(A. Frank) Ci sono momenti di stanca che ti riduci ad aprire Repubblica.it alla disperata ricerca di una bufala, una notizia data male, una puttanata pescata da un giornalista svogliato nel mare di internet, ché altrimenti non sai che cazzo scrivere nel pezzo del lunedì. Poi ci sono settimane come la scorsa, in cui Grillo apre a Salvini e alla Lega dopo aver sbattuto fuori dal Movimento quasi una decina di quelli che “uno vale uno”, e le mie amiche le Iene tornano alla ribaltissima con un servizio in cui s’inventano di fatto una notizia di “guarigione vegetariana”.
Sulla seconda notizia c’è poco da dire: sarà che c’era gente già allertata, ma tempo ventiquattr’ore dal servizio dei saprofagi televisivi è arrivate la replica dell’ospedale San Raffaele. Commentare è facile. Sono contento. Per la meritata visibilità per la dottoressa De Petris (che del San Raffaele è solo consulente come nutrizionista, questo le Iene non ce lo dicono, ma mica si può dire tutto!) Chissà che ambulatorio pieno, adesso! E meno male, perché ora che abbiamo scoperto che per guarire dal cancro bastano un paio di zucchine e tanti succhi di frutta, sticazzi delle cure vere! Crediamoci, si sa che non morire è facile, basta bere tanta acqua. Bravi tutti, ma soprattutto Le Iene che ancora una volta si mettono al servizio della scienza e dei malati dimostrando grande responsabilità.


