Concita e Giovanardi: trova le differenze

tupperwaste

Sì,  è vero, non si fa, ma se qui tutti continuiamo a dire che non si spara sulla croce rossa, alla fine, non lo fa nessuno.

Mi immolo, lo faccio io. Di nuovo.

Questa croce è rossa come il sangue che mi esce dagli occhi ogni volta che leggo i deliri del non più giovane Giovanardi, che magari fosse come Werther. No, non così tormentato. MORTO, intendo.

Non si augura la morte a nessuno, lo so, ma in certi casi sinceramente il dono della vita mi sembra davvero superfluo. L’ossigeno ci serve, ed è giusto che lo consumino solo i meritevoli.

Carletto, che passerà alla storia per il suo grandissimo talento di cacare sempre fuori dal vaso a ogni parola emessa, questa volta, dopo omofobo e razzista, ci si presenta nella sua veste di misogino.

Il nostro re delle idiozie, difatti, ha detto che non dobbiamo mica meravigliarci se le ragazzine vengono stuprate. Infatti, queste maledette, adesso si son messe in testa che si può scopare senza vincoli amorosi, e poi è logico che arriva un branco di amici e le violenta.

La logica del “te la sei cercata, brutta troia” fila liscia come l’olio.

Per il Giova, il sesso è ormai un bene di consumo, e quindi è normale che uno voglia prenderselo con la violenza. Come dire che quindi se andiamo a rubare le lavatrici, nessuno deve meravigliarsi.

Le lavatrici sono beni di consumo. Non capisco la differenza tra una lavatrice e una vagina.

Oggi, non contento, ha anche affermato che fare sesso non è come bere un bicchier d’acqua, facendoci capire che, non solo lui ha delle evidenti difficoltà sessuali, ma che non possiamo permetterci di scopare per il semplice piacere di farlo.

Forse avrei dovuto non abbandonare il catechismo, forse dovrei tornare a fare le preghierine prima di dormire, forse devo impormi la castità fino al matrimonio. Forse dovrei tornare al 1930, avevano anche bei vestiti antistupro.

Ma a proposito di bere, oggi ci ha regalato emozioni anche una famosa intellettuale di sinistra, la nostra cara Concita, eroina dei salotti del PD. E PD sta proprio per quello che state pensando.

Se per Giovanardi il problema è che il sesso sia diventato acqua, per la De Gregorio, invece, il punto è che l’alcol costa poco e quindi i ragazzini bevono molto e poi compiono gesti insani.

Dar la colpa all’alcol per giustificare certi comportamenti è una cosa che non ho sentito nemmeno quando lavoravo al Ser.T., ve lo assicuro.

Spero che domani promuovano un decreto per far sì che il costo delle bevande alcoliche aumenti, tipo che ne so, un mojito 30 euro, così i maschi ci pensano due volte prima di ubriacarci, o almeno ci stuprino solo i ricchi perché oh, vuoi mettere la soddisfazione?

L’articolo della De Gregorio è agghiacciante, non riesco nemmeno a farci su una battuta di pessimo gusto tipo “le ragazze ora si fanno stuprare come rito di iniziazione per l’età adulta”. Ah, no, questo l’ha detto Concita.

E magari io sono in malafede, magari interpreto male perché questi borghesotti moralisti mi fanno le ovaie a coriandoli, però non mi sembra ci sia molto da fraintendere nella frase “quel brutale rito… che l’avrebbe fatta diventare grande”.

Sarò sbagliata io. Sarà che a me questi sembrano alienati dal mondo e purtroppo influenzano l’opinione pubblica. Sarà che ogni volta che si parla di stupri mi sembra sempre una corsa a chi incolpa chi e nessuno si ferma a cercare di capire che cazzo sta succedendo.

Oggi sono le chat, perché è tutto più veloce, poi gli shottini perché costano solo 2 euro, poi i trucchi e le minigonne, poi le veline, poi le donne che scopano senza essere sposate.

La colpa è sempre di qualcun altro o di qualcosa, mai che si analizzi il problema dal punto di vista sociale, mai che ci si fermi un attimo a pensare che se esiste il maschilismo non è colpa di facebook o di youporn, che se è vero che il sesso, per fortuna, lo abbiamo liberato, è anche vero che non si fa nulla per fornire ai ragazzi delle guide.

E non sto parlando della cazzata del sesso solo per amore, perché il sesso occasionale è soddisfacente sotto molti punti di vista (sì, Giovanardi, stacce, se non ti piace scopa’ non è un problema nostro): parlo di educazione a una sessualità responsabile, parlo del fatto che ho tenuto diversi corsi di educazione sessuale per minori, e mi son ritrovata a spiegare il sesso ad adolescenti incinte.

Forse stiamo sbagliando qualcosa, che dici, Concita? Forse il problema non è la birra che costa poco, o che ci piacciano le minigonne.

Forse avete rotto le palle coi vostri commenti sterili dopo ogni stupro, che pare la soluzione sia incatenarcela e buttare la chiave finché non arriva il grande amore, che poi forse sarà anche quello che per “raptus di passione” ci ammazzerà in cucina.

Datevi alle notizie di gossip e state zitti. Il fatto che siate politici o giornalisti non vi obbliga a dover per forza esprimere la vostra opinione. Inventatevi che c’avete la febbre e, per un cazzo di giorno, non dite niente.

