Un barcone di voti.

Mario è italiano. Si è svegliato alle nove e mezza con un po’ di cerchio alla testa: ieri sera ha bevuto un bicchiere di troppo a una cena fra amici. Non è un problema: un’aspirina, una doccia, ed è pronto per uscire.

Samir è algerino. Si è svegliato nel cuore della notte, con un altro cuore, il suo, che martellava la paura nelle vene. Ha tossito a lungo, e ha imprecato contro i dolori alle ossa. Non sa cos’ha, né ha tempo e voglia di preoccuparsene.

Oggi è difficile parlare d’altro. Quasi mille morti, affogati a poco più di 100 miglia dalle coste di Lampedusa: quasi mille morti che dovrebbero esigere più che altro cordoglio, rispetto, silenzio. C’è un tempo per discutere e uno per tacere. Questo sarebbe il tempo di tacere.

Mario è andato a fare colazione al bar, poi a messa con la famiglia. La solita solfa, per fortuna che esistono gli smartphone, così ha potuto leggere le formazioni pre-partita.

Samir si è vestito in fretta, con più indumenti possibile. Le parole fra lui e Rhama da dire erano già state dette nei giorni precedenti. Si è incamminato con la famiglia al seguito, un lungo viaggio notturno. Omar, stretto al petto della madre, è troppo piccolo per capire cosa sta succedendo, la moglie che trattiene le lacrime mentre mette un piede davanti all’altro.

La rete però è un grande mare di stronzi, e per ogni annegato ci sono svariati imbecilli che si sentono in diritto e dovere di rallegrarsi per tutti quei morti. C’è anche chi sfrutta il drammatico episodio per fare campagna elettorale, che insomma non vogliamo mica lasciarci sfuggire l’occasione di raccattare qualche voto. C’è anche chi usa questi morti per spargere vecchie e nuove bufale sugli immigrati, riducendo una strage a un JPG che gronda cazzate.

Mario esce dalla chiesa e spera che il derby vada bene. Lo guarderà su Sky, che costa ma cavolo se è comodo. Finalmente un po’ di pace, prima che il lunedì torni a stressarlo col lavoro: otto ore in ufficio sono troppe, pensa. E c’è pure l’erba da tagliare. Ma può aspettare il prossimo week end.

Samir, quando ha visto quanta gente c’era sulla spiaggia, ha avuto un sussulto. Non ne capisce granché di navigazione, ma quelle persone sono davvero troppe. Sembra impossibile che stiano tutte in quella vecchia imbarcazione. Ma ce le fanno stare.
C’è paura, ma anche un po’ di speranza, in fondo alla disperazione. C’è quest’ultima possibilità per sopravvivere, tutti e tre.

Chi gioisce, sfrutta o infanga la morte di un individuo che aveva come unica colpa la disperazione, solo perché rischiavamo di trovarcelo in casa, senza sapere chi fosse, quali fossero le sue speranze, le sue paure, senza neanche provare a capire la devastante morsa della disperazione che è riuscita a spingerlo a salire su una barca con altre 999 persone come lui, è indubbiamente, irrimediabilmente, irreversibilmente una merda.

Mario ha pranzato con la famiglia, mentre il telegiornale parlava di una qualche sciagura, centinaia di migranti affogati, soffocati da un barcone capovolto da qualche parte a sud dell’Italia. Meno problemi per noi, dice, questi sono parassiti che ci costano trentacinque euro a testa, l’ho letto su internet, bisognerebbe affondarli noi, i barconi. La moglie annuisce. I figli ascoltano.

Lo so, chi ha quel sorriso stronzo in faccia mentre pensa a quanti voti raccatterà vomitando la solita uscita populista non cambierà, sono casi senza speranza, nonostante le parole rassicuranti dell’insegnante di sostegno. E anche io dovrei stare zitto, e non dovrei incazzarmi per tutto quell’odio ignorante e bestiale che si vede in giro. Dovrei quello che si dovrebbe fare in questi casi, e cercare di fare l’unica cosa che abbia senso adesso.

