Mi sento di fare una premessa un po’ pleonastica, non tanto per onestà intellettuale quanto perché così dopo evito che mi rompiate il cazzo: questo è un blog d’opinione, se volete leggere delle notizie scritte col piglio giornalistico, vi abbonate all’Internazionale. L’obiettivo è commentare notizie, tra il serio e il faceto, perché se avessi voluto fare la giornalista adesso mi sarei laureata, iscritta all’albo e starei scrivendo forse per Repubblica a 3 euro l’ora. Insomma, è una rubrica quasi inutile che ogni tanto ha la presunzione di stimolare riflessioni. Io dico la mia, voi fate un po’ come vi pare.
Detto questo, veniamo a noi.
La barbara uccisione del giornalista Foley per mano di IS (ex ISIS) ha scatenato una specie di festival del cattivo gusto che ha contrapposto due grandi gruppi di luminari: i complottisti e i razzisti, e molto spesso le due virtù sono racchiuse in un unico essere umano.
Secondo i complottisti il video è, naturalmente, falso, girato chiaramente dagli americani o comunque un fatto dubbiamente casuale.

Le motivazioni sono tra le più disparate:
1. è agosto, fa troppo caldo e Foley non è per niente sudato. Inoltre il boia ha gli anfibi e non le ciabatte tipiche di chi va in giro a decapitare gente nel deserto.
2. il video ha un’ottima qualità, e Foley e il boia sono entrambi microfonati. Adesso, capisco che gli altri video sian stati girati con degli smartphone scadenti, ma vorrei porre l’attenzione sul fatto che IS abbia più soldi di quanto vogliano farci credere tutti quelli che li descrivono come un gruppo di poracci, quindi potrebbe pure permettersi di comprare un paio di videocamere.
3. Il boia ha un accento inglese, quindi è un attore americano. Questa è la più discutibile se si considera che molti combattenti IS son partiti dall’Europa per arruolarsi, e alcuni di essi sono occidentali convertiti all’islam. Se il boia avesse parlato arabo con accento italiano, avrebbero detto che il video è stato girato da Renzi mentre è in vacanza a Forte dei Marmi?
4. Non si vedono schizzi di sangue mentre il coltello inizia a tagliare la gola. Alla gente piace lo splatter, lo sappiamo. Peccato dimentichi semplici lezioni di anatomia, tipo che la giugulare si trova un po’ in profondità, altrimenti dovrebbero morire tutti quelli che sbagliano mentre si passano il rasoio.
Mi sono rifiutata di guardare un video di non so chi pubblicato su un gruppo facebook del M5S con una “perizia in HD” dell’uccisione, a dimostrazione che sia un falso, e non metto il link perché mi vien da vomitare al sol pensiero di quanto siamo riusciti ad abbassare il nostro livello di sensibilità, inondati come siamo da immagini disumane che ci passano sotto gli occhi ogni giorno, anestetizzandoci.
Io nel video ci vedo solo un uomo che era lì per svolgere il suo lavoro e che è stato barbaramente ucciso a sangue freddo, e l’unica cosa che riesco a pensare è quanto diamine abbia potuto soffrire mentre gli veniva mozzata la testa. Stop. Che sia un falso o meno non lo so, so solo che c’è un uomo con una testa tagliata che di certo non è morto di vecchiaia o per malattia. E per quanto si possano amare gli effetti speciali, credo sia abbastanza difficile staccare la testa di qualcuno per fiction.
Anche l’ipotesi che sia un video tirato fuori adesso dagli americani per giustificare l’intervento Usa in Iraq mi sembra debole, considerando che, con quello che sta succedendo ultimamente, direi che Obama possa sentirsi pienamente giustificato a far quel che gli pare, come se qualcuno poi avesse mai davvero fermato gli USA ogni volta che han voluto bombardare qualcuno.
Ma passiamo invece al filone degli islamofobi, ben rappresentato da Libero che, approfittando di quei mattacchioni dell’IS, pubblica la notizia della donna decapitata in casa parlando di “delitto all’islamica”, fomentando così le orde di fascisti che festeggiano per gli immigrati morti in mare mentre cercavano di raggiungere l’Italia.
Peccato che il killer fosse italiano, peccato che avesse la fissa per Israele e si fosse messo in testa di combattere i palestinesi (che, oh, stranamente, sono per lo più musulmani). Peccato sopratutto che, non volendo andare troppo lontano nel tempo, che ne so, ad Anna Bolena, la decapitazione è stata pratica comune anche nella storia occidentale più vicina. E no, quelli che tagliavano le teste non si volgevano verso La Mecca.
