L’ISIS decapita gattini

Boicottiamo la regione trentino dove un negro vale più di un orso!!!”
(M. Salvini)

No, non è vero. Però, cavolo, forse dovrebbe. Visto quel che è successo con l’orsa Daniza, e quello che non è successo con gli ultimi episodi di cronaca estera, i terroristi dovrebbero darsi alla decapitazioni di animali, per scuotere le coscienze dell’occidente.

Comunque grazie, amici italiani, che io vi chiamo merde e voi provate in ogni modo a dimostrarmi che ho ragione.

Ma andiamo con ordine, e facciamo un riassunto veloce.

A metà Agosto un’orsa, Daniza, probabilmente per difendere i cuccioli da quella che crede una minaccia, attacca un incauto cercatore di funghi di Pinzolo. L’uomo viene ricoverato con ferite non gravi ma comunque neanche banali: qualche graffio su schiena e coscia, un morso alla mano e quaranta punti di sutura sul ginocchio.

L’aggressione da parte dell’orsa è un fatto raro e grave: come riportato da Butac.it, in Italia questo incidente è il primo attacco da parte di un orso ad un uomo, in atteggiamento non aggressivo, da decenni. Daniza era sotto osservazione a seguito di comportamenti a rischio, si avvicinava ai centri abitati, non aveva paura dell’uomo ed era stato giudicata estremamente aggressiva. Vi invito a leggere l’articolo di Butac.it, che riporta fonti e comunicati.

Comunque: si decide di catturare l’orsa con del sedativo. Purtroppo, come già accaduto spesso, la dose del sedativo viene calcolata male e l’orsa muore. Ovviamente è lecito pensare che l’errore non sia proprio un errore. Anche se oh, dice che è errore anche con proiettili veri che arrivano in pieno petto, questo era pure anestetico! Ma non è questo il punto: il punto è che a seguito dell’uccisione dell’orsa abbiamo assistito a scene fuori dal mondo.

orsopopolareGiornali e TG che mettono in copertina o in apertura la notizia, istituzioni contrite, richieste di dimissioni, gente che insulta l’escursionista e minaccia di morte il tizio che ha sparato, condivisioni virali su internet, persone che gridano all’omicidio, che gridano al femminicidio, che chiedono dimissioni di politici e interrogazioni parlamentari, tutto perché hanno ammazzato per errore un’orsa di merda. Sì, ho detto proprio “orsa di merda”: se si pensa che negli ultimi 150 anni è stata l’unica in Italia ad attaccare un uomo, possiamo dire che come orsa era abbastanza incazzata e pericolosa. Aveva dei cuccioli? Sì, embé? Anche Mussolini aveva dei figli.

Negli stessi giorni, l’ISIS (o come si chiama adesso) decapita un altro americano, il terzo.

“Oh, è americano, un po’ se lo meritava.”

“Se stava a casa non gli succedeva.”

“Se l’è cercata. Avrà fatto qualche cazzata.”

Se Haines avesse voluto pietà incondizionata non doveva “non nascere in America”, che infatti non c’è nato (è inglese): sarebbe dovuto nascere beagle. Perché, si sa, gli animali sono migliori di noi.

 

Ora, vi svelerò un segreto: no.

Non dico che gli animali non provino emozioni, ma che è bene ricordarci che lo fanno a modo loro, ogni specie in modo diverso dalle altre, e tutte in modo diverso da noi e per motivi diversi dai nostri.

La tua certosina si struscia alle tue gambe nonostante tu le abbia asportato le ovaie perché le dai da mangiare e un tetto sotto cui dormire. Il tuo labrador ti adora nonostante tu gli abbia strappato le palle perché lo abbiamo abituato così, a parassitare gli uomini. La mia ratta mi faceva le feste nonostante la tenessi in gabbia perché le davo cibo sano e coccole che non avrebbe trovato nella pancia del pitone cui era destinata.

