La politica è morta.
Muore Armando Cossutta, definito come l’ultimo sostenitore sovietico e in decine di altri modi, fuorché l’ultimo comunista, parola da dimenticare, parola dimenticata, per tenerla in vita sarebbe servita solo una legge contro l’apologia di comunismo. Oppure ancora vent’anni di Berlusconi.
Muore anche Licio Gelli, per lui invece è stato molto più facile, P2 e tutti a casa. Ciò nonostante anche in questo caso un’altra ventina d’anni di Silvio avrebbero fatto la loro parte.
Nel frattempo la giustizia determina che una persona in mano alle forze dell’ordine è morta pestata da sé stessa. Ricorda un vecchio caso, ma questo invece di buttarsi una volta dal quarto piano deve essersi buttato quattro volte dal primo.
La storia cambia a piccoli passi, spariscono ideologie e idee, si trasformano più giustamente. C’era l’ideologia comunista, non avrebbe mai funzionato, ma poteva essere peggio. C’era l’idea della P2, quella ha pure funzionato, ma i più di noi non è riuscito che a sentirne l’odore. C’erano chi si suicidava per l’anarchia, oggi invece ci si ammazza per la libertà di farsi i cazzi propri, o forse nemmeno quello.
Tutto è passato, sono rimaste chiacchiere da vecchi al parco, e qualche cadavere, storia finita. Senza rimpianti.
O meglio.
Un pizzico di rimpianto c’è, non tanto per ciò che stiamo perdendo, ma per non aver avuto un medioevo migliore, visto che è da lì che stiamo per ricominciare, un po’ come se stessimo per vivere il fallout: barbari e pistole laser. Ma finché potremo farlo da dietro la tastiera, alla fine, sarà una fase come un’altra. Ci vorrà giusto un altro quarantennio di pazienza, per ritrovarci, tutto sommato, senza rimpianti.
[D.C.]
Condivido, è stata una caduta di stile notevole.
Che queste classifichette che sanno tanto di quelle che facevano alle medie sulle ragazze più facili o quelle più brutte lasciamole fare ai leghisti o ai 5stelle, che ai tempi delle medie sono rimasti appunto, come elettorato medio