Al cuore, Ramòn.

collodipape

“Io l’istinto materno lo appago coi cani. E non solo quello.”
(E. Canalis)

Non molto tempo fa, avevo lanciato una provocazione, come sempre a metà fra il sarcastico e l’incazzato, perché sono una merda: chi si proclama contro la sperimentazione animale dovrebbe avere la coerenza di rinunciare – per sé e per i suoi animali – a qualsiasi farmaco o cura testato su animali (tipo tutti).

Oggi vorrei tornare sull’argomento, ma vorrei farlo con un po’ di ironia in meno, saltando per l’occasione anche la vignetta del maestro Sili, perché si arriva a un punto in cui si rende necessario smettere di scherzare.

Di recente, su Facebook è stato condiviso da diversi utenti un toccante appello di Caterina Simonsen, una ragazza affetta da diverse malattie rare, quelle malattie con un’incidenza sulla popolazione così bassa che, indipendentemente dalla gravità (sono rare, non per forza mortali, anche se nel caso di Caterina purtroppo sono anche decisamente gravi e invalidanti) è difficile che vengano affrontate in maniera adeguata anche a livello di ricerca, che si concentra – ovviamente, anche se è una realtà dura da accettare – su malattie più comuni.

Altrettanto ovviamente, Caterina ha il diritto di lottare per sensibilizzare l’opinione pubblica, una lotta coraggiosa fatta pubblicando immagini e video della sua vita, mettendosi a nudo pur di aiutare sé stessa e altri con gli stessi problemi. Recentemente, in uno dei suoi post, ha chiesto ad animalisti e pro-stamina di non infangare Telethon e la ricerca, in un toccante video in cui racconta la sua storia e esprime la sua opinione (il link è su facebook, ma è pubblico).

Apriti cielo. In particolare sulla pagina dall’allegro titolo “marcia su Roma in difesa dei diritti degli animali” (tesori, ricordatevelo, a Roma non si fanno marce, a roma si sfila: gli ultimi che hanno marciato sono finiti a testa in giù) sono partiti insulti, minacce e auguri di morte.

Io non ho voglia né intenzione di rispondere a queste bestie ignoranti, so che finirei per far sbattere una mitragliata di insulti contro un muro di ritardo mentale, e non ne vale la pena.

Vale la pena, però, di guardarsi la risposta di Caterina.

E secondo me non c’è nient’altro da aggiungere.

[M.V.]

4 risposte a "Al cuore, Ramòn."

  1. i link alla pagina facebook non sono più pubblici!
    clikkandoci sopra vengo rimandato alla famigerata pagina “accedi o iscriviti a facebook”.
    Invito che non sono intenzionato ad assecondare…. anche perchè nel tono ricorda quello dei demoni sumeri del necronomicon che urlano ad ash di unirsi a loro in cantina ne “La Casa”

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