Vinciamo noi, come dicono al CIM.

tupperwaste

 

Non dico che tutti debbano essere intelligenti, con un intuito ampiamente sviluppato e  una sensibilità sopraffina, ma almeno avere l’abilità di riconoscere un mattinculo da una persona più o meno sana mentalmente sarebbe d’uopo.

Voglio dire, anche Asimov ipotizzava in “Franchise” un futuro abbastanza bizzarro, per non dire inquietante, per non dire COSACAZZODICIASIMOV, in cui un elettore sarebbe stato in grado di votare da solo rappresentando perfettamente tutta la cittadinanza.

Asimov, dico. Era fantascienza. Poi chiudi il libro e dice “Oh, fighissimo, assurdo, ma per fortuna è un libro.”

E invece, probabilmente, qualcuno ha letto troppa fantascienza o guardato troppi film horror, invece di farsi le seghe estasiato da Colpogrosso o davanti a un bel giornaletto con le donnine ignude.

Insomma, Beppe Grillo. Ce l’abbiamo, l’Uomo Nuovo. Perché i matti esaltati a noi ci mancavano proprio.

La novità di questa settimana (che sono sicura diventerà il nuovo gioco dell’estate, tipo il Sudoku, ma per cerebrolesi) è il processo popolare on line per giornalisti, imprenditori, politici.

Vi faccio leggere un estratto dal blog, così non ci andate a fare click, ché già l’ho fatto io e mi sento sporca come quando ti scopi quelli che scrivono con le K al posto di CH ma insomma, ne è valsa la pena.

ImmagineA me sembra “una cosa meravigliosa”, come dice Grillo. Cioè capite, il castello, le celle, le targhette. Che io ci faccio click e ci sbatto dentro chi mi pare. Non è bellissimo? Non vi sentite meglio? Io penso che potremmo risolvere almeno metà dei nostri problemi facendo click.

LA RETE. IL POPOLO DEL WEB. UNA COSA MERAVIGLIOSA.

Beppe è tenero, si diverte così. Si inventa le realtà virtuali, le isole felici nell’Internet dove tutto è bello, corretto, giusto. Sembra l’Iperuranio di Platone.

A proposito di cose bellissime e di me che mi sacrifico per voi, ci sono 47 minuti di intervista a Casaleggio, fatta ovviamente dal simpatico Marco Travaglio, e per “simpatico” intendo “sabbia in culo”. Dovreste guardarli. Tutti. Poi mi odierete, ma non importa. Sopporterò stoicamente come sto sopportando questa visione abominevole in questo momento.

Se non siete ancora convinti del LOL che vi aspetta, vi lascio questa citazione: “Ne ho raccolte un bel po’, di queste diffamazioni, in un libretto: Insultatemi. Esistono gruppi pagati dai partiti per diffondere messaggi virali contro me e Grillo.”

Al che, l’acuto Travaglio, in questo momento, gli fa notare che è un po’ quello che fanno anche loro, insultare gli avversari. E Casaleggio, con la faccia da ebete che lo contraddistingue, risponde che è diverso, perché “i nostri messaggi virali, e quindi veri, si diffondono da sé”. UOTTAFACK?

Se non siete ancora convinti, domani andate in piazza San Giovanni a festeggiare con il M5S.

E poi fatevi esplodere.

Baci

[S.T.]

28 risposte a "Vinciamo noi, come dicono al CIM."

  1. Certo che criticare Travaglio con i “giornalisti” che abbiamo in Italia e il livello di libertà di stampa vergognoso…. 24° posto sui 25 stati dell’Europa Occidentale – http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa_(rapporto_Freedom_House)
    è proprio da dirvi “Vi meritate Sallusti!”

    Non ho guardato l’intervista di Casaleggio ma l’estratto presentato mi pare razionale.
    Casaleggio distingue tra “messaggio” che, diventando virale si replica in maniera autonoma, e messaggi scritti da gruppi pagati da partiti. La differenza è evidente a tutti (“gratis” diverso da “a pagamento”) tranne che all’arguta Sonia Trice che mi chiedo (no non me lo chiedo veramente…) a chi darà il suo prezioso voto alle prossime elezioni.

