Insegnanti ignora(n)ti

Nei piani del governo inglese e informatica saranno conoscenze fondamentali per gli insegnanti. 

Lo ha “accennato con entusiasmo” Matteo Renzi in un comunicato a metà tra Roberto Carlino e il tizio odioso della nokia.

Renzi PDDa parte mia, onorando quanto ricevuto in gioventù e per rimanere allineato con le premesse, affronto l’argomento con tutta l’ignoranza del caso, più o meno la stessa con la quale si esibisce il giornalismo più in vista con qualsiasi tema.

“Niente inglese e niente informatica rendono pippe quelle che sono”, parafrasando una parafrasi di un famoso film. Lo so, starete pensando che vi accontentereste di italiano e matematica, basandoci su gli esemplari di varia umanità che incontrate in fila alla posta, ma gli insegnanti sono o dovrebbero essere entità superiori, creature talmente elevate da poter formare nuove esistenze, conoscenza, cultura, coerenza, onestà, filosofia e convivenza, solo per citare alcuni degli aspetti di cui sono vettori e responsabili per larga parte (purtroppo poi ci sono anche i genitori, la televisione e xvideos).

Queste creature quindi, essendo parte del complesso scientifico della società, e vivendo in una società in cui persino la chiesa finge di stare al passo coi tempi (e che tempi), non possono essere tenute al di fuori di alcuni dei principali campi in cui invece sguazzano quei ragazzi con cui devono quotidianamente confrontarsi. Sebbene la specializzazione degli insegnanti stessi preveda che la propria formazione non possa essere per intero superiore a quella dei propri alunni, non può essere un ostacolo nella comunicazione con gli stessi. Sarebbe chiaro anche ad un Borghezio con la testa di Salvini come inglese ed informatica siano elementi di cultura basilare per chi debba essere considerato un’autorità reale nel campo culturale.

Un argomento facile facile con cui lucidarsi il viso, per il giovane Matteo, mentre ghignando si prende la rivincita su tutti gli “assshishhole” giunti tra i commenti alla riforma scolastica che “saranno presi in considerazione dalla nostra segretaria invisibile”. Il problema sarà il resto, perché gli insegnanti sono anche lavoratori e cittadini, e queste sono altre due componenti della loro forma umana che non posso essere ignorate, come la realtà di studenti e genitori che altrettanto quotidianamente devono affrontare un mondo di inciviltà, ingiustizie, prepotenze, semi povertà e mezze libertà, trasformandosi fin troppo presto in bestie di una giungla che difficilmente potrà godere di certe sfumature nell’ambito dell’insegnamento.

Però intanto possiamo continuare a sostenere con economica potenza la scuola privata, hai visto mai che almeno da lì esca qualcosa di buono, che so, un Lapo Elkann.

Ma se è vero che abbiamo di che lamentarci, tanto del passato quanto del presente e probabilmente del futuro più o meno prossimo, possiamo rifarci il morale considerando che la nostra pochezza civile ci tiene comunque distanti da problemi come quelli mediorientali o quelli statunitensi, che in fondo la nostra mezza libertà rimane ad un livello di gravità talmente rurale che l’arma più tagliente con cui ferire il nostro vicino rimane lo status passivo aggressivo d’indirizzo anonimo su Facebook.

Facciamo schifo anche nel fare schifo.

[D.C.]

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