Ma noi italiani siamo famosi per la nostra grande cultura del rimosso, per cui è chiaro che ci beviamo tutto, perché noi siamo i buoni, gli italiani brava gente sempre meno cattivi degli altri, i compagnoni, a noi ci vogliono bene tutti.
Perché li ammazziamo sì, ma almeno siamo simpatici.
[S.T.]
L’Italia è un paese che scarseggia di memoria, ma abbonda di ipocrisia. È da tempo che propongo un nome aggiornato: Ipocritalia.
Facciamo una petizione e chiediamo al popolo della rete se è d’accordo. Io ci sto, sarebbe una bella stigmatizzazione, magari impariamo qualcosa prima o poi.
fNiente mi inchino.
Applausi.
Lo linkerei pure sulla Pagina FB di quel genio di Bono, se non mi avesse impedito di postare commenti SOLO per avergli fatto NOTARE che aveva scritto una serie di PUTTANATE ABISSALI
diretta, chiara, col coltello tra i denti: that’s punk!
Ho pure lo smalto steccato, ultra punk
spacca!
Non credo affatto che Libero, parlando di “delitto all’islamica”, intendesse “fomentare le orde di fascisti che festeggiano per gli immigrati morti in mare”.
Lo sgozzamento e’ una pratica comunissima nella “cultura” islamica: sgozzano gli agnelli, le capre, le galline lasciandoli dissanguare lentamente per purificarli.
Anche le donne sono considerate “inferiori” perche’ sono soggette alle “purificanti” mestruazioni.
Lo sgozzamento degli infedeli e’ stata una pratica millenaria alla quale, ancor oggi, sembrano essere molto affezionati. (C’e’ una giovane fanatica musulmana britannica che ha abbracciato la Guerra Santa dell’ISIS, che, nel suo blog, ha annunciato con rivoluzionaria solennita’ di voler essere la prima donna che sgozzera’ uno degli “infedeli” occidentali nelle mani dei Nuovi Kaliffi del Medio Oriente)
Definire un delitto con sgozzamento un “delitto all’islamica”, come la cronaca di questo ultimi tempi ha prepotentemente portato alla ribalta, non e’ certamente un tentativo di rinfocolare la diffusione della xenofobia che, se leggessi i giornali con piu’ attenzione, sta spopolando in tutto il Nord Europa, sopratutto in Francia e in Inghilterra. Da quelli parti gli xenofobi sono ad un passo dal Potere. (grazie sopratutto agli “aperturismi” dei socialisti “alla Hollande” e dei Nuovi Socialisti “allaTony Blair”, che hanno fatto danni irreparabili nel tessuto sociale francese e inglese).
Nel mondo, quando dicono “all’italiana”, non intendono certo riferirsi a Michelangelo, al Brunelleschi, alla Ferrari o alla Lamborghini: si riferiscono alla Mafia, alla Corruzione, all’instabilita’ politica. E non credo sia necessaro ricordarti che (quasi ) tutti gli Italiani (io non sono fra questi) usano l’espressione “all’italiana” per esprimere lo schifo di vivere in questo paese.
Non credo che all’estero e in Italia si usi l’espressione “all’italiana” per fomentare, all’estero, il razzismo anti-italiano (ancora diffusissmo), e per fomentsre, in Italia, la provincialissima attitudine all’auto-flagellazione nazionale nella convinzione, tipicamente italiota, che l’Italia sia il “buco del culo” del mondo.
Di “buchi di culo”, nel mondo, credimi, ce ne sono di ben peggiori!
E di “complottisti” e di “razzisti”, il mondo intero pullula: la Grande America nel complottismo e nel razzismo affonda. Anche se ha portato Obama a sedere alla Casa Bianca.
Un po’ meno provincialiamo “all’italiana” non guasterebbe.
Prima di tutto, il tuo mi sembra il tipico ragionamento da E ALLORA LE FOIBE? Il principio è che se devo dire che in Italia siamo razzisti, non mi frega un cazzo se negli USA lo sono di più. In Italia siamo razzisti, punto. E, tesoro mio, visto che leggo bene i giornali so benissimo che Libero non è nuovo a queste campagne di incitamento all’odio, e potrei portarti mille esempi di articoli scritti ad hoc per rappresentare gli immigrati come il male del Paese. Non prendiamoci per il culo.