Mentre Mario finisce lo spezzatino sorridendo pensando a un’Italia più sicura, Samir è in mare, viene ripescato dai soccorsi che sono arrivati sul posto dove il barcone è stato capovolto dal panico. Dei 950 a bordo, sono sopravvissuti in 28. Rhama e Omar non sono fra loro.

Silenzio.

[M.V.]

12 risposte a "Un barcone di voti."

  1. Già, agghiacciante.
    Non siamo fatti per empatizzare con qualcosa che sentiamo diverso, avversario.

    Ieri la squadra di casa giocava (rugby) e mentre all’ultimo minuto uno dei nostri andava in meta, un avversario arrivato troppo tardi per impedirgli di segnare, gli ha comune corso sopra.
    Pestone sulla gamba, frattura di tibia e perone.
    Deliberato eh, lo scopo era far male, per una meta.

    Siamo abbastanza animali da provare senso di giustizia nel ferire l’altro se pensiamo che – anche solo per karma – se lo meriti, perché dovrebbe preoccuparci la morte di mille persone?
    Non sono Giovanni, Marco, Chiara, le chiamiamo “persone” per essere polite, in modo generico, sono solo competitori.
    Di quelli, meno ce ne sono meglio è.

  2. C’e’ chi gioisce se Berlusconi si prende una statuetta del Duomo di Milano sul muso e per un pelo non finisce all’altro mondo.
    “Era un tiranno – cantavano gioiosi – e gli sta bene! Era sempre in televisione a rimbecillire il cervello delle massaie ignoranti; era ed e’ ancora un mafioso; ha curato solo i suoi interessi “mediatici”; gli piaceva e gli piace la fica giovane e possibilmente vergine e minorenne: sana davanti e rotta di dietro….un uomo indegno di rappresentare all’estero l’immagine cattolica e puritana dell’Italia “rossa e progressista” .

    Poi arrivano i “rossi/progressisti”, gli Italiani continuano ad andare a puttanelle acerbe dell’Est, ma i progressisti non si scandalizzano piu’ di tanto; riempiono le discoteche in cerca di signorine minorenni col buco da signora e goiscono nel farsi rimbecillire dagli “annunci dell’Uomo Solo Al Comando del Partito della Nazione” che ci racconta che abbiamo svoltato pagina e stiamo entrando nel nuovo Rinascimento italiano. Pero’ i disoccupati sono aumentati di un milione (tutti giovani) e devono tutti andare a fare cervellotici capuccini a salario minimo a Londra aspettando la “racccumandazzzione” italiana per un posticino alla “Regggione”, come ai tempi bui di Abberlusconi, il puttaniere “inadatto” a governare gli Italiani e responsabile perfino del naufragio del Concordia per avere in un Novennio di governo “fascista” (alternato con un Undicennio di governo “progressista”) rimbecillito gli Italians con la mania di fare “bella figura con l’inchino”. (Beppe Severgnini).

    C’e’ chi gioisce se Salvini si salva miracolosamente dalle sprangate dei Collettivi Permanenti della Resistenza anti-Fascista mentre va a visitare i campi Rom per accertarsi, nella sua veste di parlamentare, dell’illegalita’ che regna in quei luoghi dove la “societa’ civile” ghettizza “quei poveri disgraziati” che altro non chiedono di vedere riconosciuta la loro cultura (nomade) e di trovare “rispetto, assistenza e umana solidarieta’” ovunque decidano di “zingarare”.

    C’e’ chi gioisce per le Primavere Arabe che, democraticamente, sostituiscono le dittature dei tiranni laici con nuovi tiranni “assatanatamente religiosi” che sventolano il Corano.

    L’elenco delle gioie progressiste sarebbe lungo, ma e’ ovvio che anche i “Progressisti” si macchiano di colpe “indubbiamente, irrimediabilmente, irreversibilmente merdose”.

