(E. Berlinguer) Silvio Berlusconi: “Se adottiamo cani e gatti diventiamo maggioranza politica.”
Beppe Grillo: “Io sono contro la vivisezione perché crudele, inutile e dannosa.”
Silvana Amati: “Non esiste, se non in modo strumentale, la contrapposizione tra la salute dell’uomo e il benessere animale.”
Vendola: “Viva i cagnolini!” Gli animalisti sono i nuovi cattolici. Dopo essersi sperticati per anni a ottenere il voto dei baciapile, i partiti si sono accorti di una nuova generazione di invasati, una mandria cieca di cerebrospastici che, se usi determinate paroline magiche, ti annusano il culo come un cane al primo appuntamento.

“Diceva Madre Teresa di Calcutta che amando gli animali siamo vicini a Dio, frase ripresa da Berlusconi nel suo ultimo discorso. Vedendo come la prima trattava i malati, e come il secondo considera le leggi, s’insinua insistente nella mia mente quest’immagine, di persone che nutrono scarsissimo amore per i loro simili, che modificano la realtà per ottenere potere, disposte a danneggiare gli altri per i loro scopi; i talebani usavano gli scudi umani, gli animalisti hanno quelli animali.”
Ecco, meno male che ogni tanto qualcuno dimostra un giudizio di Madre Teresa analogo al mio perché finora mi sembrava di essere la bestia rara.
Non è che la conosca benissimo, diciamo che sono state gettate sufficienti ombre sulla sua carriera per insospettirmi.
Ma, a parte questo, bastano e avanzano le sue dichiarazioni su medicina, sofferenza e etica in generale per bollarla come una discreta bastarda.
IMHO, ovviamente.
Su Madre Teresa, non dimentichiamo il bellissimo libro “La Posizione della Missionaria”, del mai abbastanza compianto Hitchens!
Hai ragione, Alberto non facciamolo 🙂
Grazie del “reminder”.