Apparentemente uno dei temi più caldi nella classifica delle cose di cui non ci frega un cazzo, eppure quello che si riesce a ottenere quando mondo del lavoro, giornalismo e internet uniscono le loro forze va oltre ogni più roseo ‘sti cazzi.
Davvero, l’Ente Nazionale Risi ha dichiarato di avere difficoltà nel trovare nuove mondine, una cosa difficile da credere, soprattutto difficile da trovare interessante, ma per quel che c’interessa difficile da credere, tanto più se consideriamo l’offerta di lavoro dell’ente stesso:
“l’ente offre a donne e uomini in possesso del diploma di Agraria o di esperienza, un lavoro stagionale e a tempo determinato“
Uh-oh! Ma aspettate a metter su famiglia, c’è ancora una ciliegina per ciascuno dei quattordici figli che state per mettere tra le sementi:
“Un lavoro manuale in cui le mondine dovranno riconoscere le piante infestanti e togliere il crodo. Un lavoro non per tutti (e grazie al cazzo! n.d.r.) visto che la cernita richiede una particolare specializzazione. E se è vero che le donne hanno grande pazienza non è detto che gli uomini non possano lavorare nei campi“.
Tempo.
Un lavoro che richiede un diploma, esperienza, specializzazione, pazienza, propensione al sacrificio e salute psicofisica. Per un periodo limitato di tempo che potrebbe non ripetersi.
Praticamente: “si offre a squali posti da razzo sulla USS Enterprise”.
Spero che davvero non ci si lasci sfuggire un’occasione del genere chiedendo un pagamento.
L’Ente ha proposto la cosa, Repubblica ne ha dato notizia e l’internet l’ha portata nelle nostre teste, e ora non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di Pedro che fiero mostra il suo portamonete posteriore chino nel tentativo di togliere il crodo.
Per evitare di tirare per le lunghe un argomento che su una scala da uno a Marzullo ci ha già annoiato Vespa, saltiamo la parte in cui offendiamo i comunicatori dell’ente riso e quelli di Repubblica e passiamo al concetto base per cui ci siamo sorbiti ‘sta palata di letame:
Carissimi ed interessatissimi datori di lavoro, come recitava il finale di una famosa barzelletta a tema offerte indecenti di cui vi lascio intuire la storia: non so’ i culi che mancano, so’ i soldi.
C’è più gente al mondo, soprattutto in Italia, di quanta ne potremmo mai impiegare anche se contare le cazzate di Salvini diventasse un mestiere, e non credo, davvero, che trovarne sia il problema (di gente, intendo). Da quando lavorano a pieno regime anche le donne c’è gente disposta persino a lavorare per mezzo stipendio, “tanto in famiglia siamo in due, almeno riusciamo a mangiare E pagare l’affitto nello stesso mese.”. C’è sfruttamento, miseria e disperazione. Se a queste condizioni ancora non riuscite a trovare gente, be’, fatevela ‘na domanda, così, se possibile, oltre a farci rompere il culo evitate almeno di romperci i coglioni.
[D.C.]
Cambia font.
Ci pensiamo, ma tu impara a scrivere Bukowski senza y.