Puffi Vegani

Il popolo vegano s’indigna per una bufala.

Apparentemente paradossale, ma i primi consumatori di bufale sembrano essere proprio i vegani e la loro pussy version: i vegetariani. L’ultima a mandar loro il cervello in sciolta è stata quella secondo la quale (come proposto da un titolo di Lercio) lo chef Cracco condirebbe gli agnelli da vivi, una puttanata di tale entità che farebbe diventare Ruby la figlia di Mubarak. Ma la fede è fede, e se c’è scritto che qualcuno fa qualcosa agli animali, deve partire la jihad (da tastiera, ovviamente, che data la loro scelta alimentare è giustificato l’assomigliare più a pecore che a leoni).

cracco

Ad aggravare la posizione psichiatrica dei nostri, il fatto che ad assaporare, gustare e condividere l’insostenibile notizia è stato un partito politico, il Partito Animalista Europeo, un gruppo di disadattati che ha potuto rivendicare il titolo di partito solo a causa dell’esistenza della Lega, una versione burocratica de “E le foibe?”. Un partito formato non per governare quanto per rompere i coglioni, tanto che può quasi vedersi la mano di Bertinotti.

Questo è quello che ci offre la scena: cazzate. Nella migliore delle ipotesi, altrimenti Renzi, Berlusconi, il bullo (aka papa Francesco), Grillo e Salvini. Ah no, scusate, “cazzate” l’avevo già detto.

E i corrispettivi in ogni ambito e in ogni nazione, con le dovute proporzioni.

Ecco dove ci ha portati la democrazia, il potere al popolo, il potere a tutti, che  è un po’ come dire il potere a nessuno. Non peggio di una dittatura, ma peggio di una dittatura illuminata, se mai. Sta accadendo in questi anni con la scienza, potere al popolo, e poco contano studi, ricerche e reali necessità, di fronte al popolo che sceglie con la consapevolezza di un pigmeo in un apple store.

Ed eccoci al punto: con la gente al potere non ci facciamo un cazzo, che corrisponde esattamente alle competenze della massa stessa, a malapena in grado di distinguere youporn dal question time, e finiamo con la Carfagna ministro.
Per curare servono i medici, per fare televisione servono i decerebrati e per governare servono i saggi. I saggi. Filosofi certamente, tecnici ciascuno nel proprio ambito ovviamente, ma soprattutto padroni dei valori universali, in grado di leggere l’evoluzione e accompagnare il progresso, avulsi da qualsiasi fede, menti in funzione per un fine comune di qualità.

Ora penserete che la vostra idea di “fine comune di qualità” potrebbe differire tra me e voi, come la voglia di pene o la quantità di puntate delle Iene che siamo disposti a tollerare, ma è un falso problema, perché né io né voi saremmo tra quei saggi pronti a guidare il paese, saggi presi tra quelli che non vorrebbero mai governare, che ripudiano il potere come meta ma che lo utilizzerebbero come disgustoso strumento.

Sì, i “saggi”. I saggi servono. Se non ci fosse stato grande puffo nella foresta Gargamella avrebbe trovato l’edizione blu del signore delle mosche. Non siamo una razza superiore, siamo solo una razza diversa che si arrangia nel tentativo di giustificare la propria esistenza a discapito di altre, senza capire che non c’è nulla da giustificare, nessuno con cui giustificarsi. E nel senso di colpa accettiamo sistemi che rendono la maggior parte di noi sempre più simili alle bestie che mangiamo, elevando per inettitudine pochi di noi a veri predatori. Siamo i Mortino di Madagascar che urlano IO BISTECCA!.

Fatto salvo pentirsi inutilmente all’ultimo momento.

Affidarsi ai saggi sarebbe la versione deresponsabilizzata dell’attuale sistema rappresentativo, che diciamocelo, questa cosa di scegliere, non è mai stata il nostro forte, altrimenti oggi nessuna società accetterebbe una religione, nessuna testata parlerebbe di incidenti allo stadio e nessuna ricetta giustificherebbe i capperi.

Qualcuno deve proteggerci dalle nostre convinzioni permettendoci di affrontare la realtà, qualcuno deve far ridere quattrocchi, qualcuno deve distrarre vanitoso, qualcuno deve indirizzare inventore e far rilassare forzuto, ma soprattutto qualcuno deve puffare puffetta.

[D.C.]

4 risposte a "Puffi Vegani"

  1. Questo articolo è tanta robba. Come canta qualcuno, “la democrazia semplicemente non funziona”. Ed è così, se pensiamo che il diritto di voto è esteso agli imbecilli che hanno commentato seriamente il Lercio. La loro pericolosità – che alimenta la mia homo-sapiens-fobia – è che questa cosa di fermarsi solo al titolo (ignorando fonti e contenuti) viene applicata a tutto, non solo alle notizie che commentano come caproni non conditi: si fermano solo allo slogan politico, prima di decidere chi votare. Si fermano solo alla facciata, quando devono giudicare una persona qualunque. L’idiota è tossico, e il problema è che si riproduce un sacco, non avevo molte altre attività cerebrali da impiegare, se non quella che porta sangue al pisello.
    Puffmerda che depressione.

  2. Il problema principale dell’abolizione del suffragio universale è avere meccanismi che garantiscano dai possibili abusi da parte dei saggi. Perché se un paese governato da saggi, competenti, onesti ed equilibrati sarebbe un bengodi, uno stato governato da saggi, competenti, onesti ma che hanno la possibilità di abusare del potere senza problemi diventerebbe in poco tempo peggio di ciò che abbiamo adesso.
    È questo che alla fine fine, rende la democrazia “il peggiore dei sistemi di governo ma il migliore di quelli che conosciamo”.
    Si potrebbe però fare un piccolo passo togliendo il diritto di voto agli analfabeti funzionali.

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