Credeteci meno

tupperwaste

C’è di buono in Matteo Renzi che è riuscito a trasformare il suo governo nel più spettacolarizzato di sempre, o almeno ho quest’impressione. Migliaia di foto, migliaia di titoloni sui giornali, migliaia di tweet su cui “il popolo della rete” giustamente si accanisce credendoli mero sensazionalismo, chiamiamoli pure bella propaganda. Intelligente anche, vorrei azzardare.

Renzi è giovane, molto giovane, anche i suoi ministri sono giovani. Il nuovo che avanza, sembra un mondo luccicante che comunque fa bella figura rispetto alle mummie a cui eravamo abituati da decenni. Cioè vuoi mettere un bel governo fotogenico?

Aveva ragione Berlusconi quando diceva che tutti votavano Forza Italia perché le ministre erano fighe. La bellezza salverà il mondo e del resto sticazzi.

I media sono impazziti, non che prima fossero migliori, ma ho questo senso di eccessivo entusiasmo verso l’apparato messo in piedi dal giovane Renzi, che a me trasmette piuttosto l’idea di un organismo parecchio borghese pieno di grandi sorrisoni e la melma sotto le scarpe ben nascosta perché salviamo le apparenze, prima di tutto.

Non capisco, difatti, questo esubero di attenzioni verso la ministra Boschi, che è riuscita a sembrare una star di Hollywood anche tra i panini con la salsiccia della Festa del PD a Bologna. Ce ne vuole, credetemi.

I giornali la trattano come una star, le fanno l’esame del look, ti dicono di che colore aveva lo smalto, ti mostrano le sue foto in costume per dirti “ehi guarda, anche se hai la cellulite puoi diventare un ministro, la Boschi è una del popolo”, te la fanno vedere da sola al mare e ti raccontano che è in attesa del grande amore.

E tu non sai più se rispondere ESTICAZZI o provare empatia, ché in fondo anche tu hai la cellulite, anche tu eri single al mare e aspettavi il grande amore, e quindi questi mille giorni starai lì a pensare “ma chissà se la Maria Elena ha già trovato l’uomo ideale oppure è troppo impegnata a lavorare per il paese…” e poi ti fai una risata isterica.

Intanto saremo bombardati dai tweet del giovane Renzi che ci conquista con la grande strategia del “gli altri vogliono affossarci, ma noi andiamo avanti perché il pallone è mio e ci gioco io” (sì, ho detto “mio”, non “nostro” perché lui è un one man show):

e infatti il Paese è tutto con Renzi
-e infatti il Paese è tutto con Renzi

 

Verrebbe da dire che Renzi sia un genio della comunicazione, ma c’è anche da dire che veniamo da Monti che si fa insegnare a twittare dalla Bignardi e quindi è tutto molto relativo; uno che sa cosa significhi follower ci sembra Chomsky a confronto.

Stesso motivo per cui siamo (siete, ci tengo a precisare) così attratti da questo governo supergiovane, smart, che ci pubblica le slide e ci fa sentire tutte matricole che hanno qualcosa da imparare, che strizza l’occhio a destra e sinistra per non sbilanciarsi troppo e tenere in equilibrio la barca.

La Boschi ha detto che questo governo funziona perché ci credono tutti tantissimo. E infatti credo il problema sia proprio qui, loro ci credono un sacco.

Noi un po’ meno.

 

[S.T.]

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