Cielo a pecorelle, calci a sentinelle.

“Sarà pur mio diritto dire che l’omicidio è ingiustamente demonizzato, o no?”
(C. Manson)

Esteticamente, quella delle Sentinelle in Piedi è una protesta fighissima. Ritti come cazzi in un bordello, zitti come mogli picchiate dai mariti, in piedi, fermi, con un libro in mano.

“Và che bello questo passaggio del Mein Kampf.”

Dicevo: esteticamente, la loro protesta è a metà fra un flash mob e un campo di fave. Sicuramente è d’impatto. Evidentemente, però, è talmente d’impatto che, in alcune città, dei manipoli di cretini hanno pensato bene di fermarne la “performance” a suon di offese e spintoni.

Bravi! Così imparano a usufruire del diritto di manifes- WAIT.

ridrogatoCosa cazzo aveva nel cervello chi, anziché andare a pescare, a fare una passeggiata, a fumare una canna, a scoparsi la moglie, l’amante o il cane, a guardare un reality di merda, a sbriciolarsi di seghe su x-videos, a insultare la juve su Facebook, a rosicare perché è della Roma du Facebook, a rompere i coglioni a juventini e romanisti su Facebook, ha deciso di ricominciare a drogarsi duro e di andare a provocare i partecipanti – per quanto idioti – di una manifestazione autorizzata?

Chiariamoci: io non ho parole per dire quanto le Sentinelle in Piedi mi stiano sul cazzo. Ma proprio fortissimo. Credo che siano persone frustrate e cattive, che non trovano di meglio da fare che protestare perché altri vogliono dei diritti, diritti che non cambierebbero comunque nulla nelle loro vite tristi ma che vanno negati perché boh. E che s’indignano perché qualcuno vuol togliere loro la possibilità di discriminare gli altri. Che si dichiarano apartitici e aconfessionali e poi fanno comunella coi fascisti e con gli ultracattolici. Davvero: non mi viene in mente molto di peggio che non sia una religione organizzata.

Retrogradi, arroganti imbecilli. Questo è quello che penso, senza giri di parole.

Però, se uno sparuto gruppetto di retrogradi, arroganti imbecilli manifesta pacificamente, anche se manifesta a sostegno di quelle che per me e per te sono cazzate, andare a rompergli i coglioni, lanciare uova e prendere a insulti e a spintoni è ledere un suo diritto. Avete presente quando si manifesta e arrivano i fascisti a rompere i coglioni? Ecco, uguale. Fate 2 + 2. Chi è il fascista?

Vuoi fare una contro-manifestazione? Falla. Facciamola. Ma da un’altra parte. Magari il giorno dopo. Ma così no, lasciamo che i retrogradi, arroganti imbecilli rimangano retrogradi, arroganti imbecilli e non martiri, vittime della “violenza dei centri sociali” come inevitabilmente la chiameranno i giornali. Se quella protesta ti sta sul cazzo, stai a casa. Non dargli visibilità, non dargli soddisfazione, lascia che rimangano in poche decine fermi come dei cretini in mezzo a una piazza. Il giorno dopo vai e protesti pure tu, dicendo la tua. E se verranno a romperti le palle, saranno loro i coglioni violenti, e non tu. Mi sembra un passo avanti rispetto a quel che è successo negli ultimi giorni. Non valgono neanche gli sfottò simpatici. Il tizio vestito da Nazista dell’Illinois di Bergamo ha fatto sorridere anche me – ed ovviamente la sua protesta non è paragonabile a insulti e spintoni – ma nell’allontanarlo la Digos ha fatto il suo dovere, perché quella era in tutto e per tutto una provocazione contro una manifestazione legittima e regolare. Andare a rompere le palle, m’insegnate, è sbagliato, perché manifestare è un diritto.

