Italo.

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Molti ignorano che la frase più famosa di Voltaire, cioè no, di Stephen Tallentyre, o meglio di Evelyn Beatrice Hall, di cui Tallentyre era lo pseudonimo, è incompleta. L’originale recita: “Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere, coglione di merda”.

Ok, no, non è vero. Ma ho notato un frequentissimo misunderstanding su queste semplici parole: il senso della frase è che morirei per il tuo diritto a dire la tua idea, non per la tua idea. Anche perché, a seconda del soggetto, probabilmente è un’idea del cazzo.

Ora, visto che c’è gente che è effettivamente morta per permettermi di dire la mia*, la mia la dico, anche se per molti di voi sarà probabilmente e comunque un’idea del cazzo.

In occasione del Family Day, Italo (o, meglio, NTV), ha offerto uno sconto del 30% ai partecipanti alla manifestazione. Che NTV scelga di fare uno sconto per un evento è, commercialmente, inattaccabile. Dopo tutto Italo offre convenzioni se richieste, per ogni tipologia di evento autorizzato, senza fare scelte ideologiche e di appartenenza. Che è una paraculata, ma una paraculata assolutamente legittima: l’ufficio commerciale di NTV non fa distinzione fra le idee.

Il problema è che le idee sono diverse fra loro. Non è neanche una questione di idee “pro qualcosa” o “contro qualcosa”, non attacchiamoci alle parole, che alla balla del Family Day “a favore della famiglia” e non “contro l’estensione di un diritto” ci credono solo quelli che hanno spento il cervello e acceso, in sua vece, un cero alla madonna. Chiedendole di far schiattare tutti i froci.

(Scusate la parentesi ma è un cavillare inutile: fra una manifestazione contro il razzismo e una a favore della purezza della razza, la manifestazione fascista è la seconda, ok? Le parole sono importanti, ma le idee di più)

Il problema principale di Italo è stata, secondo me, la gestione a livello comunicativo dell’episodio. Lasciamo perdere gli errori puramente di forma (come l’uso dell’appellativo “ragazzi”; cambiare registro – da formale a colloquiale – non funziona sempre, anzi, spessissimo è controproducente in un momento di crisi); galeotta, secondo me, è stata questa frase qui: “Italo è sempre a disposizione di chi voglia sostenere i diritti delle minoranze e le libertà democratiche”. Sì, boh, però intanto siete appena stati a disposizione di chi vuole negare i diritti delle minoranze, c’è un piccolo problema di coerenza, no?

italocover

Messa così è un po’ come se NTV avesse detto “Italo è sempre a disposizione di chi voglia sostenere i diritti dei gay, ma anche di chi vuole impedire ai gay di avere diritti”. Che uno si senta preso per il culo (e sarebbe lecito da entrambe le parti, sia chiaro) mi pare il minimo. Era stata già più corretta la dichiarazione precedente, quella sulle politiche commerciali, che però purtroppo si chiudeva con un orribile “evitiamo basse dietrologie politiche su una scelta puramente commerciale”. Basse dietrologie? Ma no, nessuna dietrologia, è chiaro che dietro l’offerta per il Family Day il motore sia economico e non ideologico, solo che esiste anche la scelta di non fare una determinata offerta. Senza tirare in ballo le “dietrologie”, che NTV – per ragioni economiche – abbia supportato un evento omofobo è un fatto, se è stato un errore basta dirlo, se è una scelta commerciale basta dirlo, ma se subito dopo dici che sei sempre a disposizione di chi voglia sostenere i diritti delle minoranze mi pare legittimo sentirmi preso per il culo.

Ci sono idee che non sono compatibili fra loro, o sei l’una o sei l’altra; non puoi essere contemporaneamente fascista e antifascista, pro-diritti delle donne e antiabortista, leghista e sano di mente. O non prendi posizione in assoluto (in ambito commerciale ci sta) oppure, come prendi una posizione, escludi l’altra: il piede in due staffe non funziona più.

Per fortuna quello che è successo si è rivelato a tutti gli effetti un pasticcio fra ufficio commerciale e gestione della comunicazione: NTV ha chiarito la sua posizione tramite le parole del proprio amministratore delegato e tramite un comunicato ufficiale, dissipando buona parte delle nubi che si erano addensate sui canali social dell’azienda.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, almeno per Italo. Per i diritti degli omosessuali, invece, tocca aspettare un altro po’, ma il problema non è certo la gestione degli sconti comitiva da parte di una società di trasporti.

[B.K.]

* Gente, per esempio, il cui cadavere è stato esposto a Piazzale Loreto. Ma non a testa in giù.

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