    Chi piange “la morte di 999 individui che avevano come unica colpa la disperazione (dimenticando, pero’, che i disperati, nel mondo, sono 5 miliardi ) solo perché rischiavamo di trovarceli in casa, senza sapere chi fossero, quali fossero le loro speranze, le loro paure (ma sapendo benissimo che un giorno avrebbero scippato la vigilessa che senza arrestarli si era “umanamente” limitata a sottrargli merce illegale e spesso pericolosa per la salute umana –
    http://video.corriere.it/vigilessa-scippata-diretta-venditore-abusivo/9a90d2be-e6b2-11e4-aaf9-ce581604be76 – o che sarebbero finiti negli ingranaggi del capitalismo selvaggio che i “moralisti/buonisti/progressisti si guardano bene dal contrastare ) senza neanche provare a capire la devastante morsa della disperazione che è riuscita a spingerli a salire su una barca”, e che fortunosamente “sopravvivono al viaggio della speranza per raggiungere la felicita’ (come ci ricorda Papa Francesco e Buono nell’omelia domenicale dal balcone della basiilca di San Pietro) e’ , anchecostui, caro Valtriani, “indubbiamente, irrimediabilmente, irreversibilmente una merda”.

    Ieri, improvvisamente, il mondo intero si accorge che colui che “sfrutta o infanga la morte di un individuo per raccattare qualche voto e per spargere vecchie e nuove bufale sugli immigrati” aveva perfettamente ragione e tutto il mondo entra in ipocrita agitazione per studiare un piano contro le “tragedie del mare”.
    Un piano, ma guarda la coincidenza!, esattamente identico a quello che da anni ripete chi finge di fare politica “sfruttando la morte di un individuo per raccatare voti”.

    Evidentemente, dato l’andazzo che sta prendendo l’elettorato europeo “razzista e ignorante che non capisce un cazzo”, i Progressisti che stamattina si sono alzati perche’ commossi dall’ ennesima ” tragedia del mare” i voti di Salvini se li vogliono riprendere indietro dopo averli perduti per dare del razzista a chi diceva cose intelligentissime, ma che non potevano essere condivise perche’ “coi razzisti non si discute”.

    E cosi finisce che tutto il mondo si accorge che fino a ieri aveva fatto “indubbiamente, irrimediabilmente, irreversibilmente una mastodontica figuraccia di merda” che e’ costata migliaia di morti in mare e decine di milioni di voti in tutta l’Europa civile, progressista e democratica che per un Ventennio si e’ divertita a praticare il “buonismo senza se e senza ma”.

    “Bisogna fermare con ogni mezzo possibile gli scafisti che fanno i soldi con la tratta degli schiavi!” – diceva Salvini.

    Oggi Renzi e gli altri ripetono a pappagallo.

    “Ci vuole un’operazione di polizia internazionale per mettere sotto controllo le spiagge e i porti della Libia. Un contingente militare autorizzato dall’Unione Europea, dall’Onu o da chi cazzo vi pare – diceva Salvini.

    Oggi Renzi e gli altri ripetono a pappagallo.

    “Bisogna creare urgentemente campi profughi in nord Africa in modo da distinguere tra il rifugiato politico e il rifugiato economico” – diceva Salvini.

    Oggi Renzi e gli altri ripetono a pappagallo.

    “Bisogna aiutarli quando sono in Africa istituendo campi profughi e punti di raccolta in Niger, Tunisia e Sudan, se no a che cazzo serve quest’ONU della mia minchia! – diceva Salvini.

    Oggi Renzi e gli altri ripetono a pappagallo.

    Nel frattempo, gentile e buon Marco Valtriani, tu, personalmente, ti sei fatto avanti per sostenere spiritualmente e materialmente uno, uno solo! del milione di disperati che sono pronti ad imbarcarsi dalla Libia in un bel “viaggio della speranza per raggiungere la felicita’ e che hanno come unica colpa la disperazione”?

