Festa in casa PD!

elezioniFinalmente! Erano diverse tornate elettorali che il centro-sinistra riusciva a tenere botta in qualche modo, rovinandosi completamente la possibilità di festeggiare degnamente una sconfittona come quelle dei bei tempi di Rutelli, ma a questo giro la batosta è stata così abissale che qualche nostalgico del PDS si è trovato ad asciugarsi una lacrima pensando a Occhetto.

Torino e Roma vanno ai cinquestelle, e i pentastellati, ovviamente, gioiscono. Ne hanno davvero tutti i motivi: il Movimento 5 Stelle trionfa in diciannove ballottaggi su venti, con una squadra di candidati molto giovani, forse inesperti ma sicuramente “nuovi”. Questa è la loro occasione di dimostrare di poter fare qualcosa di buono, nonché la prova lampante dell’attuale distacco – anche e soprattutto a livello locale – del principale partito di centro-sinistra dal proprio elettorato e della voglia di nuovo del popolo italiano.

Benevento esclusa.

mastella

Comunque, i numeri parlano chiaro: di 20 Comuni capoluogo amministrati dal centrosinistra, solo 8 riconfermano il Partito Democratico alla guida della propria città: il centrodestra raddoppia (da 4 capoluoghi a 8), il Movimento 5 Stelle passa da zero a 3, e il centro fa altrettanto rosicchiando dove può. Se si vanno a guardare anche i Comuni superiori, le cifre sono egualmente emblematiche: il centrosinistra passa da 70 Comuni a 42, il centrodestra da 20 a 27, e il M5S fa il botto passando da zero a 17. In crescita anche la destra, che fra Lega e APF (Altri Partiti Fascisti) incassa una decina di comuni superiori. La sinistra, escludendo De Magistris, rimane più o meno dov’era, a non contare un cazzo. Per festeggiare, Civati ha deciso di stampare nuove tazze con cui spingere il suo nuovo movimento politico, vero e proprio emblema della situazione della sinistra italiana.

FRAZIONABILE

Non è che ci sia molto da dire: raramente un voto è stato così chiaro. Sarei curioso di sapere quanto ha pesato rispetto alla débâcle piddina l’antirenzismo e quanto invece abbiano pesato delle cattive (o non-così-buone) amministrazioni, e sono curiosissimo di vedere cosa combineranno i cinquestelle al “governo” dei Comuni in cui hanno vinto.

E sono curioso di vedere cosa combinerà Renzi per rialzarsi, sempre che si rialzi, mentre incombe il referendum costituzionale, perché stando così le cose non è impensabile un’asse Cinquestelle-Destra (ossia Destra-Destra) alla guida del paese. Insomma, si prevedono tempi divertenti.

Più o meno.

[M.V.]

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