Il papa attaccato dagli animalisti.
Il buon Francesco scivola proprio sul suo terreno: un errore di marketing gli ha fatto proferire parola riguardo gli animali domestici, e non era “puccipù”.
Ovviamente chiamare in causa la categoria di persone più permalosa e aggressiva dopo la sezione vegan dell’ISIS non avrebbe potuto avere risvolti positivi nemmeno affermando il concetto più ovvio dell’umanità.
Ossia quello che ha fatto il povero Francesco, che o ha toppato alla grande, o voleva accaparrasi un po’ di pietà ergendosi a martire della civiltà.
Inutile star qui a parlare di quanto avere “amore” per gli animali e non averlo per gli esseri umani sia una disfunzione psicologica. La natura ha il suo scopo: conservazione della specie. Per questo ogni specie agisce nel proprio interesse, per questo, al limite, odiamo gli stronzi. E sorvoliamo tutto il discorso su quanto sia facile avere un rapporto con una creatura limitata nella capacità d’intendere e di volere, e che comunque, per sicurezza, castriamo e sigilliamo tra quattro mura.
Più interessante magari è ravanare nelle tasche degli altri permalosoni che adesso indicano gli aggressori con l’ipocrisia che li contraddistingue: i credenti. Perché se è vero che non va bene che troppi amino gli animali e ignorino i bisogni dei vicini, pur ammettendolo, non è nemmeno tanto bello che troppi amino dio e ignorino i bisogni dei vicini.
Ecco, magari uno s’era dimenticato di questa cosetta, di tutti quelli che vanno in chiesa maledicendo la zingarella scavalcata sulle scale o solo strafottendosene dello stato di un vicino vero e proprio (che uno che abita una casa vera si ignora più serenamente). E invece Francesco ha riportato in auge questo pensiero felice: la bella ipocrisia. Tanto quella di chi afferma che gli animali siano meglio degli uomini, ma vivono in centro invece che con Baloo e Bagheera, quanto quelli che affermano di essere cristiani ma solo se non gli si chiede di fare qualcosa più del tifo alla domenica.
Va bene così France’, pensavamo fossi il T1000 del marketing, e invece sanguini, quasi umano. Dai, ora mentre i tuoi vescovi fanno il lavoro sporco smerdando le unioni civili per i poveri di spirito, pensa a qualcosa di ganzo per riportare in alto il vessillo della ditta, noi ti aspettiamo sempre con i pop corn.
[D.C.]
Una risposta a "Errori di Marketing"