Mi pare che stiamo perdendo tutti un po’ la testa, da quelli che dicono (in pratica) che se sei in motorino in tre con dei pregiudicati meriti di morire a quelli che ACAB a tutti i costi ed è uno schifo e a Napoli io ce so’ stato e la gente ti lancia i fiori. E a me sale il sangue alla testa, divento tutto rosso e poi bestemmio, ché anche se son grosso sono violento solo verso mio fratello, che poverino busca e abbozza.
Lo so, scrivo per un blog di gente civile, dove non ci piace giustificare chi ammazza la gente, ma per dio, la mia rubrica si chiama Il Razzista del Giorno, e me la prendo da sempre con l’una e l’altra sponda. E a ‘sto giro la carità pelosa (quant’è che non utilizzavo questo termine? Dio quanto mi piace) mi sta irritando perché ok, è vero che Bifolco non se l’è propriamente cercata, ma no, se a Napoli le Forze dell’Ordine girano armate io non mi devo stupire. Verissimo, a Napoli è pieno di bravissime persone ma c’è una criminalità ben sopra la media, anche di quella del mio paese del Sud dove nessuno indossa la cintura e vanno in tre in motorino. Non parliamo nemmeno di Ferrara, dove vivo adesso, che chiamano i Carabineri se accendi la candela in chiesa senza lasciare l’obolo. Insomma, trovo assurdo perdere la vita perché non ci si è fermati ad un posto di blocco, ma mi sembra quantomeno azzardato non chiedersi il perché si arrivi a determinati eccessi, non scavare alle radici profonde di un problema, che parte dal Carabiniere che trova opportuno sparare (per sbaglio, lol) a dei ragazzini, ma anche da un ambiente dove la delinquenza è normalità, mentre tutti urliamo indignati nell’una o nell’altra direzione, felici di dimenticarci di questa cosa già da dopodomani: resta un ragazzino ucciso e tanta gente che sbraita dando la colpa agli altri.
Insomma, cosa dovremmo fare?, chiedono i miei piccoli lettori.
Cominciare a guardare le cose senza paraocchi sarebbe un buon inizio. Che essere i Razzisti de giorno, in fondo, a volte paga.
[E.P.]