Coperti i nudi ai musei capitolini per la visita di Rouhani.
Il primo ministro iraniano avrebbe potuto non gradire. E pensare che per Charlie Hebdo hanno dovuto fare una strage. Per fortuna Donatello è già morto.
Ce ne cale il giusto, se ci abbassiamo le braghe con i cattolici non vedo perché non farlo con i musulmani o con gli ebrei. Gli ebrei, che da quando ha scoperto che hanno i soldi piacciono pure a Salvini.
SEL lancia un’interrogazione parlamentare, che vorranno chiedere? Metà del parlamento viene dalle fila di Comunione e Liberazione, una domanda a sorpresa e una a piacere, sufficienti in “scagliare la prima pietra”, scarsi in “senza peccato”, i ragazzi s’impegnano ma non hanno proprio le capacità.
Tornando al fatto in sé, l’ospitalità non ci difetta, per cultura popolare siamo propensi a ricevere ed onorare gli ospiti. Ricchi. Effettivamente la coscienza dell’ospite di passaggio rende tollerabili molte piccole distorsioni delle nostre abitudini, solo mi chiedo se Rouhani non avesse voluto visitare i musei capitolini proprio per masturbarsi su qualche marmoreo nudo, un paio di tette sode, o un salsicciotto moscio. O magari voleva solo sviluppare un argomento per evitare il silenzio imbarazzante con il papa, avrebbe potuto rompere il ghiaccio buttando lì un: “ho visto che a cazzetti state messi bene”.
Emergenza rientrata, città di nuovo abbastanza vivibile, a parte le chiusure per passaggio di onorevoli, prelati o qualsiasi altra persona possa decidere qualcosa per il popolo, personaggi talmente fieri del proprio lavoro che il poveraccio più vicino deve girare ad almeno quattro isolati di distanza. Ancora sopravvalutano i poveri.
Nel dubbio comunque è meglio nascondere, coprire, dimenticare, fingere.
Fieri di essere italiani.
Onore.
Marò.
Va be’, andiamo a picchiare due froci.
[D.C.]