Lo facevano anche loro.

collodipape

“Difendiamo la centralità della famiglia nata dall’unione dell’uomo e della donna. E, nel frattempo, cerchiamo di imparare a leggere.”
(F. Bellotto)

Qualche giorno fa ho incontrato, un po’ per caso, il buon Giampietro Belotti, che molti di voi conosceranno come “il Nazista dell’Illinois” che andò a perculare le Sentinelle in Piedi e che è, fra le altre cose, un fervente pastafariano. Il pastafarianesimo è, insieme a Strudel (la pseudo-religione atea fondata dallo stand up comedian Filippo Giardina), una delle religioni che non mi stanno sul cazzo. Per inciso, le religioni che non mi stanno sul cazzo sono due.

Ovviamente era impossibile non ripensare istantaneamente alle Sentinelle in Piedi, e dato che è un po’ che non se ne sente parlare sono andato a controllare cosa stavano combinando i miei amici mattacchioni che, con la loro protesta decisamente stylish, difendono a spada tratta il proprio diritto di negare ad altri dei diritti. E quello che stanno facendo sono le solite cose: manifestazioni di piazza, solitamente contestate in maniera per fortuna pacifica o al limite irriverente, a sostegno della “famiglia naturale”.

Fra le altre cose “famiglia naturale” non ha senso. So che è un discorso trito e ritrito, ma i vestiti, le automobili e le case non sono naturali. Invece, niente in natura impedisce a due persone di sbatterselo nel culo. Come direbbe Saverio Raimondo, “le leggi della fisica non m’impediscono di inculare o essere inculato, né impediscono a due donne di leccarsi o sforbiciare, insomma: è tutto fisicamente possibile”, quindi è naturale. Il matrimonio e l’adozione invece non sono naturali, quindi se qualcuno si sposa o adotta, e quest’idea sta bene a tutti, non vedo perché non dovrebbe farlo qualcun altro. Il punto dovrebbe essere l’amore per l’altro o per la prole, quello serve, il contratto invece è accessorio, così come l’approvazione da parte dei seguaci di un personaggio di fantasia.

pippoE, per inciso, imbottire la testa di un bambino di cazzate finché è ancora piccolo è ancora meno naturale, anzi: è una violenza. Se lo fanno i musulmani s’incazzano tutti come bestie, se lo fanno i cattolici “è normale”. Cioè: quello che fanno i seguaci delle altre religione è bizzarro, assurdo, eventualmente barbaro e violento, quello che fa la religione che abbiamo in casa invece no. Immagino un buddista che guarda dalla nostra parte e dice “ehi, hai visto? Lì i ministri del culto indottrinano i bambini in fasce e quando crescono un po’ se li inculano. E nessuno s’incazza! Sono proprio degli animali! Mica come noi che al limite facciamo una pulizia etnica ogni tanto.”

La filosofia s’inizia a studiare a 16 anni. E si inizia dalle cose semplici, come i presocratici e i sofisti e poi, pian piano, si passa a Socrate, Platone e Aristotele. Qui s’iniziano a conoscere i sillogismi e la logica. Questo perché si ritiene, probabilmente a ragione, che l’argomento sia troppo complesso per ragazzi più piccoli. Inoltre, ogni scuola filosofica è questionabile: nessuna pretende di essere l’unica a detenere la verità: sono punti di vista.

E allora perché la religione, un argomento complesso che implica la comprensione dell’esistenza di un dio, concetti come la trinità, la fede, e un sistema morale complesso e contraddittorio come quello cattolico viene insegnato – con l’impostazione dogmatica che lo contraddistingue – fin dai primi anni di vita?

L’insegnamento della religione cattolica inizia nella scuola dell’infanzia, a 3 anni. A 6 anni le ore di religione a scuola sono 2, e vengono rinforzate da un eventuale catechismo, che inizia normalmente a 6-7 anni con appuntamenti settimanali da una o due ore. In pratica un bambino in età scolare viene indottrinato su temi molto complessi, ovviamente opportunamente indorati, almeno per 3-4 ore alla settimana: più di quelle che impiega studiando storia ed educazione civica, o scienze. D’altra parte, è quello che si fa quando si vuole un popolo suddito obbediente e fedele: si indottrina il bambino quando non è ancora in grado di capire: lo fecero anche i nazisti, con la riforma della scuola e la Hitler-Jugend, e i fascisti coi Figli della Lupa e i Balilla e gli Arditi.

La differenza è che nel caso della religione la finalità è simile, ma le implicazioni diverse: e in quello che viene insegnato, che parla di giardini magici, roghi che bruciano e gente che nasce da vergini e cammina sulle acque non c’è proprio niente di naturale. E le contraddizioni sono tantissime, palesi: uno cresce col pensiero magico ben infisso in testa, sapendo che c’è questo dio pieno d’amore che ti manda all’inferno se sbagli e non ti penti; che dice di amarsi ma dice anche che alcuni non possono farlo; che è uno, ma anche tre: è l’unico dio ma poi ti consente di adottare una pletora di santi, beati, madonne; che è sia onnipotente che primo amore ma che permette che esistano sofferenze e disgrazie; che protegge i suoi fedeli da tutto tranne che dalle malattie, dagli incidenti, dagli attentati e dai preti.

Si cresce tanto confusi quanto convinti di avere la verità dalla propria; e non serve farsi domande, perché si hanno già le risposte, e anche se non tornano non importa, è mistero della fede. Con queste premesse è ovvio che le Sentinelle in Piedi esistano: sono il frutto di questo sistema educativo.

C’è un però: per fortuna esistono anche persone che non ci stanno. C’è chi lotta per i propri diritti e quelli altrui, chi si oppone con arguzia e tenacia, chi si batte con la ragione a favore della scienza.

E dato che sono i risultati quelli che contano, i cattolici dovrebbero farsene una ragione: nonostante l’ottimo marketing dell’attuale papa, è una questione di storia. Il cambiamento ed il progresso, scientifici ed etici, si possono rallentare, ma ormai non si possono più fermare. Le malattie vengono debellate, i diritti vengono riconosciuti, la civiltà progredisce e si evolve. E ciò che è obsoleto, prima o poi, sparisce. Io, fossi in loro, inizierei ad attrezzarmi togliendo il cervello dal cellophane.

[M.V.]

 PS: ricordatevi di segnalarci ai Macchianera Awards!

Una risposta a "Lo facevano anche loro."

  1. Capisco bene il senso del vostro discorso, non lo condivido solo perché io, pur essendo fedele (sono cattolico praticante), discerno quello che riguarda il lato delle fede (che una cosa mia privata) dal vivere il quotidiano.

    Il vero fedele non dovrebbe mai giudicare o imporre, il vero fedele di qualsiasi religione deve semplicemente vivere la sua religione nel suo privato e nei momenti di comune culto, non imponendo il suo credo con la forza a NESSUNO…. non lo dico io o altre persone, ma semplicemente lo dice la religione stessa (è un discorso lungo e onestamente palloso che vi risparmio).

    Per il resto, quoto le osservazioni che fate, perchè quello che segnalate voi è infatti il modo ERRATO di fare proselitismo, perchè imposto (per violenza, per secolarismo, per consuetudine) e in genere, una cosa imposta, ha infatti durata limitata nel tempo.

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