Peppa Pig, la maialina rosa, conquista i bambini italiani.
Ebbene sì, quello scroto glabro parlante è il nuovo fenomeno multimediale per il pubblico di minori abbandonati ai bordi delle televisioni come coltelli da pesce nel terzo cassetto della cucina, o lasciati a scarabocchiarne i libercoli con pennarelli di vari gradi di tossicità, affinché continuino a vedere maiali parlanti invece che un futuro garantito nella pornografia di seconda fascia.
E con l’unica paura della falsa partenza, i giornalisti italiani, ormai esaurita la glassa di santificazione per un papa che riesce a malapena a far finta di non avere lo stesso ripieno di tutti gli altri tacchini, finiti i fuochi artificiali di una Stamina che alla fine forse ha trovato il metodo per far camminare la gente, e ormai distanti gli echi degli allegri canti “Tutti a Casa”, i giornalisti italiani dicevamo, hanno potuto scatenarsi sul nuovo che avanza. Davvero.
A gli italiani piace la Maiala.
Ma quanto volevano scriverlo? (E quanto volevo io?)
Ma ci sta, in un ecosistema (manco tanto eco) di repressi frustrati incapaci del seppur minimo miglioramento proprio o comune che si esprimono grazie a rigurgiti di fascismo in varie salse (tutto d’un fiato), alla costante ricerca di metodi alternativi alla realtà che non sanno gestire né sopportare, di esseri semisenzienti che rappresentano meglio di ogni altra cosa l’alternativa, che so, all’evoluzione. Ci sta.
In una nazione che fa dell’incoerenza un valore, in cui animalisti tentano di rivoltare la civiltà per salvare gattini da far castrare e chiudere in casa, a cui di giorno dare cibi e fare vaccini regolarmente testati con ricerche che di notte boicottano, per salvare topini che possano liberamente finire nella derattizzazione stagionale, per salvare scarafaggi e zanzare che seccheranno con una botta di Baygon e uno “Zac” di racchetta elettrica.
In una realtà di progrediti superstiziosi, religiosi della domenica, aguzzini del lunedì e puttanieri del mercoledì, tifosi di qualsiasi cosa e contemporaneamente del contrario pur di cagare nel piatto altrui.
In uno stato di “bisognerebbe appendere tutti gli evasori per le tasche!” “Le faccio fattura?” “No grazie, non scarico, mi faccia lo sconto.” “Scannarli come maiali, dicevo.”.
– Chi scanna maiali è un assassino! Mangiatevi i vostri figli se volete mangiare carne!”
Esatto, lo stesso paese.
Luogo di elettori che votano coglioni più coglioni di loro per non sentirsi inferiori, salvo poi lamentarsi per quanto siano coglioni i governanti.
Terra di furbi che s’alzano tali e si coricano inculati.
Alla fine, meglio che guardino Peppa Pig, i giovani italiani, che imparino a distinguere uno scroto depilato da un porco che conta. Che sappiano che almeno col primo ci si diverte di più, senza dover fingere che non sia così.
[D.C.]