Primarie PD a Bari, allarme voto inquinato.

Finalmente potere al popolo.

Non finirò mai di sorprendermi della sorpresa. Tipo “Un gattino domestico gioca!”, “ragazze si prostituiscono!”, “trovato un prete pedofilo!”, “Le elezioni potrebbero essere inquinate!”, etc.

Al di là dei discorsi sulla “superstizione della democrazia” come la chiamava Gaber, e sorvolando sui soliti pregiudizi riguardo la cultura del sud, manco c’avessero undicenni che vanno a scuola con la droga, come si può non considerare un’opportunità imperdibile una elezione intermedia, un po’ meno controllata e un po’ più vicina alle esigenze della popolazione locale (tipo facendo circolare qualche euro)?

Sarà questo che mi rende perplesso, la superficialità con cui si applicano sistemi a cazzo di cane. Copiare ditte tedesche, sistemi elettorali francesi, sistemi sociali americani, immigrazione spagnola, etc. Poi ci mettiamo manager italiani, politici italiani, abitanti italiani, poliziotti italiani, etc.
E’ come spendere un capitale per una Ferrari e farla guidare da una scimmia focomelica, scandalizzarsi perché non parte, spendere un capitale per installare l’accensione automatica e scandalizzarsi quando si schianta.

Incastrati fra assicuratori senza scrupoli e clienti dal quoziente intellettivo di una scimmia focomelica che si prenoti per guidare una Ferrari, i cui sforzi si concentrano nel tentare di applaudire quando vedono altre scimmie focomeliche schiantarsi con la loro Ferrari, i pochi esseri umani che vivono in questo paese soffrono tanto che l’unico modo di sopravvivere è farsi pagare per votare alle primarie e spendere quei soldi per farsi offrire del buon hashish da undicenni di buone speranze.

[D.C.]