    O ti limiti a spalare tonnellate di merda addosso ai soliti imbecilli “fascisti” che gioiscono rivelando di essere “indubbiamente, irrimediabilmente, irreversibilmente uomini e donne di merda” sorvolando con cattolica ipocrisia su uomini e donne “progressisti” che la merda la creano e nella merda ci sguazzano per poi dare la colpa ai fascisti di merda che non capiscon un cazzo perche’ sono razzisti?

  3. Analisi dell’Ulivi commento: canzone di strofe libere con presenza di rime al mezzo, in sostanza qualcosa di molto simile a La ginestra di Leopardi (anche in lunghezza). Per i contenuti lascio l’analisi a esperti più qualificati. Io andrò avanti ad analizzarne la forma metrica, per capire se in tutte le strofe del “commentone” l’autore ha alternato endecasillabi e settenari, ma con la stessa cura leopardiana di chiudere ogni strofa con l’endecasillabo.

  4. Saro’ breve:

    E’ vero o non e’ vero che i 10 punti elaborati in sede europea per impedire le tragedie del mare collimano quasi perfettamente con quelle di Salvini e della Santanche’?

    Voglio sperare che nessuno dei frequentatori di questo blog sia cosi testa di cazzo da tirar fuori la cagata che Salvini e Santanche’ proponevano e propongono di bombardare i barconi carichi di centinaia di migranti in cerca di “Speranza e Felicita’” come dice Papa Francesco. Se non ricordo male le cannonate, i migranti, le prendevano dalla guardia costiera spagnola durante il governo socialista di Zapatero, quello dei 6 milioni di giovani disoccuapti e grande campione dei diritti omosessuali.
    (Forse lo Zappatore non aveva ben chiare quali siano le priorita’ di un governo: il lavoro o il matrimonio gay? Zapatero, da bravo socialista, alla domanda avrebbe risposto:
    “Ma il matrimonio gay, che domande omofobe!”)

    Sgomberato dunque il terreno da questa falsa calunnia propagandistica dei soliti “Progressisti” buoni nei confronti dei “fascisti/razzisti” cattivi (una calunnia che ricorda da vicino la falsa propaganda nazista contro i “Giudei” (ma non ce ne meravigliamo perche, avendo studiato la Storia sappiamo che Destra e Sinistra, agli estremi, s’incontrano e COLLIMANO), chiedo semplicemente al Signor Marco Valtriani di analizzare le misure in fase di adozione dall’Italia, dall’Europa e dall’ONU per fronteggiare le tragedie del mare e l’invasione africana dell’Europa e dirmi in cosa si differenziano da quelle da anni invocate da Salvini e dalla Santanche’.

    Se ho torto nel ravvisare le straordinarie coincidenze, non avro’ nessuna difficolta’ ad ammetterlo.

  5. Riassumo dai giornali internazionali le decisioni prese dalla Comunita’ Europea (UE) finalizzate a fronteggiare l’emigrazione di massa dall’Africa e impedire le cosidette “tragedie del mare”.

    Eccole:
    “Opzioni militari per colpire il traffico di uomini e affondare i barconi alla partenza”.

    (Per gli imbeclli sottolineo che i barconi devono essere affondati quando sono vuoti, NON pieni di migranti).

    IN COSA QUESTE OPZIONI MILITARI SI DIFFERENZIANO DA QUELLE PROPOSTE DI SALVINI E DELLA SANTANCHE’ ?

    Se andate a leggervi le proposte in dettaglio l’analogia tra le proposte di Salvini e quelle che stanno prendendo l’ONU, la UE e l’Italia di Matteo il Berluschino, l’ “Uomo Solo al Comando del Partito della Nazione” risulta ancora piu’ evidente.

    Non siate in imbarazzo: capita a tutti di fare figuredimmmmmmmmmerda !!!

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