. E poi, parliamoci chiaro, non credo la Rai abbia cancellato Miss Italia per le ragioni espresse dalla Boldrini, ma perché evidentemente è un programma che non interessa (e spero per le motivazioni espresse dalla Boldrini). Quindi forse significa qualcosa, ed è inutile che ogni volta tiriamo fuori questi pipponi della censura e della libertà, perché non si tratta assolutamente di questo.