    Io non credo sia necessario pagare qualcuno per fare il Troll antipolitico, con tutti quelli che gioiscono nel farlo gratis, come i soggetti che scrivono su questo blog. Mi chiedo però dove fossero e cosa scrivessero questi eccelsi autori, prima che nascesse il M5Stelle.
    Tutti zitti a pecorina?

    1. Paperi ma con le 100.000 visualizzazioni avete ricevuto un trollolololo in omaggio? L’internets è pròpio ubertoso e pien di doni… 😀

      1. Un Troll non argomenta, tesoro. Aggiunge un post inutile ad una discussione (spesso inutile). Un po’ come stai facendo tu, per fare un esempio! 🙂

      2. Ecco spiegate tutte quelle verruche, il naso grosso, la coda pelosa e la grave fotofobia che mi perseguitano da stamani. Grazie dell’informazione. 🙂

    2. Se leggessi il blog ti accorgeresti che non abbiamo dato il culo a nessun politico, ma immagino ti faccia troppa fatica, considerando che non hai nemmeno guardato l’intervista ma hai pensato bene di definirla “razionale”, così, a naso. Bacini caro, grazie per il tuo prezioso commento.

      1. Esattamente quello che ho detto (dai fai uno sforzo, ed “esci dal blog” come ha detto un certo premier). L’intervista, come detto non l’ho guardata. Non sono un grillino professionista, come sarebbe facile per voi etichettarmi, ergo non mi guardo tutte le intervista di Casaleggio né leggo giornalmente il “Sacro Blog”, come fate voi che avete deciso di partecipare ad una crociata. Ciò che ho definito razionale è quel passaggio citato. Se devi proprio fare la figa, almeno finisci di leggere prima di scatenare le ditina sulla tastiera. Per la cassa di birra si può sempre fare… qualcuno sta pagando i voti con 80 euro… si potrebbero anche investire così, no?

        PS
        “Quando voglio insultare qualcuno scrivo qui: https://nonsiseviziaunpaperino.com/” ahhh ma allora è un ritrovo per scaricare le tensioni…bastava dirlo!

      2. Tesoro, non partecipo ad alcuna crociata. Sinceramente non ho tempo di stare a leggere tutte le minchiate che scrive giornalmente Grillo, né voglia. Nessuno ti ha etichettato come grillino professionista (LOL), ho solo detto che se vuoi commentare qualcosa, sarebbe opportuno farlo dopo aver letto/visto tutto. Per il resto, non faccio la figa. Lo sono.
        Sugli 80 euro, dai su. Grillo ne ha promessi molti di più per avere i voti, questo non conta?

        ps: adoro il tuo senso dell’ironia, dovresti scrivere su questo blog.

      3. “adoro il tuo senso dell’ironia, dovresti scrivere su questo blog”

        La verità è che la politica è noiosa. Sofismi lontani dalla realtà nella migliore delle ipotesi. Menzogne organizzate a cui non crede più nessuno ma si continuano a dire perché la politica è così. Cioè, si può fare ironia su alcuni politici… ma su alcuni è impossibile: dicono già loro cose comiche…e fare la battuta sulla battuta, toglie soddisfazione e motivazione. E poi qui (in Italia) la politica è come la fede calcistica, si infiamma subito il dibattito, quello privo di contenuti che, se mai ci sono stati, sono stati talmente prostituiti da essersi svampati. No, non fa per me. Troppo tifo. Ma se aprite un blog di cucina tenetemi da conto. Ma vi avverto, tifo per i profiteroles.

    3. A proposito, Uské. Seguo attivamente la politica dal ’94, anche se da anni non ho più la tessera di nessun partito (ho avuto quella di Rifondazione, ma erano altri tempi, Berlusconi era ancora calvo). Ho manifestato contro la guerra e contro governi di tutti i colori quando facevano cazzate. Ho tenuto un blog satirico ai tempi di Studenti.it (che dava contro più o meno a tutti, con una preferenzina per Bossi perché mi piace prendermela con quelli che urlano), era uno di quelli “sponsorizzati” dalla community e mi ha fruttato un sacco di spassosissime minacce da parte di gruppi di fascistelli (mai visto uno in faccia, però, peccato).
      Visto che ti chiedi cosa facessi prima, io mi chiedo chi cazzo sei per venire a chiedermi di rendere conto di quello che faccio.

