Davide Bifolco è un ragazzo napoletano di 17 anni, ucciso qualche giorno fa da un proiettile partito “accidentalmente” dalla pistola di un carabiniere. Le virgolette sono fondamentali in questa storia. In questa storia come in altre storie di proiettili accidentali partiti da pistole sempre accidentalmente in mano alle forze dell’ordine.
Non ho potuto fare a meno di ricordarmi del proiettile accidentale puntato accidentalmente all’altezza della testa di Carlo Giuliani, morto poi stranamente a causa di un proiettile nel cranio.
Lì fu il sasso a deviare la traiettoria del proiettile, nonostante dalle foto si veda chiaramente una pistola perfettamente in linea col cervello di Carlo. Questa volta è stato un marciapiede che ha fatto inciampare il carabiniere e fatto sì che la pistola sparasse un colpo preciso sotto il cuore di Davide. Ma io non sono certo un’esperta di balistica, un magistrato, un carabiniere, un ragazzo morto.
Non lo so com’è andata, faccio ipotesi e cerco giustificazioni che non reggono. Come sempre le ricostruzioni delle FDO e dei testimoni sono perfettamente opposte, com’è giusto che sia quando si deve tirare acqua al proprio mulino e uscirne puliti da un lato e chiedere giustizia dall’altro.
Al momento non è importante, quel che mi interessa è che, a prescindere da tutto, c’erano dei carabinieri che impugnavano pistole durante un posto di blocco. Un cazzo di posto di blocco. Vi sembra normale? A me no, sinceramente.
Va bene, i ragazzi erano in tre senza casco su un motorino, non si fa, è vietato dalla legge e sopratutto non è sicuro. Va bene, non si sono fermati all’alt dei carabinieri. Non si fa nemmeno questo ma sfido chiunque a non temere i posti di blocco quando si sa di essere nel torto, magari senza cintura, magari hai bevuto, magari ti stai facendo una canna in macchina.
Questo è un motivo per avere una pistola in mano? Quando le FDO sono giustificate ad usare le pistole? Quando possono arrivare in tenuta antisommossa? In quali occasioni sono obbligate a difendersi? Quando non mi fermo all’ALT? Mi sembra incredibile e se c’è scritto su qualche regolamento forse dovremmo modificare qualcosa.
Ma quel che è più incredibile in questa storia non sono certo le nostre opinioni indignate o addolorate, o convinte che l’impunità delle FDO fa sì che si perpetrino episodi simili e che non siano in qualche modo definitivamente condannati, perché sicuramente un po’ è sempre colpa della vittima. Com’era un po’ colpa di Stefano Cucchi, com’era un po’ colpa di Federico Aldrovandi. Le FDO dovevano difendersi in qualche modo. Non si sa bene da quale reale minaccia ma dovevano farlo e tu devi stare zitto perché non c’eri e non puoi saperlo.
Qui si raggiunge l’apice dell’incredibile perché in questa vicenda si giustifica tutto perché è colpa di Napoli. Napoli città invivibile, Napoli città criminale, Napoli senza legge, Napoli in cui la gente preferisce la camorra allo Stato. Napoli il male d’Italia. Questa è ignoranza, ed è razzismo, non siete tanto diversi da quel Salvini che magari denigrate pure. Napoli non ha più problemi di qualsiasi altra città italiana, ma è un bel capro espiatorio per pensare di essere migliori o vivere in posti più sicuri.
E quindi la rete e le strade sono piene di commenti del tipo “solo a Napoli si va sul motorino senza casco”, “solo a Napoli non si rispettano le regole”. Succede tutto a Napoli e mi fa ridere perché io vengo da un paese in cui ogni volta che mi allaccio la cintura di sicurezza in macchina mi guardano come fossi un’aliena travestita dalla Madonna, in cui vedo girare intere famiglie di 4 persone in motorino, in cui un giorno ho fermato una macchina dei Carabinieri per dir loro che non avevano le cinture mentre facevano i posti di blocco per accertarsi le avessero gli altri. E no, non abito a Napoli.
Il problema non è Napoli, il problema siete voi che non sapete un cazzo e parlate a vanvera. Il problema siete voi che giustificate un omicidio, intenzionale o meno che fosse, per difendere la regola di fermarsi all’ALT. Voi che chiamate “comunisti” tutti quelli che si incazzano perché è morto un ragazzo, l’ennesimo ragazzo, voi che ve ne fregate perché comunque oh, non s’è fermato all’ALT, guidava senza patente e senza assicurazione, erano in tre, uno era latitante, come se fossero queste ragioni valide per essere uccisi. Ma d’altronde siete gli stessi che gridate a gran voce il vostro desiderio di vedere la gente crepare in carcere, come se il carcere fosse la soluzione ai mali del mondo, come vi sentiste più protetti sapendo qualcuno in galera totalmente inconsapevoli del fatto che la galera è la punizione e non la cura.
