Alla cortese attenzione dell’on. Michela Vittoria Brambilla.
Quello nella foto con me è Martufello, un branzino bello grosso di una dolcezza disarmante. Io non so se la sua dolcezza è effettivamente paragonabile a quello della nutria Maraya, e francamente non ho troppa voglia di entrare nel merito di stili di vita Veg e dei sentimenti degli animali, anche di quelli dannosi per l’uomo come scarafaggi, topi e sì, nutrie, come Lei fa con disinvoltura pur avendo dal 2001 (era già animalista nel 2001?) messo in tavola dei clienti della Sotra Cost International gli amici di Martufello, perché io la carne la mangio, eccome. Mangio il coniglio, anche se Lei proprio non vuole, mangio persino i branzini.
Ma, a differenza Sua, non cerco di raccattare i voti da certi animalisti italiani, sempre più ottusi, lucrando al contempo su chi invece il pesce lo gradisce.
Cerco di mantenere anzi una coerenza, pur faticosamente, nell’assegnare a Lei il titolo di Razzista del giorno, per quest’ennesima, inutile sparata populista, includendo nel premio i suoi colleghi politici tutti, non nuovi ad operazioni simili alla Sua.
Con (pochissima, facciamo nulla) stima.
[E.P.]
P.S.: la persona nella foto, che mi ha prestato il corpo (la faccia, sì, è quella mia vera, so che il fotomontaggio è talmente ben fatto che era impossibile accorgersene) è un mio amico pescatore, di quella specie rara che poi il pesce lo rimette in acqua. Ad uno come lui la Brambilla non può nemmeno allacciare le scarpe.