      1. Sei un opinionista che scrive su un Blog le sue opinioni. Quindi ho il diritto di chiederti di argomentarle, come sono nate e quali erano prima. Tu naturalmente hai il diritto di ignorarmi. Se non ti sta bene che qualcuno “chieda” non scrivere pubblicamente, oppure inibisci i commenti. Non vedo il problema.

      2. Ovviamente puoi chiedermi di argomentarle. Ma chiedermi “dov’ero prima” è un ad hominem di quelli tristi. Potrei rivolgerti la stessa domanda ma questo sfocerebbe in una battaglia di autorità fra poveri che non ha nessuna rilevanza logica sulla discussione. O no?

      3. Ma no..alla fine è un conoscersi e quindi capirsi meglio.
        Io dov’ero? Dunque…
        Ultimo voto al M5Stelle
        Per quasi tutta la vita ho votato IDV.
        Prima uno/due voti al PD.

        Purtroppo, grande errore, nel 94 il voto a Silvio.
        Ma ero al primo voto, ero disinformato e mi sono fatto fregare dalla propaganda mediatica. Sono rinsavito subito, fortunatamente!

  2. A leggere di un grillino che si tira indietro dal dibattito perché “qui la politica è come la fede calcistica”, “troppo tifo” “dibattito privo di contenuti” mi sembra davvero di essere in un libro di fantascienza.
    Comunque: un tifoso di calcio allo stadio espone striscioni con slogan, canta cori lanciati da un capo ultrà, solitamente insulta i tifosi o i giocatori avversari sulla base di preconcetti privi di contenuti ma dettati dalla sua fede. Notate qualche similitudine? Sostituite “grillino” a “tifoso”, “rete” a “stadio” e poi continuate voi il giochino.

    1. Un altro che non legge…. pazienza. Provo a ripeterlo più lentamente: non sono un grillino. Al massimo simpatizzante. Nella mia vita ho votato quasi sempre IDV.
      E il concetto di politica come fede calcistica era riferito all’Italia, non al blog (era scritto nella parentesi “in Italia”, forse salti le parentesi perché le ritieni inutili… accidenti, allora non leggerai neanche questa… uff)

      1. No no, ho letto proprio bene e questi giochini del tipo “hai capito male, io intendevo altro” sono abbastanza stucchevoli.
        Primo: un simpatizzante dei cinque stelle per quanto mi riguarda è un grillino, cioè uno che simpatizza per grillo &c e che ne difende le posizioni in una discussione. E’ questione di sintesi. Però se vuoi ti chiamo solo Cittadino…
        Secondo: nel mio commento non ho citato il blog, ho solo fatto un riferimento generale alla parola “dibattito”, da te tirata in ballo. Quello che ha nominato il blog sei tu (“No, non fa per me. Troppo tifo. Ma se aprite un blog di cucina tenetemi da conto”).
        Insomma, lungi da me continuare una discussione così sterile, ti volevo rassicurare del fatto che di solito quando leggo tengo conto delle parentesi, anche quando sono utilizzate a sproposito. Pazienza.

      2. “un simpatizzante dei cinque stelle per quanto mi riguarda è un grillino”.

        Cosa vuoi che ti dica? Se vivi in una realtà a tuo uso e consumo e cambi il significato delle parole nel tuo personale vocabolario, dubito che la comunicazione possa essere performante…

        In questo senso è sicuramente sterile.

        PS
        Il blog l’ho nominato, ma era un altro “periodo”. Che dici? torniamo sui libri a studiare analisi logica? (leggi anche le parentesi però, mi raccomando!)