Mi piacerebbe avere una mente semplice come la vostra perché invocherei a gran voce un carcere speciale per le teste di cazzo, che invece purtroppo non le rinchiudono mai.
[S.T.]
E la prima tdc che viene a commentare anche qui con il classico “eh, ma se l’è cercata” lo vado a prendere fino a casa per fargli ingoiare i denti. Se la sarà proprio cercata…
ehi, non essere violento nei miei post altrimenti diventa tutto troppo contraddittorio! 😉
aho, te le stai cercando??
Vabbe ma che c’entrano il caso Giuliani e Aldrovandi e Cucchi? Ogni caso e’ specifico. Nessuna gustificazione, un ragazzo e’ morto e non doveva accadere e chi e’ responsabile deve pagare. Ma frasi tipo “c’erano dei carabinieri che impugnavano pistole durante un posto di blocco” sono stupide tanto quanto e’ stupido chiamare ““comunisti” tutti quelli che si incazzano perché è morto un ragazzo”. Per esempio vale la pena considerare che, in una citta’ che indubbiamente ha problemi di camorra (o non si puo dire neanche questo?) i carabinieri avevano gia ricevuto segnalazione di un latitante in zona (repubblica-corriere della sera) quindi forse non era proprio un posto di blocco qualunque. Mi pare che si vuole fare di tutta l’erba un fascio (e’ proprio il caso di dirlo) e dipingere i poliziotti e i carabinieri tutti come fascisti assetati di sangue. Invece di basarsi sui fatti, come al solito, ci si divide in partiti e si ha gia la sentenza, diversa a seconda dell’area politica. E questo blog non e’ da meno. Qualunquismo. Di sinistra in questo caso.
A me sembra di essere stata abbastanza chiara sulle motivazioni per cui ho fatto dei paralleli con gli altri ragazzi morti, poi ognuno ci legge quel cazzo che gli pare e ok. Sinceramente non mi pare di aver scritto che tutti le fdo sono delle merde, ma correggimi se sbaglio. Ho scritto che ci sono state delle morti perlomeno discutibili e se n’è sempre usciti bene. Sulla questione di Napoli non ho scritto che non si può parlare dei suoi problemi ma che sono problematiche comuni a molte altre realtà e che non mi sembra onesto parlarne come se fosse una cosa caratteristica della città. Poi comunque ognuno è libero di criticare questo post, l’ho scritto apposta.
“Come sempre le ricostruzioni delle FDO e dei testimoni sono perfettamente opposte, com’è giusto che sia quando si deve tirare acqua al proprio mulino e uscirne puliti da un lato e chiedere giustizia dall’altro.” Una frase cosi gia e’ ambigua, poi se unita a tanti altri passi del post fa intendere che se non sempre, quasi sempre la colpa sta dalla stessa parte. Poi che i carabinieri hanno le pistole si sa. E ci mancherebbe. Che le avessero gia fuori al posto di blocco (cioe’ prima dell’inseguimento) a dire il vero non e’ ancora accertato per quanto ne so. La verita’ e’ che nessuna delle tante persone che scrivono su questa vicenda (incluso me) sa veramente come sono andate le cose. Ma vedo un po troppa superficialita’ da un lato e dall’altro. Io c’ero li? No. E allora, per quanto riconosco che e’ terribile quello che e’ successo, non mi viene facile emettere una sentenza (morale, perche quella giudiziaria neanche mi spetta). Tutto qua.
Il punto è… ok c’era un latitante. E dunque?!
Occorreva essere pronti ad ammazzarlo? Non mi risulta che molti carabinieri siano morti per mano di ragazzini latitanti a Napoli… Anzi le ultime sparatorie tra camorristi e carabinieri forse risalgono agli anni ’70!
Quindi perchè tanto zelo nello sfoderare le armi? Quali esigenze di tutela c’erano? Io, cittadino qualunque, devo aspettarmi di essere sparato se per un qualsiasi motivo non dovessi fermarmi ad un posto di blocco??
No, perchè basta dirlo che funziona così, eh. Evidentemente il mio paese ha adottato la pena di morte prima del processo… e senza neanche avvisarmi.
mi hanno detto che in casi del genere è la prassi tirare fuori l’arma, perché potenzialmente c’è un rischio. Ci dobbiamo arrendere mi sa.
E sia. Sto uscendo con le mani in alto: non sparate!