Parte seconda, a prescindere dal fatto che non ho mai sentito pronunciare l’espressione “all’italiana” ma ti credo, se mi dici che non serve a fomentare il razzismo credo proprio ti sbagli. Perché un’espressione del genere, che indica che gli italiani sian tutti corrotti, mafiosi e pessimi politici, non fa altro che che rafforzare questo stereotipo per cui qualsiasi non italiano penserà che gli italiani sian tutti così. La comunicazione in questi casi è fondamentale, si tratta di associazioni di idee che si radicano nel pensiero comune e da stereotipi diventano convinzioni, per cui adesso sappiamo che tutti i rom ti rubano il portafogli, tutti gli italiani sono corrotti, tutti i neri fanno le macumbe. Se non è razzismo questo, dimmi tu cos’è.
Le Foibe c’entrano eccome!
Non si puo fare anti-fascismo senza fare anche anti-comunismo.
Chi fa solo anti-fascismo e non fa anti-comunismo e’ un fascista di sinistra che si merita, quando blatera di anti-fascismo, che un vero anti-fascista che odia tutti i Totalitarismi gli dica:
“E allora le foibe?”
Non sono certo i fascisti (quelli veri) che rinfacciano ai Comunisti le foibe e le altre carneficine compiute in nome dell’ideologia del proletariato.
Quelli che lo fanno sono i veri democratici che non sopportano che il bue dia del cornuto all’asino.
I Fascisti e i Comunisti sono fatti della stessa pasta. Lo si legge nei libri di Storia.
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A me sembra, per tornare al tuo post, che tu non dia peso alle parole che usi per esternare il tuo credo politico che mi sembra imbevuto di “volemmose tutti bbene – semo tutti fradelli e figli deDDio”.
“Fomentare le orde di fascisti che festeggiano per gli immigrati morti in mare mentre cercavano di raggiungere l’Italia” sono le parole pesanti, oltre che offensive, che hai usato contro chi tu consideri “la plebaglia di Destra”.
Io non ho visto “lego-fascisti” festeggiare nelle piazze le morti in mare di migliaia di clandestini che fuggivano e fuggono dalla miseria e dalle persecuzioni.
In quelle parti del mondo, perseguitati e persecutori si alternano al potere di continuo (dopo i tiranni, infatti, arrivano sempre altri tiranni e quelli che perdono scappano in Europa o in America aspettando che la sorte giri a loro favore onde poter tornare a casa e far emigrare, perseguitandoli, i persecutori che li avevano perseguitati.
E la miseria esiste, ma non per ragioni che hai bevuto tu da certa propaganda: esiste perche’ nel Terzo Mondo ci sono tante “Marie Antoniette” che non ascoltano le voci del popolo che ha fame e non ha pane e a chi glielo ricorda rispondono: ” Se non c’e’ pane dategli delle brioches”.
L’aneddoto riguardante Maria Antonietta potrebbe essere oggi aggiornato in questo modo:
“Il popolo ha fame? Tutta colpa del Colonialismo occidentale: ci pensino loro a sfamare il mio popolo affamato: io vado in Svizzera un paio di settimane a fare shopping per me e per i miei figlioli che tornano a fine luglio da Cambridge e da Oxford per le vacanze.estive”.
Questi nostri “razzistelli” nostrani, la plebaglia di Destra, ha solo commentato le tragiche traversate degli immigrati dicendo:
“Gli sta bene, cosi imparano a venire a milioni da noi e a chiedere assistenza sociale, (spesso) con arroganza, a rifiutare la pastasciutta perche’ non gli piace, a sfruttare i loro figli minorenni, a rompere le palle nelle spiagge delle vacanze vendendoci merce contraffatta che serve solo a far girare l’econmia mafiosa e a perpetuare lo sfruttamento degli operai del Kapitalismo Komunista Cinese, a fregarci il portafoglio quando prendiamo il treno, a svaligiarci la casa quando usciamo per la pizza del sabato sera.. etc etc etc.”
Trascurabili “cosette” (dal tuo punto di vista) di cui pero la cronaca ci frustra da decenni e che i “progressisti verso il Terzo Mondo con le Mani Tese verso i Boboli Obbressi” non vogliono risolvere perche’ sono “buoni” e sanno che i “boveri” sono “bravaggente” che non ha avuto la fortuna di nascere nel ricco e decadente Occidente.
‘Sto cazzo!!!
Ho visto invece i Palestinesi, bobolo obbresso, che prima ancora che arrivasse Hamas e li trasformasse in scudi umani contro le bombe terroristiche israeliane, festeggiavano in strada i tremila morti delle Torri Gemelle.
Ho visto i giovani della sinistra britannica, quelli che voglono un mondo “piuggiousto e ddemmocratico”, scendere nelle strade e festeggiare con lo champagne la morte di Margareth Thatcher, 15 anni dopo il suo ritiro dalla vita politica, urlando la loro gioia con lo slogan “The Bitch is Dead!”, dove “Bitch”, in questo caso, non e’ la cagna, ma la troia/puttana che portava addosso la colpa di avere sconfitto il sindacalismo marxista: quello che in Italia e’ ancora rappresentato da individui novecenteschi come la Kamusso.