      3. Oddio come sei arguto. Bravo, andrò a ripassarmi l’analisi logica. Tu magari intanto divertiti con l’analisi grammaticale della tua frase e nel farlo ricordati che il “ma” è una congiunzione, che in quanto tale lega due periodi (“No, non fa per me. Troppo tifo. MA se aprite un blog di cucina tenetemi da conto”).
        Detto questo, se in futuro avrò ancora il piacere perverso di discutere con te su questo blog, mi ricorderò di rivolgermi alla tua persona come “Simpatizzante del MoVimento 5 Stelle”. Ci metterò un po’ di più a scrivere, ma almeno non ti mando in corto circuito il cerVello.
        Buon week end!

      4. Permalosetto eh…
        Guarda, conoscere la grammatica è importante, nessuno lo mette in dubbio. Dopo, però, se vuoi davvero scrivere bene, devi essere cosciente che lo stile non si può piegare alle regole, ma deve “giocarci”. Altrimenti corri il rischio di andare a correggere i mostri sacri della letteratura italiana e farti ridere dietro. Quella che citi è una regola che vale per chi deve scrivere in un italiano “basilare”, ma è evidente che chi sa padroneggiare la lingua questa e altre regole le può benissimo non rispettare; più che di regole, si tratta di consigli, per un uso corretto ma appunto elementare dell’italiano.

        “E, dopo, gliele avrebbe anche date, a Vinicio.
        Ma poi indugiò a guardarsi nello specchio ovale del cassettone.”
        (Carlo Cassola, La ragazza di Bube)

        “Ma sarebbero bastati venti giorni di riposo e di dieta in seno alla
        famiglia, per guarirsi completamente.”
        (Vitaliano Brancati, Gli anni perduti)

        “Ma, quando io avrò durata l’eroica fatica di trascriver questa storia
        da questo dilavato e graffiato autografo, e l’avrò data, come si suol
        dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerla?”
        (Promessi Sposi, Introduzione).

        “Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque”
        (A Zacinto, del Foscolo)

        Potrei andare avanti a lungo, ma è tardi e preferisco andare a dormire.
        Prima, però, ti faccio ancora due piccole correzioni:

        “TU magari intanto divertiTI con l’analisi grammaticale della TUA frase”: troppe ripetizioni pronominali che appesantiscono una frase già caricata da quel “magari intanto”.

        “il ma è una congiunzione, che in quanto tale lega due periodi”. La frase corretta è:
        “il ma è una congiunzione che, in quanto tale, lega due periodi”

        Senza polemica e saccenza. Solo per il piacere personale di dare spunti migliorativi sullo stile.
        Buon Week end a te!

  3. Qual’è il punto?
    La propaganda elettorale di Grillo è molto creativa e divertente, oltre che efficace.
    E’ tautologico sostenere che è inverosimile. Quale propaganda non lo è?
    Oppure state sostenendo che non si dovrebbe fare propaganda durante la campagna elettorale? Mi sembra quantomeno paradossale.
    L’intento è dimostrare che i grillini sono creduloni? Sti cazzi… c’è gente che ha creduto nel comunismo, fate un po’ voi

  4. La “discussione” che parte da “go get a life” e finisce con un catfight fra grammar nazi a suon di muri di testo di nessunissimo interesse per nessuno è meravigliosa. Grazie di esistere.

    1. a me di queste discussioni sull’internet mi piace che al terzo scambio già mi sono rotta il cazzo e rimango lì a guardare tutti sgozzarsi tra loro. Ah, l’internet, che cosa meravigliosa cit.

  5. MA ke bel momento ke è questo… Non vorrei vivere né altrove né altroquando. Sembra tutto un sogno. La spasmodica attesa di lunedì mi provoca sensazioni paragonabili solo all’attesa di un romantico “si” pronunciato da un’adorabile sconosciuta, quando sai ke potrebbe cambiarti la vita. Ok, va bene ke non siamo nei cessi della stazione, ma la puzza c’è tutta…
    Ki sa se riusciremo mai ricambiare Grillo per aver sdoganato i simpatizzantisti (“grillini” è brutto, dai). Certo, potremmo aiutarlo a “vincere” (Tm), ke almeno saremmo al sicuro dai “processi” (Tm).
    Ricordarsi di mettere in rete la foto mentre si vota in kabina, ke altrimenti non conta.

    (Naturalmente le k sono tutte per te, Sonia…)

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