A mio avviso c’e’ qualcosa di sbagliato nell’affrontare questa faccenda in questo tuo articolo. A Napoli e’ tutto normale perche’ troppe cose sono normali a Napoli: dov’e’ normale se ti stuprano se giri da sola, dov’e’ normale se ti fottono l’ orologio di marca se sei tanto fesso da mostrarlo, dov’e’ normale dover pagare i parcheggiatori abusivi nei parcheggi comunali, dove’e normale compare merce di contrabbando, dov’ e’ normale girare in tre senza casco e patente in moto, due dei quali pregiudicati, ed uno dei quali in fuga dai domiciliari, perche’ si sa che “a Napoli e’ cosi”, allo stesso modo e’ normale che uno sbirro spari ad una persona senza motivo. Il razzismo non c’entra per niente, e’ questione di scelte. Li’, le persone che vivono in quella citta’ , sembra che abbiano scelto di vivere in una realta’ dove la legge e’ un optional, dove si fa finta di non vedere giorno dopo giorno, vuoi la paura, vuoi la convenienza di comperare le cicche di contrabbando, vuoi la comodita’ di andare in moto in 5 senza casco. Fatto sta che nelle realta’ dove la legge e’ un optional, capita anche che gli sbirri sparino alle persone senza motivo. Ma senza dilungarmi troppo, ti vorrei rimandare ai due post che kein pfusch ha dedicato a questa faccenda. Tralasciando il toni derisori da terzo mondo, non mi pare sia andato troppo lontano dalla realta’, e senza cadere nella retorica. E’ il “pacchetto Napoli”: prendere o lasciare
Ciao
Francamente: frega un cazzo.
Il paragone con Aldrovandi è forte: camminare ubriachi non è un crimine. Saltare un posto di blocco trasportando un latitante o lanciare estintori in faccia ai Carabinieri lo è. Un paragone migliore è con il tifoso fatto cadavere da un lato all’altro dell’autostrada.
Per quanto mi riguarda è un criminale in meno, non piangerò per lui.
Il poliziotto è colpevole? Sicuramente. Così come, ovviamente, è una cazzata la storia del marciapiede. Più probabile che abbia valutato male il pericolo (sufficiente che il ragazzo si sia girato di scatto con qualcosa in mano) ed abbia sparato, situazione impossibile da difendere in tribunale (eccesso di legittima difesa e tanti cazzi), meglio puntare sulla fatalità. Fossi Carabiniere a Napoli anche io col cazzo che rischio: meglio qualche anno in galera che cadavere. l’hanno voluta così loro, se la godano.
Fossilizziamoci sulle minchiatine: in tre senza casco? Chissenefrega! Nella tua città quanti trasportano criminali latitanti? Non lo so, ma nella mia le probabilità di trovare qualcuno con una pistola in macchina sono MOLTO inferiori alla media napoletana. Facile fare buonismo e qualunquismo, quello reale, contro i Carabinieri teste di cazzo e violenti.
Nella tua città non si allacciano le cinture di sicurezza? Se questo è il massimo paragone con la criminalità partenopea… Beh, ci credo che lì i vigili possano girare con le paperelle di plastica nella fondina.
Ps: al posto di blocco il carabiniere sta arma in pugno. E quello con l’arma è quello più distante dalla macchina. Non puoi sapere come può reagire un, eventuale, criminale fermato. Questo è sufficiente a giustificare il fatto che avesse l’arma. L’utilizzo improprio lo stabilirà un tribunale. Io, ripeto, non lo biasimo. Ma sono cinico per natura.
Ho dimenticato di dire che è il primo post che non condivido! Non vedevo l’ora… 😀
Felice di aver realizzato il tuo sogno.
Tanto per ricordare il clima da far west di Napoli, ai “buonisti del senza se e senza ma”
http://m.leggo.it/NEWS/ITALIA/articolo/notizie/883876.shtml
http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2014/01/07/napoli-non-si-fermano-allalt-della-polizia-e-sparano-colpi-di-pistola-feriti-due-agenti/
Sono a conoscenza di tutti questi episodi di cronaca, ti ringrazio ma la mia opinione non cambia. Sarò troppo buonista che ti devo dire.
Non pretendo di far cambiare opinione a nessuno. Voglio solo ricordare che se la cittadinanza napoletana, negli anni, ha lasciato che si creasse (anche contribuendo passivamente) un clima da far west, dove la legge viene allegramente interpretata a piacimento da ciascuno, be’, in un clima da far west dicevo, credo che queste cose siano all’ordine del giorno. E lo dico con tutto il dispiacere che posso provare per due vite spezzate.
Inoltre, ti giuro che non capisco l’attinenza che si puo’ trovare tra Giuliani, che nel mezzo di una vera e propria guerriglia urbana stava per tirare addosso ad un carabiniere un estintore di qualche kg, con le cose accadute ad Aldrovandi o Cucchi, che hanno subito passivamente. A chi sparo’ a Giuliani si puo’ imputare un eccesso di legittima difesa, negli altri due casi mi pare si tratti di omicidio bello e buono.
Guarda a questo punto ho la certezza di non essermi espressa bene scrivendo, specie in occasione dei paragoni. Giuliani l’ho citato per via della questione dei proiettili accidentali. Cucchi e Aldrovandi invece perché si sono trovate motivazioni tipo che entrambi erano strafatti e via dicendo. Non era mia intenzione assolutamente trovare punti in comune fra i tre ragazzi morti, figuriamoci.