Abozzatela.

“Com’è che bisogna dire? Prima gli italiani?
(V. Crimi)

Diciamo che, con 5 post a tema in meno di una settimana, s’è capito qual è l’attuale cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle: i negri che portano le malattie.

Benvenuti nel 2014, eh.

Questa cosa del razzismo Grillo la sta prendendo un po’ troppo sul serio. Per dire, grazie al test del DNA hanno scoperto, dopo decenni di incertezza, chi fosse Jack lo Squartatore. Il brutale assassino di prostitute era in realtà un barbiere polacco. “Visto? Un altro immigrato”, ha commentato il comico genovese. “E anche le puttane lo erano”, ha chiosato Di Maio.

No, non è vero. Di Maio non parla mai dopo Grillo, se non per dire “sì”.

Comunque. Tutto è partito da un post che diceva che i poliziotti che hanno a che fare con gli immigrati sono a rischio tubercolosi, ma che dico a rischio, portatori sani, ma che dico portatori sani, sono già malati. Come la stragrande maggioranza delle notizie pubblicate sul blog del megafono pentastellato ovviamente si trattava di una mastodontica stronzata, una di quelle cacate grosse, enormi, che puzzano così tanto che pure le mosche si fanno dei problemi a girarci intorno, di quelle che vorresti tenere dentro una busta da vuotare con gesto fulmineo in bocca al primo coglioncello che spalanca le fauci per dire “svegliaaah”. Ovviamente il nocciolo non sta nella cazzata – Grillo che spara palle, sai la novità – quanto lo spirito dietro alla cazzata stessa, eccessivamente allarmista, decisamente aggressivo, vagamente razzista.

Che poi oh, se uno è razzista mica è un problema. Lo capisco. Colorato strano = Diverso. Diverso = Paura. Succede. Pure il mio cane abbaia ai senegalesi quando li vede, sono scuri, oh, sai mai, magari sono pericolosi. Bau Bau Bau.

caneSia chiaro, non tutti i cani sono così, non voglio generalizzare. Il mio cane è razzista perché è del sud, quindi è esasperato da questa cosa dei barconi (almeno credo). Per dire: il cane di Storace non è come il mio, è stato addestrato. Non abbaia agli extracomunitari, anche perché un cane non può abbaiare mentre ha la mandibola serrata sul collo di qualcuno. Il cane di Storace è spettacolare, è così addestrato che riesce senza problemi a gestire la pagina Facebook del padrone.

Scusate, ho divagato. Dicevamo? Ah, sì, essere razzisti. Non c’è niente di strano, basta saperlo, anzi: c’è un sacco di gente che non si fa problemi a dirlo, come se fosse la cosa più normale del mondo. Ve lo ricordate Boso? “Sono razzista, Cecile Kyenge deve tornare in Congo.”

Cioè, è normale, è la Lega, quella di “prima gli italiani”.

Basta poco, che ce vo’?

Davvero, basta che la piantiate con questa storia che il Movimento è diverso, che è oltre le ideologie, che non è né di destra né di sinistra (risate registrate). Spero che ora, dopo questa insalata di cazzate condita con allarmismo e patriottismo esasperato, sia chiaro da che parte state.

“E quindi?” direte voi.

E quindi: avvertite Nogarin.

[M.V.]

 

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