Yes we ‘an?

tupperwaste

Una si assenta due settimane e poi torna e nessuno ha parlato di Matteo. Boh, che cazzo vi tengo a fare qui.

Finalmente il nostro giovane Renzi ha incontrato il suo idolo di sempre, da premier, ed era felice come voi adorati nerd quando vi fate le pippe su uno dei vostri noiosissimi divertentissimi giochi di ruolo.

[guarda mamma, stai ‘almina, l’autografo me l’ha già fatto]

Alla fine c’è riuscito: si è ritrovato ad abbracciare MrObamaaa© e a strappargli anche grandi complimenti. Pare infatti che il Presidente Usa sia rimasto estasiato dalla grande energia del nostro Matteo, che gli ha restituito il pompino il gesto di stima facendo una cosa nuovissima che nessun altro premier aveva ancora mai fatto: leccare il culo agli States, descrivendoli ancora una volta come un grande Paese da emulare. Perché finalmente anche in Italia “è possibile cambiare le cose”.

Pausa LOL

Una settimana davvero pregna di emozioni e grandi sentimenti: ad un tratto, tutti i personaggi che toccava Obama venivano illuminati da quest’aura di giustizia e bellezza e fiaba a lieto fine che manco i preraffaeliti sarebbero riusciti a far meglio.

Anche il Papa, già perfetto, si è trasformato nel Perfettissimo. Come Gesù, però realmente esistito. Sembra che Papa Francy, infatti, gli abbia addirittura confessato di essere contrario alle ineguaglianze sociali presenti nel mondo e Obama, che si emoziona un po’ troppo facilmente, ha risposto che farà di tutto per combattere questo problema, giacché la sua fede cristiana lo porta a trattare gli altri come vorrebbe essere trattato lui.

Da qui la bizzarra parafilia di Obama che pare, a questo punto, adori essere bombardato, nell’intimità.

Ma non è tutto oro quello che luccica, magari è gas, come dice il nostro amico Beppe. Grillo, sempre sereno e pacato, ha annunciato l’ennesimo complotto governativo e giornalistico, volto, questa volta, a nasconderci che Obama sia arrivato in Italia solo per venderci il gas e gli F35, come un rappresentante di pentole qualsiasi, il Mastrota della Casa Bianca.

E come non credergli, questa volta? Difatti, dopo l’annuncio dei tagli alla spesa militare, la Ministra della Difesa, Pinotti, ha tenuto subito a sottolineare che sì, ok, dobbiamo tagliare la spesa, ma ormai gli F35 a Obama glieli abbiamo già messi in conto e si sa, non si possono illudere i bambini con false promesse, ché è un attimo che si incazzano e non ti fanno giocare più con loro.

Poi Barack, lo sappiamo, è parecchio suscettibile.

[S.T.]

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