(A. Schweitzer)
La scorsa settimana un branco di ritardati ha fatto un blitz in un circo per liberare animali selvatici tenuti in cattività. Aisha, un ippopotamo, si è ritrovata improvvisamente nel suo habitat naturale, ossia la strada provinciale 361 a Macerata, e come ogni ippopotamo fa quando si trova nel suo habitat naturale si è schiantato contro una macchina, ferendo il conducente, per fortuna in modo lieve, e trovando la libertà più pura: quella dalle proprie spoglie mortali.

Ciao Aisha, insegna agli angeli a spappolarsi gli organi interni sbattendo contro le utilitarie.
Adesso, capiamoci: che gli animali nei circhi siano una stronzata è lampante. Quelle povere bestie sono costrette a una vita di prigionia senza un motivo reale. Credo anche io che i circhi dovrebbero smetterla di utilizzare gli animali, è anacronistico, inutile, stupido. E’ lecito pensare che bisognerebbe fare qualcosa.
Ma, cazzo, qualcosa di sensato.
Liberare in modo sconsiderato degli animali cresciuti in cattività è, oltre che un reato, un’azione da imbecilli, pericolosa, soprattutto per gli animali stessi. I risultati sono lì, sull’asfalto: dolore, sangue e carne morta.
Non è la prima volta. Il 20 aprile 2013 un gruppo di animalisti si è introdotto nel Dipartimento di Farmacologia di Milano per compiere atti vandalici e “liberare” animali da laboratorio. Ovviamente molti degli animali, con le difese immunitarie azzerate dalla permanenza in ambienti asettici e “curati” senza alcuna cognizione di causa sono morti, per colpa di una manica di figli della legge Basaglia.
Sempre del 2013 è l’inchiesta dell’Huffington Post sul PETA. L’associazione animalista sembrerebbe responsabile della morte, diretta o indiretta, di migliaia di animali. Il PETA, ossia “People for the Ethical Treatment of Animals”. Andate alla grandissima, eh.
E non ditemi “sono solo estremisti”: come ho già detto, basta una rapida ricerca su internet per scoprire che su forum, siti e blog d’impronta animalista l’atteggiamento intransigente, violento e integralista è quello che va per la maggiore.
Vuoi che la sperimentazione a fini medici non venga fatta sugli animali? Trova un’alternativa. Studia, fatti un culo così e trova una soluzione. Vuoi che non ci siano più animali nei circhi? Impegnati in politica e fai valere le tue idee, non con la violenza, ma con la ragione. Vuoi che la smetta di darti dello stronzo? Smetti di fare lo stronzo.
Altrimenti l’impressione, sicuramente errata ma bizzarramente supportata da evidenze lampanti, è che tu sia solo in grado di urlare, minacciare, e spaccare tutto, fino al paradosso di arrivare a uccidere gli animali che stai provando a salvare. Da qui a pensare che gli animali siano solo una scusa per sfogare la tua indole violenta e la tua frustrazione, il passo è breve e logico.
Ci sono gli amanti degli animali e le teste di cazzo, e sono i fatti a dire in quale insieme si viene collocati.
[M.V.]
“Vuoi che la sperimentazione a fini medici non venga fatta sugli animali? Trova un’alternativa. Studia, fatti un culo così e trova una soluzione. Vuoi che non ci siano più animali nei circhi? Impegnati in politica e fai valere le tue idee, non con la violenza, ma con la ragione. Vuoi che la smetta di darti dello stronzo? Smetti di fare lo stronzo.”
APPLAUSI. INCHINO. Preparati ovviamente, appena si sparge voce, ad essere invaso dai post dei Talebani di “condividi Gattini se hai un QUORE”
Avrei piacere di vedere le facce dei dementi che hanno liberato un ippopotamo. Così, per appurare se Lombroso non avesse poi tutti i torti.
vi devo leggere più spesso!