Stabilità

Voto favorevole del senato alla legge di stabilità.

E grazie al cazzo!

Ora, voglio dire, mettetevi nei panni di questi nostri concittadini (anche se le nostre vite avranno in comune sì e no cento metri di strada), con le spalle cariche di tutto il peso della responsabilità delle sorti del paese, in cammino sul filo della lama, ad un passo dal baratro, vite al limite del tracollo, ecco, nei loro panni, ma non ve la fareste dare una spintarella?

Si scherza ovviamente, l’unico peso che si portano appresso è quello delle tasche gonfie di denari.

Finita l’introduzione per far ridere i grillini, che poi rimangono grillini e quindi non c’hanno più nulla da ridere, possiamo farci una veloce carrellata di dichiarazioni che nemmeno Spinoza, combinando il voto di fiducia con la ri-formazione di Forza Italia:

“Non ci sono più le condizioni perché Forza Italia stia nella maggioranza”
– Paolo Romani

“Il voto di fiducia sarà il voto su un singolo provvedimento e non sul governo”
– Renato Brunetta

“In un Paese normale, seguendo anche la prassi costituzionale […]”
– Brunetta bis

“E’ sbagliato sabotare il governo e portare il paese al voto”
– Angelino Alfano (evergreen)

“Il governo ha imbrogliato gli italiani”
– Romani bis

“Ci abbiamo creduto alle larghe intese”
– Romani tris

“Oggi si apre un nuovo capitolo della politica italiana”
– Romani quater

“Domani sarà la morte della democrazia.”
– Brunetta/Romani (sveglia, Brune’, stamme al passo)

“Andrà tutto bene”
– Enrico Letta

Non so a voi, ma a me fanno scompiscia’, più le leggo, e meglio sono.
Stabilità, una parola importante, un concetto ricercato, agognato dall’essere umano, un obiettivo.
Ma l’attenzione dell’attuale gruppo di governanti sta tentando di dimostrarci che usandola a cazzo di cane ci si può fare di tutto.

Dove lavoro io ad esempio in quattro mesi sono morti quattro uomini, una media stabile, della quale non devo quindi preoccuparmi mentre si urla “femminicidio” ovunque.

C’è preoccupazione per la violenza sulle donne, sembra quasi che più casi si pubblichino più ce ne siano, ma io me ne infischio, nella stabilità del mio lavoro, delle otto ore in una fabbrica rivestita di stabile amianto, del salario stabile sulla stessa cifra e della stabilità degli inviti del datore di lavoro a baciare per terra. Che però vorrei capire se può essere considerata violenza sessuale.

Altrimenti siamo a posto e posso dire a Letta che stia tranquillo “va già tutto benone, siamo stabili.”

[D.C.]

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