Un cane non tuo, se non addestrato o inselvatichito, se ha fame (o se gli gira male) non si fa problemi a staccarti una mano. Un qualsiasi predatore, se sei della taglia giusta e ha fame (o se gli gira male), ti eviscera senza farsi problemi. Se gli animali non ci attaccano è perché hanno paura. Abbiamo fatto in modo che fosse così perché altrimenti ci facevano il culo a dadini e ci condivano il brodo. Gli animali fanno questo: gli animali si ammazzano fra di loro, si predano o si difendono fino all’estinzione delle specie “avversarie”. Come noi, solo che noi siamo più efficienti. Beccatevi questa, leoni del cazzo!

Dicevo? Ah, sì. L’ISIS.

L’ISIS ha ammazzato David Haines.

Mentre chiedevate giustizia per Daniza, è morto un uomo: un cooperante, un operatore umanitario, una persona. Aveva una famiglia, una moglie che lo amava, e una figlia piccola di cui era molto fiero e che lo adorava, e che ora crescerà senza babbo.

E voi parlate ancora dell’orsa del cazzo.

Ma andatevene affanculo, và, voi, l’orsa e i vostri gattini di merda.

[M.V.]

14 risposte a "L’ISIS decapita gattini"

      1. Ovviamente.
        Poi certo, vorrei sapere quanti di quelli che pensano che io “odi gli animali” (pur avendone sempre avuti) abbiano mai fatto una donazione pro-ricerca (che fra le priorità ha il trovare metodi sostitutivi alla SA) o stiano provando ad allevare un gatto vegano, ma transeat.

    1. No, hai ragione, colpa mia.
      Inizialmente il pezzo doveva essere “anche Hitler aveva dei cuccioli” (era un amante degli animali), poi ho deciso di cambiare in “anche Mussolini aveva dei figli” (più calzante coi “figli” dell’orsa) ma evidentemente ho fatto casino 🙂
      Grazie, come sempre, della segnalazione.

  1. Bel post!
    Condivido il “taglio” paradossale dato alla vicenda della povera orsacchiotta.

    Paradosso per paradosso, pero’, si potrebbe anche sostenere che noi “bestie umane” ci siamo cosi assuefatti agli orrori “dis-umani” che vediamo ogni giorno alla TV compiuti dagli “umani” nostri simili che per esternare la nostra ” umanita’ ” ( quello che ne e’ rimasto ), siamo costretti ad agitarci in modo isterico di fronte alla “sfiga” di una povera mamma orsa uccisa non dall’uomo nudo e affamato per coprirsi dal freddo con la sua caldissima pelliccia e per sfamarsi con le sue proteine, ma dalla mano della “Scienza Umana” che ha sbagliato la dose di sedativo.

    Tutto molto, molto paradossale!

    Ma il post e’ bello anche per un altro motivo: e’ un contributo asciutto e profondo alla vita spesa molto umanamente dal cooperante David Haines: un modo autenticamente umano di ricordare la sua vita semplice ed umanitariamente esemplare.
    Un modo certamente piu’ umano di quello stucchevolmente retorico e lacrimogeno usato dai Media che ogni giorno ci spalano addosso tonnellate di merda di coccodrillo.

  2. Non vedo perchè il raccapriccio per le decapitazioni dell’isis debbano essere messe in contrasto con lo sdegno per quello che è successo a l’orsa Daniza. Sono due sentimenti che possono convivere.
    Non so chi frequenti o quali blog leggi, ma io non ho letto da nessuna parte che “l’americano un pò se l’è meritato….” e per lavoro monitoro una postazione con “news di agenzia”…certo non bazzico centri sociali o merda del genere….
    il tuo discorso mi sembra troppo generalizzato…

    1. Sì, sono chiaramente due sentimenti che possono convivere. Quello che trovo strano, e che pensavo d’aver scritto chiaramente, è indignarsi pesantemente per l’orsa e sbattersene il cazzo del cooperante (o di centinaia di migranti affogati, o quel che è).

      Muore un animale? Poverino, povero piccolo.
      Muoiono 224 migranti? Sticazzi, anzi bene, così non vengono a rubarci il lavoro.

      Per me è un modo di ragionare malato. Fine del (mio) discorso.
      Se poi c’è bisogno di un approfondimento, si può sempre chiudere la pagina e optare per uno dei tanti focus on di Repubblica (LOL).

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