Fiom contro Marchionne per i mancati investimenti in Italia.
Con l’acquisizione di Chrysler e visti i precedenti, nel cda del prossimo 29 gennaio ci si aspetta che la sede centrale della FIAT e i conseguenti investimenti si spostino negli USA, lasciando in Italia il solo settore delle auto di lusso, insufficienti a sostenere la sopravvivenza degli impianti e del livello occupazionale nella patria che da sempre sostiene la famiglia Agnelli. Il quadro è esposto chiaramente dal leader della Fiom Landini, un quadro al quale Marchionne non può esimersi dal rispondere con altrettanta chiarezza:
Per una ditta delle attuali proporzioni di FIAT-Chrysler, e con tali prospettive, la sede centrale e i rispettivi investimenti devono essere il più vicini possibile al capitale economico disponibile.
– E poi io vivo in aereo, per me non fa differenza.
Affermazione rispetto la quale anche Landini non ha potuto non esprimere un deciso parere.
E’ il volto dell’Italia che se ne va, della vita che ci scivola tra le mani.
Per fortuna c’è un’Italia che lavora e che vuole rimanere, aggrappata più che mai alle proprie solide radici. Lo testimonia l’accusa di peculato per 83 deputati della regione Sicilia. Ah, gli antichi valori…
Gli ispettori hanno scoperto e svelato una serie di particolari delle tecniche di distrazione a beneficio personale di fondi destinati alla politica, cose come le richieste di scontrino per la mancia lasciata al bar. E non capisco, per una volta che si dà il buon esempio chiedendo lo scontrino…
Per fortuna lo slancio dei ragazzi del “nuovo” partito movimento hanno già mosso i primi passi per risolvere questo tipo di problemi: “C’è uno del PD, Renzi non dice niente eh? eh? Renzi non dice niente?”.
Non so se siano/siamo così abituati a che siano personaggi di altri lidi politici ad essere consueti a questo tipo di comportamenti, dimostrando che in fondo non sono poi così tutti uguali, o se abbiano completamente rinunciato a tentare di risolvere problemi iniziando ad assomigliare sempre più ai loro colleghi anziani, usando le mani per puntare le dita piuttosto che per agire con capacità e coerenza per il bene comune. D’altra parte forse avevano ragione: il parlamento deve essere davvero un postaccio.
Parlamento dove intanto però si sono proposte diverse soluzioni per il problema della fuga di capitali, la disoccupazione e l’incapacità imprenditoriale nazionale contemporanea: un cazzo di niente.
D’altra parte ha ragione l’indagato del PD Davide Faraone: “il passato ci perseguita, dobbiamo guardare avanti”.
E io che mi sentivo in colpa per aver pisciato nel lavandino. Io che me sa che so’ rimasto l’unico fijo de ‘na mignotta in circolazione.
[D.C.]