Tasse pure sull’aria (condizionata)

Il governo aggiunge nuove tasse mentre promette di rimuoverne.

Certo come la pelata di Bruce Willis. Quindi ora vado sull’internet a gridare che hanno rotto il cazzo, che sono arrivati pure a tassarci l’aria, quella condizionata di casa, casa mia, di mia proprietà, che già pago, che già ho dovuto comprare, pagandola con il sudore della mia fronte*, ecco, quindi gliene scrivo quattro a spaccare tutto, faccio il figo alla Bruce Willis.

Benone.

Peccato che quello che appare tra le righe di Facebook, unico “internet” a cui individui del genere sembrano avere accesso, è più simile a qualcosa del genere:

Non so se sia per l’ignoranza relativa, per l’ottusità assoluta, per (dis)interesse, per spirito di aggregazione, perché mamma era troppo buona/cattiva o semplicemente per stupidità, ma il risultato di questo tipo di interventi, tanto più verbalmente forti quanto più effettivamente inesistenti, non fa che affossare il pensiero in una melassa di “tuttofaschifo, sonotuttiuguali, civuoleundittatore, ammaziamolitutti, sìperòfatelovoicheiovadoaputtane”.

Si chiede una manutenzione dei grandi impianti di condizionamento, quelli di casa non rientrano nei parametri di riferimento, a meno che non viviate in una cella frigorifera di duecento metri quadri, e allora che cazzo vi lamentate, del freddo, al limite. Questo accade, se ne potrebbe discutere, volendo affrontare un problema, ma non è possibile, perché una mandria di teste di cazzo, con tanto di quel torto da far apparire Renzi un lupetto, arriva e spala montagne di puttanate iraconde, trascinandosi dietro tutti gli abbocconi dal cervello morto che galleggiano sulla superficie di questo mare d’incapacità sociale.

Così è per i condizionatori, così è per i vaccini, così è per la ricerca, per le tasse, la scuola, l’occupazione, etc.
I problemi non si risolvono, chi amministra amminestra e gode, gode del proprio potere, gode del proprio arricchirsi e gode di poterlo fare sulla nostra ostentata idiozia. Se almeno evitaste di palesarla così voluttuosamente…

Io me ne sto seduto e non capisco un cazzo, questo mi pone un passo avanti a chi se ne sta seduto credendo in un dio che nulla risolve, credendo in una lotteria, credendo agli immigrati che rubano il lavoro, le donne, le case, i bambini, credendo di avere sempre ragione anche quando non si ha la più pallida idea di cosa si stia parlando, credendo di essere importanti, per qualcosa, per qualcuno, per un motivo qualsiasi.
Be’ importanti lo siete, per il vostro supporto ai medici che obiettano invece di curare, per il vostro otto per mille, per il vostro consenso a chi nasconde problemi millenari dietro all’arrivo di un negro disperato, siete importanti per la tassa sulla stupidità che pagate al lotto, per il vostro voto al partito, alla squadra che tifate di più, al vip da eliminare nel reality che guardate. Questa è la vostra importanza, voi siete le colonne portanti del sistema che uralte di schifare ogni giorno.

Fate condizionare un po’ d’aria in quelle teste, ammazzatevi, sparite, togliete ossigeno a questi parassiti di governanti, togliete loro i vostri soldi, il vostro lavoro, il vostro supporto. Lasciate la possibilità, a chi ne sia in grado, di fare qualcosa di buono, tipo non essere voi. Mai.

[D.C.]
* ossia di mio padre/nonno/bisnonno. O comunque di chi lavorava per loro.

 

Una risposta a "Tasse pure sull’aria (condizionata)"

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