Nonostante internet ci consenta di comunicare liberamente con tutto il mondo, continuiamo a non capirci un cazzo.
Ero dal cinese, davanti a me due confezioni della stessa marca di shampoo, una riportava la fiero la scritta “puliti e brillanti”, l’altro altrettanto quella “secchi e sciupati”, e io non ho capito.
Uno serve a curare i capelli secchi e sciupati, l’altro quelli puliti e brillanti? Si tratta dello sciampo per modesti? O mentre uno me li fa diventare puliti e brillanti l’altro me li rende secchi e sciupati? A che serve? A infiltrarsi nei centri sociali?
Cazzo se la comunicazione è importante, cazzo se è importante essere chiari, essere comprensibili e compresi.
Chiunque abbia studiato scienze delle patatine della comunicazione, così come chi abbia un partner, un capo, o sia sotto GHB, sa benissimo quanto sia difficile avere una comunicazione efficace, ciò nonostante la ricerca di quella è essenziale per i rapporti sociali tanto quanto una buona masticazione per la digestione.
Poi ci sono i casi in cui il messaggio parte anche chiaramente, ma se mastichi merda non puoi digerire carpaccio di tonno.
E Roma Ladrona, e ti ci trovo a rubare.
E gli stranieri a casa loro, e poi sono schiavi a casa tua.
E il sesso ricreativo no, e t’inculi i bambini.
E gli animali sono meglio degli uomini, e vivi nei centri commerciali.
E siamo tutti nelle mani di dio, e fai la fila al pronto soccorso quando stai male.
E l’omeopatia è la vera medicina, e vai giù di antidepressivi e antibiotici.
E gli animali sono meglio degli uomini, e lo scrivi sull’internet che non è che l’hanno inventato i gattini. (sì questa doppia perché è tema caldo).
E ci vuole la tolleranza zero, e parcheggi in doppia fila per andare al bar.
E la famiglia è sacra, e lasci le tue due a casa mentre vai a mignotte.
E io non capisco.
La comunicazione è importante, ad esempio se devo dirti che sei una testa di cazzo, cerco di essere chiaro, al limite chiedendo il tuo aiuto:
sei una testa di cazzo, aiutami a dire testa di cazzo.
[D.C.]
grazie perchè date voce alla nostra necessità di sfogarci