Ho visto anche la moderatissima “Plebaglia di Destra” francese e britannica scendere in strada per festeggiare la vittoria alle elezioni dei Le Pen e dei Farage, quelli che dell’Europa “aperta e con le mani tese verso i boboli obbressi” ne ha ormai le pallozze piene.
Non mi sono sembrati, dall’aspetto, feroci nazisti/razzisti in camicia bruna che si avviavano cantando “Deutschland über alles” a compiere i massacri della “notte dei Cristalli”, cioe’ la “Kristallnacht”, il pogrom condotto dai nazisti nel 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia.
Dispiace vedere che ‘sta bravaggente, cioe’ la maggioranza “sana” degli immigrati terzomondiali arrivati in Europa, dopo essersene stata tranquilla per decenni, tutto casa, lavoro e moschea, un bel giorno si sveglia e si scopre “anti-occidentale” e se la prende con gli Ebrei, gli Americani e gli Europei che pensano solo al petrolio, donato agli Arabi da Allah, e si mette a glorificare la Guerra Santa applaudendo (in privato) allo sgozzamento degli infedeli sfruttatori e invasori delle Terre dell’Islam.
Spero tu non sia cosi ingenua da credere alle “prese di distanza” dei capoccioni dell’Islam che sostengono che la loro e’ una Religione di Pace e che la Spada dell’Islam ha solo funzioni decorative.
Forse potrai accusare la plebaglia di Destra, quella che secondo te, attraverso Libero, “fomenta il Fascismo e il Razzismo, di una certa “tendenza alla generalizzazione”, ma certamente non di razzismo ideologico.
Bisogna saper usare le parole altrimenti anche tu rischi di generalizzare in modo semplicistico e qualunquistico.
Non hai mai sentito espressioni del tipo: “giustizia all’Italiana; politica all’italiana, corruzione all’italiana”, comportamenti all’italiana? Mi chiedo in che blogosfera vivi.
All’estero la definiscono “italian style” o “Italian way”, ed e’ un’espressione che usano i giornalisti del New York Times, l’Economist. il Guardian, il Financial Time, le Figaro, El Pais etc…
Per non parlare dei grandi quotidiani tedeschi come il Bild e il Der Spiegel che ci chiamano, un giorno si e l’altro no, “mangiaspaghetti” e “parassiti” e a volte mettono in prima pagina una P38 sopra un piatto di spaghetti per dirottare il turismo verso Grecia e Dalmazia dove le grandi compagnie del turismo tedesco hanno fatto investimenti miliardari.
Come vedi ce n’e’ di “razzismo” in giro per il mondo.
A te non te ne frega niente, lo so. Tu ti batti solo contro il razzismo italiano, cioe’ del paese che consideri il “buco del culo dell’Universo”. Forse perche’ gli altri “buchi di culo” li conosci poco.
Il punto pero’ e’ un altro, gentilissima Fenice 9:
In Italia NON “siamo razzisti”
L’espressione da usare e’ un’altra: “In Italia c’e’ anche il razzismo”.
Ma non si deve vedere fascismo e razzismo dappertutto, specie quando la plebaglia di Destra si mette a mugugnare nel vedere la disperata schifezza migratoria che li circonda e che nelle grandi citta’ spesso li assedia.
Mentre i Progressisti Sinistroidi e Multiculturalisti passano il tempo sulle terrazze romane parlando di vacanze ai Caraibi stoppando bottiglie di Champagne e assaggiando gustose piadine alla Mortadella servite da camerieri marocchini noleggiati in nero e pagati 10 Euro al giorno.
Un po’ meno provincialismo, in Italia, non guasterebbe affatto.
Sì.
Bel post! Si sa, il fascino delle teorie complottiste è duro a morire
Con lo stesso assurdo bisogno di risposte abbiamo creato anche gli dèi, d’altronde 😉
Senza nulla togliere alla tragedia per la morte di due esseri umani, non credo che l’analizzare la veridicita’ di un filmato sia sinonimo di insensibilita’, ma piuttosto una cosa che dovrebbe servire a capire con chi si ha a che fare. In questo caso, con gente molto pericolosa, risoluta e ben armata, esperta di marketing e di usi e costumi occidentali
Marco, solo gli sprovveduti pensano che ISIS sia una banda di delinquenti poracci e ignoranti, per questo dico sia inutile spaccare il pelo in 4, le cose son note.