Con le strisce ci fate salire l’epilessia.

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Il povero Gigi Sabani morì all’ombra della figura ben più nota di Pavarotti. Il caro Mango ha diviso il farsetto funebre con il ben più popolare farsetto napoletano di Pino Daniele. Mike Bongiorno è morto e poi sparito, aprendo il via alla gara nazionale del trova-bara, forse per onorare la sua eterna mania del quizzone. E ora Moira Orfei muore mentre il mondo c’ha tutto un casino da gestire, e non s’è nemmeno goduta il pappa-ra-pà circense che forse immaginava per il proprio trapasso di anima e cofana.

Oh, non c’è giustizia nemmeno quando si crepa, per questi poveri vip. Tant’è.

Fermi tutti: l’olio di palma ha un attimo di tregua. Gattini e cuoricini pure. Parigi ha distratto tutti di nuovo. Un po’ per il mito eterno di Lady Oscar, un po’ per la solita mania di dover sempre dare fiato alle trombe, sta di fatto che c’è di nuovo del disagio su cui riversare amore ipocrita, terrorismi dialettici, ignoranze epocali, salvinismi retorici. Ma anche: odio a giostra, commenti del cazzo, illazioni, supposizioni, accuse, e profezie. Ebbene sì, stavolta sul nostro amato Facebook è apparso anche il lato profetico della strage: c’avete messo di mezzo pure Nostradamus, insieme agli immancabili Fallaci e Terzani.

È meraviglioso – a prescindere dai pro-contro delle ideologie espresse di cui questa rubrica non si occuperà – come gli italiani non-lettori o lettori esclusivi della saga-della-minchia-a-sfumature, mi diventino colti a comando in caso di scoppiettamenti Isis. Da cosa si capisce, che li citate ma non li avete nemmeno mai toccati certi libri? Perché non argomentate mai un cazzo. Non argomentate mai. Siete un frasario perugina di aforismi tutti uguali, di strage in strage, di fatto in fatto. Voi aprite il sussidiario mentale (e solo quello delle elementari v’è rimasto in database) alla pagina “STRAGI MUSULMANE” (perché per voi è tutto musulmano, tranne il kebab) andate al capitolo “Link a caso che ci stanno bene”, e fate copia-incolla, dalla bolla d’aria che avete per cervello al wall di Facebook. Siete come una DeLorean, che ha il flusso canalizzatore della minchiata-qualunquista, attivabile con due gocce di plutonio rubato ai libici (le fighe d’oro stanno provando a farlo partire con due gocce di Chanel). Insomma, voi arrivate a 88 miglia all’ora, e vi ritrovate nel vostro mondo settimanale post strage: “santiddio un mucchio di morti europei, ora possiamo fare del social-bordello!”. Il tutto, ormai lo sappiamo, preceduto dal gesto visivo della solidarietà di massa: la foto profilo che assume strisce multicolore a prova di epilessia. Voglio dire, avido Mark, cazzo hai assunto un tizio che si occupa solo di foto-profilo-temporanee? Ti sembra giusto che un poveretto, magari un programmatore da 110 e lode, si debba trovare a schiaffare strisce sui nostri avatar come lavoro? Cazzo gli fate il contratto Iridella? Eddai, un attimo di dignità professionale (e pure darwiniana) per i poveri programmatori.

Tornando a noi. Con queste fotine, e in particolar modo con questo particolare set di colori, prima ancora dell’ipocrisia, dello sterile sensazionalismo e di cose che se vi fanno stare bene a noialtri in realtà fotterebbe sega, ci causate seriamente dei disturbi psicofisici: picchi d’isteria, cromo avversione, disagi del nervo ottico, daltonismi temporanei, stati confusionali, momenti in cui non usiamo nemmeno il bidet per paura di essere visti dai francesi e accusati di poca solidarietà. Solidarietà con gli esseri umani, la chiamate voi. Mentre noi siamo un insieme di comunisti insensibili con poca morale, perché addirittura riusciamo a ironizzare per sopravvivere. Strano, perché eravate gli stessi con la faccia del Je suis Charlie a gennaio: i grandi difensori della satira. Ma sapete la realtà? È che tra di voi, moralisti buoni e giusti dalla fascia a strisce occasionali, si annidano gli stessi che in tempi di pace augurano la morte agli onnivori, che urlano Francia merda durante i mondiali, che all’inizio credevano che Charlie Hebdo fosse un ministro francese e la Fallaci una tecnica intensa di manipolazione genitale, che avete augurato lo stupro di massa a Greta e Vanessa, che radereste al suolo l’India mangiando quintali di pollo al curry. Siete gli stessi che amate la vita dopo la strage e poi vi accoltellereste al semaforo o in fila alla cassa, pregando sotto le feste un amico immaginario che non è meno stronzo di quello islamico. Siete gli stessi. E noi su Facebook lo vediamo.

Siete solo strisce dell’ipocrisia, e nemmeno troppo buone da sniffare per tirarci su. Gran peccato.

Sturate, gente, sturate.

 

[M.C.]

Una risposta a "Con le strisce ci fate salire l’epilessia."

  1. non avete idea di quante volte avrei voluto gridare parole del genere in faccia alla gente che un giorno è Hebdo e il giorno dopo firma una petizione per non far fare un festival in Cina. Il tutto però mentre li corco di mazzate sennò non mi sfogo fino in fondo

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