I talebani attaccano la musica in Pakistan.
Fatti esplodere negozi di articoli e cd musicali in tutta Peshawar, investiti, sparati e spariti maestri della musica tradizionale pachistana. Che, in somma, non è che siano proprio i Queen, per intenderci.
Ora, non per criticare, ma non è che ‘sti ragazzi siano dediti a una gran varietà di hobby: fai esplodere questo, fai saltare per aria quello, ammazzamorto Tizio, lapida Caio, minaccia Sempronio. Sarà anche normale che quando poi c’è bisogno di un po’ di svago non possano sorbirsi ore di questo. Tanto che per una volta hanno deciso di andare persino contro la tradizione, dichiarando blasfeme intere categorie di strumenti come i tamburi, l’armonio o i rebab (no, non i kebab, per quelli non oso nemmeno immaginare che cosa spetti a chi ne chieda uno).
Ad ascoltare bene forse in quella musica si potrebbe nascondere la fonte di malsanità che che muove i passi di violenti fanatici religiosi.
Scherzo, dietro la follia di violenti fanatici religiosi c’è solo la religione, ben radicata in un ritardo mentale tale da mettere a rischio l’intera teoria dell’evoluzione.
Fatto sta che un po’ di buona musica, del sesso fatto come si deve e qualche droga leggera di quelle buone potrebbero fare miracoli. Solo che a quanto pare anche il loro dio vive di una consolidata pigrizia, e ‘sti poveracci devono folgorare le persone a mano, andando per tentativi, cercando di capire cosa diamine sia a fargli rodere tanto il culo in maniera così persistente.
Un nervoso che rende la vita impossibile ad un sacco di gente, intanto noi abbiamo i cattolici e Gigi D’Alessio, un dio che serve solo a far soldi e nemmeno un cazzo di volontario per fare quello che andrebbe fatto.
[D.C.]