Il regalo più bello

scusate

In New South Wales, Australia, se ne sono venuti fuori con una campagna anti-marijuana che sta facendo il giro del web e viene presa per il culo da chiunque. Nei tre brevi video vengono presentate situazioni in cui può ritrovarsi un adolescente strafattissimo, anzi tre adolescenti strafattissimi, in tutti e tre i casi rappresentati da un bradipo abbigliato come un adolescente e chiamato Stoner Sloth.

Allora innanzitutto vorrei dire che Stoner Sloth è un nome fighissimo per un gruppo e vi consiglio caldamente di usarlo se ne state mettendo su uno: comprerei il vostro album a scatola chiusa.

 

Nelle intenzioni degli autori del video, pare che ci sia quella di scoraggiare gli adolescenti dall’uso della marijuana, ma pare altrettanto evidente che non ci siano riusciti: gli adolescenti ridono, condividono video-parodia, creano meme, tutte attività sicuramente più divertenti dopo aver fumato un po’ d’erba, oltretutto.

La verità è che questa pubblicità progresso è del tutto inverosimile e così esagerata che sembra una parodia di se stessa; è altresì sicuro che chi l’ha ideata non ha mai fatto uso di marijuana in vita sua, o se l’ha fatto, per favore si metta in contatto con me e mi faccia sapere dove compra l’erba. L’erba non fa quell’effetto, cazzo, forse se ti fumi tre canne di fila da solo, ma allora più che spiegarti che non è il caso di fumarti una quantità spropositata d’erba prima di un compito in classe è bene che qualcuno ti spieghi che non è il caso che tu viva oltre. (Che poi diciamoci la verità: i miei compiti di matematica, al momento della consegna, somigliavano in maniera inquietante a quello di Stoner Sloth, ma la marijuana non c’entrava niente.)

La disgrazia vera non è che esistano le droghe e che ci sia gente che ne faccia uso, bensì che ci sia gente che non ne sa un cazzo e che pretende di informare ed educare su cose di cui non sa un cazzo: è il modo migliore per fare danni. Immagino l’adolescente australiano che vede uno dei video di Stoner Sloth e fa: “Fiiiigo! Quante canne mi ci vorranno per ridurmi così prima di una cena coi miei? Perché con una sola non riesco, proviamo con due, e se non funziona magari facciamo tre. Voglio proprio vedere la faccia di mia madre (e di quella stronza di mia sorella) quando mi chiede di passarle il sale.”

La disgrazia vera è che il mondo occidentale abbia deciso che certe sostanze sono socialmente accettabili, con tutte le loro conseguenze, ed altre no: vogliono farti credere che fare uso di marijuana ti renda incapace di avere relazioni umane decenti, mentre invece andare a una festa, sbronzarsi come una merda e pisciare dal tetto in testa ai tuoi amici è perfettamente regolare. Dopo esserti bevuto una bottiglia di un superalcolico qualsiasi sarai del tutto in grado di chiacchierare di stronzate senza vomitare in faccia a nessuno e sicuramente non collasserai in qualche angolo rischiando di soffocare nel tuo vomito. Le tue prestazioni scolastiche saranno impeccabili e la cena di tua madre un successone, mentre per ogni boccone che butti giù dai tre conati in faccia agli altri commensali e la conversazione si assesta sui massimi sistemi.

Per non parlare della riprovazione sul volto dei coetanei quando si rendono conto che Stoner Sloth si è stonato: DAI. Cristoddio sei a una festa in giardino, fumi una canna e i tuoi amici ti guardano come se fossi un eroinomane che ha appena accoltellato la nonna per rubarle i soldi. Cambia amici, cambia festa, cambia Stato. Sei circondato da gente che non capisce un cazzo. Non so, trasferisciti in Uruguay.

Comunque, ho fatto vedere il video a un amico e ha commentato: “Mi ha fatto venire voglia di andare a comprare un ventello.”

Direi che lo scopo è stato perfettamente raggiunto. Bravi australiani del New South Wales, bravi. Avete aggiunto un altro mattone al grattacielo dell’idiozia umana, quello che arriva fino al cielo dove il vostro dio vi guarda, vi indica col suo onnipotente dito e vi chiede: “Come cazzo vi siete permessi di rendere illegale la marijuana? È il più grande regalo che vi ho messo sulla Terra, teste di cazzo.”

[N.U.]

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