Fa schifo al cazzo che ci siano dei pugni di coglioni che manifestano contro l’uguaglianza? Certo. Ed è chiara anche a me l’ispirazione catto-fascista del “movimento” delle Sentinelle in Piedi. Ma non è comunque una scusa per andare a prendere a calci nessuno. Se vogliamo fare i paladini dei diritti. Sennò ci si mena come ai vecchi tempi, potrebbe pure essere divertente. Però diciamolo. Perché che chi si batte per i diritti – propri e altrui – pretenda di farlo negando quelli degli altri, scusate ma mi pare proprio ‘na cazzata.

[M.V.]

10 risposte a "Cielo a pecorelle, calci a sentinelle."

    1. http://www.bergamonews.it/cronaca/“io-grande-dittatore-piazza-lanciare-un-messaggio-di-pace”-195716?fb_action_ids=10204003213392302&fb_action_types=og.likes&fb_source=timeline_og&action_object_map=%7B“10204003213392302”%3A518078981629052%7D&action_type_map=%7B”10204003213392302″%3A”og.likes”%7D&action_ref_map=%5B%5D
      Sono stradaccordo sulle pedate. Il nazista dell’Illinois, invece ha fatto una cosa intelligente, secondo me, soprattutto dopo che ho letto l’intervista di cui sopra. È giusto che il diritto alla protesta sia senza condizioni ma, rispondere con ironia feroce a certe manifestazioni è giusto, anche solo perché i più “svegli” di quella ghenga non pensino, oltre che “Dio è con loro”, che anche noi siamo d’accordo.

      1. Scusa loscalzo, volevo commentare e invece ho risposto a te!
        (Cose che succedono quando uno è scarso nell’uso dei nuovi ritrovati della scienza e tecnologia -il tablet-) 😀

      2. Anche a me la protesta di Giampietro Belotti è sembrata simpatica e pacata, ma io sono “contro” le Sentinelle. Dal punto di vista di uno che protesta, è comunque una provocazione. Possiamo simpatizzare, ovviamente, ma razionalmente credo che se non si vogliono provocazioni quando si manifesta, non si debba provocare quando manifestano gli altri.

        Riprendo un esempio che ho fatto su FB: stai manifestando pro-gay e arriva uno vestito dal Buffalo Bill del Silenzio degli Innocenti con un cartello con scritto “anche io sono gay”. Io lo trovo di cattivo gusto, ma probabilmente una Sentinella in Piedi la troverebbe una trovata divertente. E’ legittimo? Sì? No? E se invece ognuno manifestasse per cazzi suoi, non sarebbe meglio?

        Sinceramente penso che le SiP siano uno sparuto manipolo di scemi: la cosa migliore è ignorarli; se proprio si vogliono affrontare, sicuramente si devono evitare cazzate come insulti e spintoni (non so se loro hanno insultato per primi, ma è indifferente, se anche fosse era chiaro che puntavano a passare da martiri).

  1. Per come la vedo io quando si manifesta magari si può mettere nel conto di ricevere delle provocazioni (e non parlo dei picchiatori, ovviamente) il discriminante è il grado di civiltà sia di chi manifesta che di chi provoca.
    Voglio dire che (sempre secondo me) la manifestazione di un’idea (anche aberrante) contempla la possibilità di ricevere una riposta per cui non penso sia sbagliato di per sé replicare nel modo più intelligente possibile, ovviamente, anche a quei 4 gatti che sperano in un ritorno al Medioevo.
    Per cui sì, anche Buffalo Bill al Gay Pride ci può stare, magari finirà in questura a far compagnia al Nazista dell’Illinois.

    1. A me fa solo incazzare che un pugno di coglioni riceva visibilità e la possibilità di passare per vittime per colpa di uno sparuto gruppetto di contro-contestatori che se fossero rimasti a casa avrebbero fatto molto, ma molto meglio.

      1. Su cidesto non ci piove, ogni tanto sarebbe utile adoperare il cervello prima di menare le mani anche se si pensa di avere ragione 🙂

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.