Come ogni anno, arrivano puntuali le foto a caso, ma rigorosamente in bianco e nero, scattate da donne a caso (o, sporadicamente, da qualche uomo a caso) “per sensibilizzare sul tema dei tumori al seno”.
Evidentemente, come spesso accade, sfuggono piccoli dettagli riguardo a quella meravigliosa entità conosciuta come realtà, tanto che qualcuno – assolutamente in buona fede, ci mancherebbe – scivola lentamente in enormi, ma drammaticamente futili, seghe mentali.
Da qui la mia idea di redigere un brevissimo prontuario che indichi chiaramente cosa è utile e cosa non serve a un cazzo al fine di sensibilizzare il resto del mondo sull’argomento.
Ecco una breve e non esaustiva lista di quello che, indirettamente o direttamente, può aiutare a sensibilizzare o informare sul cancro o addirittura sostenere attivamente la lotta ai tumori al seno in maniera concreta.
- Fare una donazione all’Associazione Italiana per Ricerca sul Cancro. Si può donare qualsiasi cifra, ci vuole un secondo. E l’AIRC è un’associazione famosa, riconosciuta, il cui sito spiega per filo e per segno dove vanno i soldi ricevuti dalle donazioni.
- Postare una foto della prenotazione di una vostra visita senologica insieme a un link con tutte le informazioni sui vari esami atti a prevenire i tumori al seno (dall’autopalpazione alla mammografia).
- Donare il proprio 5×1000 alla ricerca sui tumori al seno alla lega tumori o all’AIRC, o a altri enti riconosciuti.
- Donare una ciocca di capelli, per esempio tramite il progetto “Un Angelo per Capello”. Molte persone ammalate vorrebbero una parrucca, ma non tutte possono permettersela. Questo è un gesto che non costa nulla ma che può significare molto per qualcuno.
- Fare volontariato in qualche associazione che si occupa di ricerca e divulgazione scientifica sul cancro o sostenerne l’attività partecipando o comunicando l’esistenza degli eventi di prevenzione, come la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica o la Campagna Nastro Rosa.
Brev(issim)a lista di cose che potreste fare per sensibilizzare sui tumori al seno in modo che quello che fate non serva a un cazzo:
- Postare foto (anche in bianco e nero, davvero, non cambia nulla).
- Postare testi strappalacrime e poesie brutte.
- Postare giochini inutili riguardanti viaggi, colori e reggiseni.
- Copincollare status contenenti percentuali di gente che non condividerà il vostro status.
Fare queste cose, o qualsiasi altra cosa, senza sganciare mezzo euro o senza che sia presente alcuna indicazione per fare qualcosa di concreto non serve a nulla, non porta nessuno ad aumentare la propria consapevolezza riguardo al problema ed è utile alla ricerca come un attrezzo per affilare la merda.
Voler combattere il cancro con una foto è come voler aiutare i terremotati con uno status contrito, fermare il razzismo mettendo dei like o contrastare la pedofilia ecclesiastica dicendo una preghiera: può mettere a tacere la vostra coscienza, ma nel concreto non serve a una sega nulla, bisogna che ne prendiate atto e ve ne facciate una ragione. O fate qualcosa di utile e tangibile o, piuttosto, tornate a farvi i selfie dalla spiaggia: non serve a un cazzo uguale, ma almeno non ha il sapore della presa per il culo.
Intanto, buona settimana a tutti.
[M.V.]
Grazie…per averlo detto, così bene! P.s. esiste una splendida associazione che magari entra in quelle da aiutare…un angelo per capello. Molte non possono permettersi una parrucca e a molte di noi piacerebbe averne una ❤
Aggiungo il link all’articolo. Grazie mille della segnalazione.