Ebbri di merda

In Europa qualcuno ce l’ha con gli ebrei.

Perché la tradizione è tradizione.

Poco prima delle elezioni europee, di cui dalle nostre parti si è parlato più di quanto i risultati non lasciassero margine di fare, in Belgio un ragazzo con più problemi di socializzazione e incapacità di espressione dei nostrani “chi non vota come dico io è un coglione” ha deciso di andare a sparare in quel poligono indicato sulle mappe come “museo ebraico”. Tre morti, per ora.

Mentre in Europa la destra è in ampia ripresa, in Italia, per festeggiare, dei ragazzi della fazioni “ebbri” (da sempre in lotta contro quella degli “ebrei”, pare, per una storia di slogan) hanno arricchito alcune vie della capitale con scritte pubblicitarie, di quelle semplici ed efficaci.

negozio ebreo
Viene voglia anche a voi eh? Di provare il ristorante, intendo.

Ora, non che non trovi un ostacolo allo sviluppo dell’umanità nelle religioni, però, dico, siamo nel 2014, si potrà pur fare qualcosa di meglio che uno stampatello con bomboletta su marmo no?

Tipo, che ne so, sparare qualche colpetto di mitra in un museo noioso.

D’altra parte non tutti possono essere ebbri alla stessa maniera.

Per esempio dalle nostre parti c’è molta goliardia, nel caso specifico non è che il negozio di riferimento fosse proprio ebraico, però se dovessi scommettere sui suoi prezzi…

Proprio così, da ebbri diventiamo più zuzzurelloni, quelli che “non governerei se non eletto” (ma in fondo le primarie sono elezioni no?), quelli che “io aiutavo ragazze in difficoltà” (da dove erano non riuscivano a succhiarmelo), quelli che “se dico una cosa è quella” (a parte quando stavo scherzando, ed essendo un comico già scherzo da sobrio figuriamoci da ebbro), quelli che “questa è la nuova era della bontà” (ma il culo dei bambini è sempre il culo dei bambini), e via così… quanto cazzo ci divertiamo.

Invece a Bruxelles sono proprio seri, hanno l’ebbrezza dell’efficienza e della convinzione, quel tipo di ebbrezza che ti guardi intorno e non c’è quasi nulla da sistemare, nulla di cui scherzare, nulla di cui preoccuparsi, e non c’è nemmeno il mare. Allora nascono i problemi, e allora teste fasciate, cazzi scappellati, pelli di merda… diventano i soprammobili fuori posto nella casa della casalinga maniacale, una cosa da spazzar via al prima possibile, a coso di prendere un mitra e sparecchiare tutto.

Diamine, rilassatevi.

Lo capisco che “tutti a casa!” è meno performante di “delinquenti in galera, incapaci a scuola e capaci al lavoro.” (e vengono male i cori), e che quindi non abbiamo grandi prospettive di miglioramento nemmeno a parole, però se poi tocca stare così tirati, allora cazzo, meglio ebrei che ebbri.

Almeno saremmo ricchi.

[D.C.]

P.S.
Sì, era una battuta razzista, e no, non ci ho seriamente pensato, a me il mio prepuzio piace.

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