Abbiamo capito che, alla fine, la colpa è sempre delle donne che non si mettono i pantaloni larghi e la felpa come Fabri Fibra, delle donne che vogliono andare alle feste, delle donne che vivono liberamente la propria sessualità (chiaramente delle zoccole), delle donne che bevono, ecc. ecc.

Per finire, vorrei ricordare a Concita che lei ha permesso questa campagna pubblicitaria e poi fa la fighetta femminista nelle Snoq.

Eddaje su.

Io mi aspetto che domani la De Gregorio si tolga la maschera e sotto appaia Giovanardi.

7 risposte a "Concita e Giovanardi: trova le differenze"

  1. Non so se voglio scherzare su sta roba, è un problema reale e se non lo conosci dall’interno non puoi pensare di poterlo spiegare nella sua interezza. È vero che alle volte, seguendo certi stili di vita, ad un certo punto arrivi a sentire una vocina che intima di fare quello che non avresti mai pensato possibile, lo dico per esperienza diretta. Certe volte, quando vedo una ragazza con un bel corpo, con un fondoschiena da far paura, con delle labbra carnose che invoglierebbero anche il più casto dei membri del coro più alto degli angeli, mi scatta quell’istinto bestiale che cerco di reprimere ad ogni costo, ma non sono mai riuscito ad evitarlo, soffrendo come un cane e tremando come una foglia, prima apri la giacca, poi ti inginocchi, poi tiri fuori la tua catenina preferita e avvolgendola alla mano, esordisci, con la voce tremante… padre nostro, che sei nei cieli… perdonatemi, è più forte di me… me ne vergogno tantissimo.

      1. Occazzo, non so più scrivere. Il comportamento scellerato che volevo descrivere era quello di un uomo intento a pregare. 😀
        Adesso parlo seriamente, perchè ritengo davvero che il problema sia serio e vada risolto al più presto: però, abbi pazienza… non avendo figli da educare, non posso fare qualcosa di concreto… si, ritengo che il rispetto vada insegnato in famiglia, quella stessa tanto decantata famiglia italiana che è un “valore”, ma insegna ai figli ad essere dei bastardi con le donne e ad essere delle cagne remissive alle stesse. Non mi ritengo un granchè come persona, ma una cosa la so fare: spingere le donne ad avere un’autostima migliore e soprattutto a non considerarsi mai inferiori e/o dipendenti all’uomo. Immagino ti ricorderai delle stronzate che ho scritto sulle punizioni per certe persone, ecco quello non sarebbe nulla riferito a quanto farei DAVVERO a chi si rende protagonista di botte, di stupro e soprattutto di violenza psicologica nei confronti di una donna. Ma allo stesso modo, non riesco a provare tristezza per chi si fa torturare per anni, e trova mille attenuanti al comportamento della bestia con cui divide il letto, la casa, la famiglia.
        E poi, non ragionando con l’uccello, non importa quale sia il suo aspetto fisico, quale atteggiamento abbia, come si vesta o si possa truccare… l’unica cosa che mi eccita in una donna è il cervello.

      2. sinceramente non approvo quasi nulla di quello che hai scritto. Non credo che gli uomini violentino le donne perché le donne non hanno autostima a sufficienza, e i meccanismi che spingono una donna a subire le violenze del partner sono un po’ più complessi di quelli che credi. Forse dovresti informarti un po’ di più. Ragioni ancora troppo con il cazzo, con tutto il rispetto per il cazzo.

    1. L’essere umano si distingue dall’animale per via dello spannungsbogen, la possibilita’ di inserire un momento di raziocinio tra lo stimolo di fare e l’atto di fare. Se non riesci , semplicemente non sei umano. Sei antropomorfo, gran parte delle persone ti considera umano, la legge ti considera umano, ma sul piano del comportamento sei indistinguibile da un animale: non sei in grado di inserire un momento di raziocinio tra stimolo e atto.

      Se per te si tratta di un problema piccolo o trascurabile, vedi tu. Io non ti lascierei entrare in qualsiasi locale pubblico popolato da donne.

      1. Per capire ciò che ho scritto farò uno schema facile facile: bigotto vede donna bella, è combattuto da regole religiose impostegli, quindi non riesce a controllare il suo impulso di inginocchiarsi e mettersi a pregare.
        Prova a vedere se in quel messaggio ci fosse qualche allusione a comportamenti che ti hanno portato a scrivere sta puttanata, prima di fornire credenziali psicoanalitiche (e quindi tutt’altro che scientifiche) alla tua pochezza, inquisitore dei miei coglioni.

  2. Questo comunicato della Camera Penale di Modena mi sembra molto, molto opportuno:

    «Come avvocati penalisti non possiamo che stigmatizzare ogni infondata presunzione di colpevolezza — dice la Camera penale — L’astratta gravità dei fatti denunciati non può giustificare processi sommari. Stupisce ed allarma che nessuna cautela sia stata utilizzata nei vari interventi sulla stampa, veri e propri proclami ispirati alla demagogia. Auspichiamo che le indagini sulla violazione del segreto istruttorio individuino i responsabili della prematura propagazione della notizia, che ha comportato un tanginile danno sia per gli indagati sia per la dichiarata parte lesa»

    Il Procuratore Capo ha aperto un’inchiesta per rivelazione del segreto d’ufficio.

    Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2013/10/24/970828-violentata-festa-genitori-offese.shtml

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