Samuel Leroy Jackson scambiato per Laurence John Fishburne III.
Dai, errore veniale, ‘sti negri so’ tutti uguali.
Ecco una buona occasione per ritirare fuori un adagio a cui sono particolarmente affezionato: spesso si deve fare di tutta l’erba un fascio.
No, non ho sbagliato a mischiare i “tabacchi” della mia pipa, né sto assecondando i “sono tutti uguali” sparati ad minchiam da facebokkiani colpiti da coliche celebrali, porto semplicemente avanti quell’idea statistico/utilitarista per la quale ad esempio, senza beccarsi denunce senza cadere nei luoghi comuni, se su dieci napoletani scandinavi quattro rubano cucinano male la pizza e sei non fanno nulla a riguardo, sono costretto a considerare che i napoletani rubano gli scandinavi non sappiano cucinare la pizza.
Questo ovviamente non significa avere un pregiudizio verso il prossimo scandinavo che incontrerò, semplicemente mettere in preventivo che, andando in Scandinavia, dovrò nascondere bene il portafogli e portare poco contante.
O quello che è.
E’ una questione di sopravvivenza.
Naturalmente questo concetto perde di funzionalità man mano che le considerazioni iniziali si allontanano dalla realtà per approssimarsi alla leggenda, come con affermazioni tipo “Le giovani di oggi la danno via come non fosse loro”, o “Nessun dottore non lo dice ma il cazzo che te se frega limone cura il cancro“. Al momento mi preoccupa più la falsità della prima, per la seconda spero che rimanga così (adoro i dottori che non dicono cazzate)” . Sempre questione di sopravvivenza.
Tornando a noi, alla fine, se su una manciata di attori famosi di colore negro ben tre sono grandi attori di colore negro, be’ allora… dai si confondono su, se dovessi fare un film con un negro esperto andrebbe bene qualsiasi dei tre, come se per rubare una pizza dovessi scegliere un…
[D.C.]