Boati di silenzio.

collodipapero

7 Gennaio 2015. Parigi. Uomini armati irrompono nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo e uccidono 12 persone. Tristezza, paura, rabbia. Condivisione delle vignette (le più morbide, di solito) in ogni dove, più o meno a sproposito. #JeSuisCharlie

13 Novembre 2015. Parigi. Tre diversi gruppi di terroristi assaltano tre luoghi deputati all’intrattenimento e uccidono complessivamente 130 persone. Bandiere della Francia ovunque, tonnellate di manifestazioni di affetto e cordoglio. Commenti più o meno pertinenti di vip e politici. #PrayForParis

12 Giugno 2016. Orlando. Un uomo irrompe in un locale gay e fa fuoco sugli avventori. 50 morti. Parte un hashtag anche qui: #‎WeStandWithOrlando‬. L’avete visto? No, vero?

Io l’ho dovuto cercare. Non sono stato bombardato come le altre volte. Ho cercato in giro commenti da parte di cantanti, attori, politici. Ho alzato un sopracciglio. No, non è vero, non sono in grado di alzare un solo sopracciglio, ma se sapessi farlo, lo farei. Un cazzo. Si parla di elezioni, di concerti, di date, di libri, ma non di Orlando.

Ovviamente ci sono delle eccezioni e ovviamente il mio punto di vista è parziale – nel senso di “non completo”, non è che ho guardato tutte le pagine dello stivale – ma la sensazione che ho avuto è quella di un boato di silenzio. Fra i partiti, solo SEL, PD e SI esprimono cordoglio per la comunità LGBT. Fratelli d’Italia addirittura rincara il silenzio ribadendo la propria posizione sulla “difesa dei confini”. La Lega Nord tira una secchiata di benzina sul fuoco al grido – rigorosamente maiuscolo – di “terroristi islamici siete dei bastardi”. Forza Italia si concentra sull’operazione di Berlusconi che, ricordiamolo, era uno degli obiettivi dell’ISIS. Ovviamente solo secondo lui, fosse stato secondo l’ISIS non staremo qui a seguire la diretta del suo intervento al cuore.

Nessuno o quasi dei nostri artisti più popolari ha scritto mezza riga. Possono pontificare su euro, vaccini, pozzi petroliferi e costituzione, ma sulla strage di Orlando tacciono. Ora, sia chiaro, a me che i vip stiano zitti va benissimo. Lo facessero sempre, però. Altrimenti il silenzio si sente, e fortissimo.

Il silenzio va benissimo, quand’è una forma di rispetto.

Fa molto rumore, invece, quando puzza lontano un miglio di imbarazzata presa di distanza.

Buona settimana.

[M.V.]

PS: Ho detto “quasi tutti” perché ovviamente ci sono delle eccezioni, se la prima cosa che avete pensato leggendo il pezzo è di fargli le pulci per trovare il vip virtuoso, non avete capito una sega. Sarò io che scrivo male, dai.

2 risposte a "Boati di silenzio."

  1. Il problema è semmai il significato politico (eventuale) della faccenda dentro agli Usa. Bisogna vedere come verrà venduta dai media, e come verrà recepita dal pubblico.

    Non stiamo parlando di un attentato in più o in meno in giro per l’Europa; questa è una cosa molto diversa, e potrebbe rivelarsi molto più pericolosa.

    1. Magari non succede nulla: da un lato si griderà all’introduzione di un maggior controllo delle armi, dall’altro a un maggior controllo dei musulmani, 1-1 palla al centro.
      (Se ce ne fosse bisogno: commento ironico)

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